Parksì, pulizia e sicurezza:
consiglio rovente
Iesari: «In arrivo pagamento digitale»

MACERATA - Una mozione sul parcheggio Centro storico infiamma per tre ore l'assise con vista alla campagna elettorale. Maurizio Mosca: «Quel posto fa schifo e non è sicuro». La replica del sindaco Carancini: «Operazione riuscita, è sempre pieno. Già 163mila euro di interventi fatti»

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La replica del sindaco Romano Carancini

 

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Da sinistra Maurizio Mosca e Gabriele Mincio

 

di Federica Nardi

(foto di Fabio Falcioni)

Una mozione per pulire i pavimenti del Parksì, tinteggiare il sottopassaggio e istituire la sicurezza notturna: tre ore di assise a Macerata. Una scintilla, quella accesa da Gabriele Mincio di Città Viva, che è bastata ad attizzare il fuoco elettorale con due anni e mezzo di anticipo rispetto alle prossime elezioni comunali. Con 10 voti contro, ben 5 astenuti nelle fila della maggioranza (Mandrelli, Micozzi, Foglia, Tacconi e Marcolini) e l’amministrazione, sindaco Romano Carancini in testa, che rivendica il successo dell’operazione di acquisizione del parcheggio Centro storico capendo «che è riuscita e che può dar fastidio». La mozione non passa ma la tensione resta. Dal Parksì al centro storico pedonalizzato la via è breve, anche politicamente. Qualche minuto per arrivare all’annosa questione dei parcheggi a Rampa Zara, un attimo se si parla di zone degradate, siringhe (come quelle mostrate in una foto dal consigliere Deborah Pantana), immigrazione, alcolismo e dei bei tempi andati di Macerata. Tutto parte dalla situazione di degrado di alcune zone di passaggio e non del Parksì, che invece «doveva essere il fiore all’occhiello della città – dice Mincio –  ma non c’è stata nemmeno un’inaugurazione».

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Mario Iesari

L’assessore Mario Iesari, apprezzando «lo spirito della mozione» ha voluto chiarire che «prossimamente ci sarà anche una app per prenotare la sosta, modificarne la durata e pagare in modo digitale. Poi si andrà a investire sull’impianto. Ma in termini di risultati quantitativi l’obiettivo è raggiunto: già la mattina presto il parcheggio è completamente pieno». Da qui, la polemica. «Il Parksì fa schifo – ha tirato dritto Maurizio Mosca – è pericoloso e fa paura andarci dopo cena. Dite che le cose prima o poi le fate ma non state facendo niente. La sicurezza non si fa con le telecamere e basta, ma con un servizio. Vi siete chiesti se gli ascensori così come sono saranno sufficienti quando sarà trasferito ai giardini Diaz il terminal bus? E poi certo, il parcheggio è sempre pieno perché gli abbonamenti costano poco». Carancini alza la voce: «quindi ora il problema è che il parcheggio è pieno e i cittadini pagano poco? Ci sono già 163mila euro di interventi fatti, abbiamo istallato 26 telecamere, c’è una convenzione con Axitea e con i carabinieri per il monitoraggio. Al massimo il problema sono gli ascensori, ma c’erano questioni emerse in questi mesi che andavano risolte preventivamente. Le somme per gli investimenti ci sono. Noi siamo attenti a funzionalità ed estetica e presto uscirà il progetto anche per riqualificare l’ingresso dai giardini Diaz».

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Bruno Mandrelli

Dal Pd voci contrastanti. Se il capogruppo Maurizio Del Gobbo invita ad attenersi alla mozione ricordando che «in parcheggi simili in altre città non è stato istituito il servizio di sicurezza notturno», Bruno Mandrelli chiosa che parlare di parcheggi come di un fiore all’occhiello sia «poco in linea con la tradizione culturale e politica della città di Macerata, che abbiamo in buona parte smarrito». Ivano Tacconi (Udc) non vede tutta questa paura nell’andare al Parksì ma «mai come ora a Macerata ho visto così tanta droga e alcolismo. Per il degrado di quella zona facciamo qualcosa di possibile e inoltre mettiamo la segnaletica in città per indicarlo a chi viene da fuori. Ma tanto – conclude – tutte queste cose non vedranno mai la luce». David Miliozzi propone di «inserire stalli per le bici prima degli ascensori», mentre Enrico Marcolini esprime «fastidio per dover impegnare il Consiglio per una cosa che spetterebbe alla buona amministrazione dell’Apm». E così anche Riccardo Sacchi: «non dovremmo perdere ore di tempo per chiedere un pavimento pulito e ascensori sistemati per una struttura per cui l’amministrazione ha speso 2 milioni di euro». Poco spazio alla fine per parlare di sisma (ma la mozione era datata ottobre e nel frattempo nuovi provvedimenti sono alla Camera) e tutto il resto è rimandato al prossimo Consiglio comunale (ancora da convocare, perché la seduta di domani è stata annullata in quanto contemporanea al convegno di Forza Italia all’hotel Claudiani).

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