Claudio Castelletti, sindaco di Fiastra
Bollettini per il pagamento del contributo al Consorzio di bonifica delle Marche, il sindaco di Fiastra Claudio Castelletti scrive al presidente per chiederne la sospensione almeno fino alla fine dello stato di emergenza. “Ritengo assurdo – dice Castelletti – che in questo periodo, in cui tutti i fornitori di servizi primari sono venuti incontro alle popolazioni terremotate sospendendo la maggior parte dei pagamenti, non si sia prevista la sospensione di questo tributo. Tutti gli enti preposti all’apposizione e alla riscossione di tributi hanno concesso un periodo di tregua, non capisco perché altrettanto non è stato fatto dal Consorzio di bonifica delle Marche”. La tassa già da molti anni viene contestata dai cittadini. Si tratta di un contributo che devono pagare i proprietari di terreni per la pulizia degli alvei di fossi e fiumi. Molti residenti la contestano dicendo che questo tipo di manutenzione, in montagna, non viene mai effettuata dal Consorzio.
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Lucio Senior Senior
27 ottobre 2012 alle ore 10:30 ·
Lo sapevate che ottant’ anni fa, con regio decreto 215/33, tutti i proprietari dei terreni siti in 60 comuni, di cui 51 in provincia di Macerata e 9 in provincia di Ancona , sono stati accusati di aver costruito le montagne e i fossati adiacenti le vallate del MUSONE, CHIENTI, ASOLA E ALTO NERA? Se fosse stato altrimenti ,non sarebbe possibile spiegare il perché si sia potuto istituire un consorzio di bonifica (e certamente all’insaputa dei suddetti proprietari) per attribuire a loro le spese di monitoraggio per il dissesto idrogeologico.
Poi,c’è stata una guerra che all’Italia è costata cinque milioni di morti, e dal loro sacrificio, è nata la nostra COSTITUZIONE, mettendo al bando le discriminazioni sociali e specificando quali sono i nostri diritti e i nostri doveri.
Purtroppo, la nostra COSTITUZIONE provoca allergia a molti dei nostri (s)governanti, che dopo averle giurato fedeltà non hanno mai esitato a varare e riempirci di leggi anticostituzionali e di stampo mafioso.
Nel dopoguerra, qualche politico realmente fedele alla nostra costituzione ha pensato bene di eliminare il famigerato consorzio. Ma in tempi recenti, nell’era corruttiva e tangentaria, qualche ben pensante, con leggi e leggine del tutto non chiare, alla regione MARCHE non hanno avuto vergogna a riesumare il già defunto consorzio, e, andando in cerca di pochi fessi per fargli pagare ciò che andrebbe diviso fra tutti i cittadini dello stato e naturalmente secondo il proprio reddito.
Non finisce qui, perché gli artefici della nuova gabella, hanno preferito lanciare il sasso e nascondere la mano mettendosi al sicuro che la gabella venisse pagata realmente, demandando la famigerata riscossione alla mal conosciuta EQUITALIA e naturalmente con le dovute conseguenze negative. Infatti, dal sito di un comune coinvolto, risulta che il tributo di 15 euro con Equitalia diventano 18.
Un noto presentatore televisivo diceva: qui la domanda sorge spontanea. Non sarà per caso che nella pubblica amministrazione abbiamo troppi mangiapane a tradimento e che sia ora di mandarli via a calci?
Aveva proprio ragione la statua parlante di Roma denominata il PASQUINO, la quale asseriva che (PE FA ER POLITICANTE ,CE VO’ NA GRAN FACCIA DA CULO) .
Ma oggi non basta avere solo una gran faccia da culo, bisogna far parte anche di qualche cosca mafiosa. SI. Perché i soldi senza giustificato motivo li chiede solo la mafia.
Leggete e fate girare
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NON CAPISCO COSA ci sia di di strano nel mio commento nel presente articolo, visto che è ancora in moderazione.