di Enrico Maria Scattolini
NON SOLO NELLE CARTE BOLLATE la Maceratese continua a vivere, ma anche nell’associazionismo (+).
L’ALTRA SERA è stata al centro dell’assemblea degli “Amici della Rata”. Un appuntamento che si temeva fosse esclusivamente tecnico (-), finalizzato cioè all’ufficializzazione della estinzione del sodalizio – a suo tempo costituito in appoggio alla società biancorossa della dottoressa Tardella – in coincidenza con la scadenza del mandato del consiglio direttivo in carica presieduto dall’avvocato Giancarlo Nascimbeni.
IL ROMPETE LE RIGHE era nell’aria, ed avrebbe avuto anche il merito di trasformarsi in un’azione di generosità natalizia (+) attraverso la devoluzione ad opere di bene del saldo attivo di cassa. Come previsto dallo statuto.
AL CONTRARIO I SOCI hanno deciso di continuare l’attività (+). E’ stata quindi eletta la nuova dirigenza, presieduta da Giovanni Orlandi e composta, fra gli altri, dall’avvocato Olivelli, Stefano Machella, Sebastiano Seri (figlio dell’indimenticabile “Maestro” Tonino) e dal dottor Umberto Massei.
PROFESSIONISTA DI ASSOLUTO PRESTIGIO, quest’ultimo. Protagonista del clamoroso successo ottenuto, l’altra estate, con il ricorso in appello avverso la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale Federale Nazionale riguardo al parametro patrimoniale (PA), contenente una interpretazione erroneamente punitiva nei confronti della Maceratese (+).
RICORDI SBIADITI dagli impietosi accadimenti successivi. Ciò nonostante fa piacere che simili personaggi siano rimasti nell’orbita sportiva locale (+).
IL FUTURO DEGLI “AMICI DELLA RATA” però non sarà più rigorosamente biancorosso, ma esteso all’intero sport maceratese.
IN QUESTO CONTESTO, a causa di evidenti conflitti d’interesse, ha rinunciato a riproporre la propria candidatura l’ex vice presidente, il commercialista Alessandro Chiaraluce, attuale numero due dell’Helvia Recina.
CHE NEL FRATTEMPO ha completato la formazione con due importanti acquisti in difesa ed in attacco (+), strapazzando a domicilio il quotato Atletico Piceno e soprattutto dimostrando di meritare il consenso della tifoseria cittadina. Ancora scarso (-).
IL CLUB POTREBBE COMUNQUE BENEFICIARE (+) dei più ampi obiettivi dell’associazione di Giovanni Orlandi.
MI AUGURO CHE I RELATIVI RISULTATI sul piano istituzionale si dimostrino più concreti di quelli raggiunti nella precedente sinergia con la Maceratese.
A CUI “AMICI DELLA RATA” ha innegabilmente offerto, in più d’una circostanza, prezioso aiuto in diversi settori organizzativi (+).
NON PERO’(-) NELLA DELICATA FUNZIONE di cordone ombelicale fra l’imprenditoria cittadina e le disastrose amministrazioni Spalletta/Liotti, che hanno prima devastato e poi cancellato il calcio “pistacoppo”.
IL SUO IMPEGNO STRATEGICO si sarebbe dovuto manifestare nell’individuazione di risorse, nella ricerca di contatti e soluzioni, nella sensibilizzazione della tifoseria e, non ultimo, in un’attività di pressione sul “Palazzo”. Per tentare almeno di scuoterlo da una gestione routinaria, alla fine trasformatasi in ulteriore causa del default biancorosso (-).
COMPITO AL LIMITE, e forse oltre l’impossibile (-), ma sicuramente da tentare per l’enorme importanza della posta in palio.
CONSEGUENZA: SI STANNO DISCHIUDENDO le aule del tribunale per la Benamata (-). Dovrebbe essere la stessa autorità municipale ad aprirle completamente. La Giunta avrebbe infatti incaricato il suo legale di presentare istanza di fallimento nei confronti della Maceratese di Carlo Crucianelli. In relazione a complessivi crediti di poco inferiori a 70mila euro, rivenienti dal mancato pagamento, da parte della società biancorossa, dei canoni di utilizzo dello stadio Helvia Recina contemplati dalle due convenzioni firmate nel febbraio 2014 e nell’agosto 2015.
VICENDA MOLTO COMPLESSA in cui ballerebbero cifre diverse e fidejussioni, insieme – al di fuori del condizionale – a ripicche fra Comune e la Tardella. La cui squadra è stata più volte costretta a peregrinare nei campi della provincia per potersi allenare, a causa delle pietose condizioni del tappeto dell’Helvia Recina (-).
IO PERSONALMENTE ne sono stato spesso testimone, nelle interviste settimanali.
L’INTERVENTO DELL’AVVOCATO CARANCINI sarebbe quindi decisivo per avviare la procedura concorsuale, risolvendo alfine l’impasse dei giorni scorsi, causata dalla carenza del totale degli importi delle tre domande sinora presentate dai rispettivi creditori.
SUL PIANO DELLA CHIAREZZA, lo ribadisco, è positivo che ciò accada: (+).
INNEGABILE PERO’UN MINIMO DI DISORIENTAMENTO PSICOLOGICO(-). Neanche il Comune di Modena – da quel che mi risulta – è arrivato a tanto. Nonostante conti ben più sostanziosi.
PERO’ TUTTO NORMALE, nella deriva attuale (-).
LA QUALE SEMBRA AVER COINVOLTO persino i recenti ex allenatori della Maceratese. Tutti inesorabilmente licenziati nei giorni scorsi (-) Da Bucchi (Sassuolo), il più prestigioso, a Giunti (Perugia), a Magi (Bassano), per finire al più modesto Giannangeli (Jesina).
A QUESTO PUNTO, sono costretto, obtorto collo, a riconoscere la lungimiranza del mio ex lettore Caporaletti (+). Pur se sicuramente inquinata da ….Ratafobia.
MA FORSE UN PIZZICO DI MERITO (+) va anche concesso alla dottoressa Tardella. Capace di ricavare il massimo da tecnici in grado di realizzarsi al meglio solo sotto le sue grinfie caratteriali.
MAGARI RICORRENDO AGLI ANSIOLITICI, come ebbe a confidarmi un giorno uno di loro.
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Ah ah ah ah