Donna Rachele e Mussolini
di Laura Boccanera
Edda Negri Mussolini racconta in un libro la storia della nonna, donna Rachele, moglie del duce. Un libro che approderà, con l’autrice, nella sala Cecchetti della biblioteca comunale di Civitanova. Una presentazione organizzata dalle associazioni Ordine Futuro Marche (piattaforma culturale di Forza Nuova) e Aries Officina nazional popolare. L’iniziativa, che in realtà non ha il patrocinio del Comune, (le associazioni hanno affittato la sala) è in programma per il 2 dicembre alle 21.15. Sarà presente l’autrice, figlia di Nando Pucci Negri e Anna Maria Mussolini, ultimogenita di Benito Mussolini. Un lavoro di ricerca quello fatto dall’autrice, a metà fra la biografia e la ricerca documentale di carteggi familiari, pubblicato dalla casa editrice Minerva. La notizia della presentazione del libro ha iniziato a circolare ieri sera e sul web è montata la protesta. A destare perplessità è soprattutto la comunicazione utilizzata dalle associazioni per veicolare l’evento e in particolare la frase «per non dimenticare».
L’Officina popolare Jolly Rogers annuncia la mobilitazione: «E’ l’ennesimo tentativo di rivalutare figure e momenti storici per assolvere dalle responsabilità personaggi che fino all’ultimo sono stati carnefici e aguzzini – scrivono – Ancora una volta le istituzioni antifasciste di questo paese cedono alle lusinghe di organizzazioni squadriste e xenofobe. L’amministrazione Ciarapica per l’ennesima volta si rende protagonista di oltraggi alla Costituzione. E’ inaccettabile che si lasci spazio a queste provocazioni e per questo chiamiamo tutte le anime e organizzazioni antifasciste di questa città e non solo a fare fronte comune e mobilitarsi in occasione del 2 dicembre. Ancora una volta l’organizzazione neofascista guidata da Roberto Fiore cerca spazi di agibilità politica nella nostra città, stavolta mascherandosi da associazione culturale». Si tratta dell’ennesima provocazione per il consigliere comunale di “Civitanova cambia” Pier Paolo Rossi: «Solo così può essere intesa questa iniziativa, l’ultima di una serie che iniziò con l’intitolazione di una via ad uno dei firmatari delle leggi razziali, una provocazione inutile, inopportuna e perciò stupida che diede il là ad una polemica infinita, mai conclusa, che oggi, gli stessi, tornati al governo della città, alimentano premeditatamente concedendo una sala della biblioteca comunale per una iniziativa di Ordine Futuro, una cosiddetta piattaforma culturale di Forza Nuova, l’ormai famoso movimento di ultradestra, che seppur non ufficialmente (perché non permesso dalla legge italiana) di fatto e senza vergogna ripropone nostalgicamente gli ideali propri del fascismo italiano».
Il consigliere Pier Paolo Rossi
«L’autorizzazione all’uso della biblioteca è stato concesso dal sindaco Ciarapica – aggiunge Rossi – per il piacere di alcuni suoi amici fraterni che mai hanno disdegnato di ammettere pubblicamente di essere nostalgici fascisti, che sono sicuro si giustificherà strumentalizzando il solito innegabile diritto di espressione. Ma qui si va oltre il sacrosanto diritto di espressione ed è dovere di un sindaco evitare simili provocazioni soprattutto in un periodo in cui si tappezzano gli stadi con figurine di Anna Frank in senso di spregio o in cui un ignorante in calzoncini, con un simbolo fascista sul petto, ostenta un saluto fascista nel campo sportivo di Marzabotto. Se un sindaco non comprende questo, a prescindere dalle inclinazioni politiche, è indegno del ruolo che ricopre. Per questo spero in una reazione di ogni antifascista e in una contro iniziativa rumorosa ed unitaria di associazioni, movimenti, liste, partiti caratterizzati da una forte sensibilità antifascista».
La storia è storia non dovrebbe far paura a una democrazia seria ma solo a dittatori o aspiranti tali.
Aspetto i commenti dei draghi da tastiera antifascisti
Non vedo l'ora.
Beata ignoranza.........
Fa parte della nostra storia...
Eccoli i sinistri che si agitano subito proferendo insulti e boiate senza freni. Cmq w la storia dei fatti a prescindere !
È storia, se si attiene ai fatti è solo positivo. Tra l'altro si tratta della moglie di Mussolini, non di un gerarca
E se si parla di comunisti perché si parla di comunisti, e se si parla di fascisti perché si parla di fascisti. Io non capisco quale problema vi affligge... La storia è storia e se l'ultimo genita della famiglia Mussolini, vuole parlare della nonna io non vedo quale problema ci sia.. Sicuramente tutti a pensare che parlerà solo del Duce, ma non vi siete chiesti se nel libro parlerà di come era essere la moglie del capo dello stato? O delle vicende che avrà passato e giù di li? E non protestate per una volta Cristo Santo!
la storia non si dimentica x non sbagliare .
Avrà pure il diritto di scrivere sulla sua famiglia ma mi sembra quando meno inopportuno concedere la biblioteca comunale!
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l’ora fanno ancora la festa dell’unità e protesta per un libro fascista? ottusi e bifolchi
Riservate un posto in prima fila all’illuminato ex assessore Peroni
Tutta propaganda per la Destra estrema. Fa ancora paura quell’uomo con quelle pose istrioniche, che morì scappando vilmente, camuffato da tedesco, invece di morire combattendo nella Prefettura di Milano, come volevano le sue fedelissime Camice Nere?
Oppure, si ha paura di confrontare le opere della Democrazia con quelle del Ventennio Fascista?
Adesso, grazie alle polemiche, magari si riempirà la sala della presentazione del libro…
Solo eterno è il ridicolo, perché fascismo e antifascismo sono frutto d’ignoranza, strazio danno le Racheli a chi s’illude e pensa durature le apparenze caduche della vita, solo eterno è il ridicolo, nei tempi chi furono per noi Rachele e Benito, Leonilde e Palmiro? chi fummo noi per loro? che saranno l’un per l’altra nell’ignoto andare? sabbia del mare, foglie date al vento, solo eterno è il ridicolo.
Aspettiamo fiduciosi anche il libro della nipote di Nonna Pina, quella delle tagliatelle che tanta energia infusero al popolo.
Il fascismo non è storia è realtà:una realtà crudele,violenta,becera che solo la fermezza di valorosi”Combattenti”è riuscita a debellare e che la Costituzione cercava di arginare democraticamente.Chi accomuna i vari misfatti della Storia non fa altro che alleggerire la posizione di un Pazzo che invece va ricordato in quanto tale e non certo per meriti che di certo non ha.Un popolo è tale se ha memoria e se da essa sa trarne giovamento.Sminuire qualsiasi evento riguardante il periodo e i suoi personaggi favorirebbe il fiorire di nuovi focolai di violenza di cui sicuramente non abbiamo bisogno.Un GRAZIE a chi continua a vigilare perchè ciò non avvenga.
Ex Casa del Balilla, Rossi!!Ti sei dimenticato di dire che la ” lochescion ” scelta e la ex Casa del Balilla, sede del celeberrimo Cinema Italia, nome evocativo del ” bel tempo che fu “, con cui viene ancora chiamato l’attuale Teatro Cecchetti.