di Marco Cencioni
(foto di Fabio Falcioni)
Una folla per l’ultimo saluto a Francesco Sciarra, il 39enne dipendente dell’Eurocarta, stroncato da un malore lunedì mattina dopo una consegna alla scuola di Colbuccaro di Corridonia (leggi l’articolo). «Ciao, raggio di sole. Sentiamo freddo e ci chiediamo come faremo senza di te. Tutto di te sorrideva», così è stato ricordato dalla compagna del fratello Luigino, nella chiesa della Natività della beata Vergine di Passo di Treia dove oggi pomeriggio è stato celebrato il funerale. Sul feretro una maglia del Montegranaro calcio. Palloncini bianchi e un applauso all’uscita del feretro dalla chiesa.
Un grande silenzio ha accompagnato la funzione officiata da don Jacopo Foglia e don Silvano Ilari nella chiesa della Natività della beata Vergine di Passo di Treia. Il feretro ai piedi dell’altare, con sopra la maglia del Montegranaro, una delle tante che ha vestito. «Ciao raggio di sole, sentiamo freddo dentro e nel buio ci chiediamo come faremo senza di te – ha detto con la voce rotta dalle lacrime Federica, la compagna del fratello Luigino al termine della funzione -. Tutti noi ti ricordiamo in mille modi diversi e per ognuno rappresenti una spessa fetta di emozioni da custodire. Nessuno, anche chi ti conosceva meno, potrà dimenticare il tuo sorriso perché tutto di te sorrideva, regalandoci una promessa di felicità. Come faremo senza la tua spensieratezza, senza la tua grazia. Perché tu eri così, eri gentile, proprio dove di più di gentilezza si sente la mancanza: tra i bambini, le donne e gli anziani – ha ricordato -. Adesso è il tempo del dolore e delle lacrime, qualcosa si è spezzato: il nostro piccolo mondo è impazzito ed è cambiato per sempre. Il modo per andare avanti lo possiamo solo trovarlo insieme, nel silenzio, solo vivendo insieme intensamente, minuto per minuto. Come tu ci hai insegnato: essendo amici, essendo fratelli. Amando sempre. Ciao anima bella». Alberta Camilletti, in rappresentanza degli abitanti Sforzacosta dove il 39enne ha sempre vissuto fino a due anni fa prima di trasferirsi a Corridonia: «Ti volevamo tutti bene. Ricordiamo il tuo sorriso e la tua gioia di vivere. Abbiamo avuto il privilegio di conoscerti non ti dimenticheremo mai».
Presenti i suoi allenatori, i dirigenti, tutti quelli che l’hanno avuto come compagno, anche solo per una stagione. Quelli che hanno condiviso gioie e dolori sportivi e che oggi piangono quel difensore tanto forte. Lo conoscevano tutti per la sua correttezza e la sua eleganza in campo, ma soprattutto per quel suo essere un vero leader, con l’esempio e non con le parole. Si sono stretti al dolore della famiglia anche gli amici, tutti quelli che beneficiavano del suo sorriso in ambito lavorativo.
All’uscita del feretro un grande applauso ha rotto la commozione. Palloncini bianchi sono volati in cielo compreso uno speciale, con l’immagine di un pallone e la lettera F, l’iniziale del suo nome. E dopo che il carro funebre dell’impresa Pelagalli di Pollenza ha lasciato la piazza davanti alla chiesa i compagni, gli avversari e i dirigenti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo si sono ritrovati. In gruppetti, hanno ricordato gli episodi, in campo, negli spogliatoi, a cena dopo gli allenamenti, che hanno visto Francesco Sciarra protagonista. Un protagonista sempre positivo.
(Servizio aggiornato alle 19)
Gli ultimi minuti di Francesco «Non era mai stato male, siamo tutti increduli»
Continua a sorridere Franci come solo tu sapevi fare.... Ciao amico mio
❤
Riposa in pace,Francesco caro
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