Un momento della serata per i 40 anni della Contram
di Monia Orazi
Grande festa ieri pomeriggio a Camerino, per celebrare i quarant’anni dalla nascita della Contram, il Consorzio trasporti alto maceratese. «Il futuro è di chi lo sa immaginare»: il motto di Enrico Mattei ha aperto la festa all’interno della rimessa degli autobus, trasformata per l’occasione in un teatro, con gli autobus a fare da cornice, tra un pubblico di dipendenti, rappresentanti istituzionali, delle forze dell’ordine, l’arcivescovo Brugnaro, rappresentanti delle categorie produttive e sociali.
«Un’azienda pubblica che mette grande passione nel proprio lavoro a servizio della comunità – ha detto il presidente della Regione Luca Ceriscioli – in occasione del sisma ha dato una lezione importante per tutto il territorio, mostrando una capacità di reazione presente, con le persone che senza considerare le difficoltà personali, si sono subito messe a disposizione dell’azienda, ora dobbiamo ragionare in termini di prospettive e di rete, la Regione crede molto nell’importanza del trasporto pubblico locale». Ad aprire il pomeriggio i saluti del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui: «Questa per i 40 anni della Contram è la festa di un intero territorio, è una società che può essere un ottimo esempio per l’Italia, che va guardata con attenzione per quanto ha saputo fare, che ci fa guardare al futuro, è una realtà che ci ha aiutato a venire fuori da un momento difficile, dandoci forza anche quando si vorrebbe mollare». Sono intervenuti con parole di elogio per l’azienda anche il presidente della Provincia Antonio Pettinari e il presidente dell’Unione montana Alessandro Gentilucci, nel pomeriggio presentato da Marco Moscatelli spazio anche alla premiazione dei dipendenti ed alla presentazione del nuovissimo parco autobus. Nel 2016 gli autobus Contram hanno percorso sette milioni di chilometri, ad oggi l’azienda conta 214 dipendenti di cui 169 residenti nei comuni colpiti dal terremoto, ha raggiunto 18 milioni di fatturato ed oltre 147mila euro di utili. Essenziale il suo ruolo durante il terremoto, con il trasporto di 217mila persone, 1 milione e 170mila chilometri percorsi, tra l’entroterra ferito dal sisma e la costa, per permettere quel collegamento quotidiano a studenti e sfollati, a chi ha perso tutto, con i paesi devastati dalle scosse. A rendere noti i numeri dell’attività della Contram è stato il presidente Stefano Belardinelli, che ha sottolineato come la società pubblica che conta 21 soci, dal 1990 presenta sempre il bilancio costantemente in positivo.
Ha detto Belardinelli: «Tre quarti dei nostri 18 milioni di euro di fatturato se ne vanno per retribuire il personale, continueremo a fare nuovi investimenti, ma senza abbassare i salari, la nostra azienda fa formazione costante. Subito dopo il 26 ottobre la Contram è diventata sede del Coc comunale, ha fornito gli autobus per il trasporto degli sfollati, ha istituito servizi speciali per le scuole, il collegamento tra i centri principali e l’università, l’organizzazione del servizio per la scuola di Visso, per cui svolgiamo anche un trasporto da Preci per la Regione Umbria che lo ha chiesto, le corse per il collegamento dalla costa per i dipendenti della Svila di Visso». Tra i progetti attuali che vedono impegnata l’azienda, il rinnovo del parco autobus, per un totale di 37 mezzi dal 2015 fino al 2019, l’ampliamento della sede alle Mosse, un innovativo progetto di mobilità elettrica in bici, con due colonnine elettriche tra la sede centrale ed il campus Unicam, che Belardinelli ha auspicato si possa estendere all’intero parco dei Sibillini, battezzandolo “Sibillini Superbike”. Nell’immediato Contram lavorerà per il recupero ambientale dell’ex cava sede di Camerino, il completamento del deposito di Torre del Parco, il recupero delle sedi di Fabriano e Loreto rese inagibili dal terremoto.
Grande presidente Belardinelli!!
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Congratulazioni per l’impegno ed il fondamentale aiuto prestato a tutta la popolazione come ho avuto modo di constatare personalmente durante i mesi del terremoto. Un’ azienda a disposizione del territorio in cui vive è un esempio che molte altre realtà economiche locali dovrebbero seguire. Grazie.