I consiglieri dei 5Stelle Andrea Boccia, Roberto Cherubini e Carla Messi
«Crederemo al sindaco Carancini quando lo vedremo andare a lavoro in bus. Dato che, quando non deve fare propaganda, parcheggia il suo Suv sotto palazzo Conventati, dimostrando la sua reale sensibilità ecologica». Questo in sintesi l’attacco frontale del Movimento 5 stelle di Macerata nei confronti di sindaco e giunta che ieri hanno presentato, con un tour dimostrativo, il nuovo servizio navetta che collega 8 punti della città, compresa la pedonalizzata piazza della Libertà. Una circolare che arriva il 4 gennaio con l’invito, diventato slogan della Giunta, a lasciare l’auto e andare in bus. «Fanno i giretti con gli autobus raccontando la solita storiella ai cittadini, che ormai però hanno capito quanto siano slegate le parole del centro sinistra dalla realtà – dice il Movimento -. Noi crediamo che chi governa abbia il diritto e il dovere di prendere le decisioni che crede giuste, ma chi governa ha anche il dovere di porre rimedio a situazioni difficili. Ogni categoria ed associazione cittadina sta evidenziando la mancanza di programmazione e sta sottolineando in special modo decisioni “ideologiche” senza gambe per camminare. Il centro è stato lasciato in stato di abbandono e secondo noi ha bisogno di una forte e costante iniezione di vitalità e di soluzioni “sostenibili” che permettano ai cittadini di raggiungere con facilità la piazza. Non basta organizzare eventi al chiuso, dedicati a coloro che si auto reputano intellettuali in questa città, ma occorre che ogni cittadino abbia il desiderio di raggiungere il centro perché più attrattivo di un centro commerciale o di un altro paese vicino (perché il nostro è ormai stato ridotto a qualità di “Paesetto”). Macerata pedonale ha sottolineato con precisione le problematiche, alle quali crediamo che non sia troppo difficile dare risposte». Inoltre i pentastellati indicano le incongruenze dell’amministrazione rispetto alle politiche per incrementare la mobilità sostenibile. «Il cittadino – dice il Movimento – deve essere posto nelle condizioni di reputare “conveniente” prendere il bus. Invece la scelta scellerata dell’acquisto del Park sì ha costretto l’Apm a un indebitamento tale da non poterle dare altra possibilità che puntare sull’incasso dei parcheggi. Non sappiamo se sia incompetenza o malafede, ma anche un bambino comprende che questa scelta penalizza e penalizzerà per anni il trasporto pubblico che risulta agli occhi dei cittadini (anche degli “ecologisti”) assai poco conveniente. Pensare poi che un modesto aumento delle corse, senza nessun miglioramento di qualità e frequenza, porti grandi vantaggi ai cittadini e li induca ad una scelta diversa dall’auto privata è quanto meno paradossale. Eppure le cose da fare – concludono – non sarebbero difficili, basterebbe viaggiare di meno fintamente sui bus locali e viaggiare invece verso le città sostenibili che ormai in Europa sono molte, per capire un po’ meglio le dinamiche della mobilità sostenibile e prendere meno in giro i maceratesi. Se il sindaco non prende il bus, come pretende che lo prendano gli altri?».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati