Il Centro del riuso di Montecassiano
Il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, inaugura il Centro del riuso
Riutilizzare beni dismessi, ma ancora funzionanti, per evitare sprechi e gestire le risorse di tutti i giorni. È questo l’obiettivo del Centro del riuso inaugurato questa mattina a Montecassiano, comune capofila del progetto che ha visto coinvolti anche Appignano, Recanati e Treia. L’opera, realizzata in via Montale nella zona industriale Villa Mattei, ha richiesto un investimento complessivo di 120mila euro (di cui 96mila finanziati dalla Regione e il restante dai quattro comuni per un importo di 6mila euro ciascuno) ed occupa una superficie di 150 metri quadrati (su un lotto di 930 metri quadri). Nella fase sperimentale iniziale il Centro del riuso sarà aperto a partire da sabato 28 ottobre per nove ore settimanali (il venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19) per consentire la consegna e il prelievo di beni usati a disposizione di tutti i cittadini di Montecassiano, Appignano, Recanati e Treia. «Si possono portare gratuitamente e successivamente prelevare, attraverso il pagamento di un piccolo contributo da 1 a 5 euro, beni di consumo ancora in buono stato e funzionanti – ha spiegato il sindaco Leonardo Catena –, che possono essere riutilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie e non inseriti nel circuito della raccolta dei rifiuti urbani».
Taglio del nastro con i bambini della scuola elementare
Tra i principali beni da poter consegnare ci sono mobili, arredi, apparecchiature da ufficio, piccoli elettrodomestici funzionanti, tv fino a 24 pollici, stoviglie, casalinghi, pubblicazioni e giocattoli. Non è invece consentito consegnare elettrodomestici di grandi dimensioni e indumenti il cui conferimento può avvenire mediante gli appositi cassonetti stradali di colore giallo. Dall’attività del Centro non può derivare alcun lucro, pertanto è vietato il prelevamento di beni da parte degli operatori dell’usato. Chi preleverà un bene dovrà versare al momento del prelievo un contributo economico fissato in base ad un tariffario prestabilito. «L’obiettivo – ha aggiunto il sindaco – è quello di sensibilizzare ulteriormente tutti noi ad una gestione sempre più virtuosa e integrata dei rifiuti, nella fattispecie di quegli oggetti ancora in buono stato non più utili a chi li possiede, ma che possono diventare utili a chi ne ha magari bisogno». «In questi ultimi anni – ha concluso il sindaco –, grazie all’impegno di tutti noi cittadini e delle imprese del territorio, abbiamo raggiunto una elevata cultura del sistema di raccolta differenziata domiciliare dei rifiuti, divenendo uno dei migliori Comuni ricicloni delle Marche e del Centro Italia. Ma possiamo e dobbiamo fare di più e meglio». Lo scorso luglio il comune di Montecassiano è stato insignito del marchio delle Spighe verdi, la “bandiera blu dei comuni rurali”, un riconoscimento che in Italia possono vantare soltanto 27 città. Questa mattina alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il presidente della Provincia Antonio Pettinari, i sindaci di Recanati Francesco Fiordomo e di Appignano Osvaldo Messi, il vice sindaco di Treia Edi Castellani, il presidente del Cosmari Graziano Ciurlanti e il direttore Giuseppe Giampaoli, e il presidente di Legambiente Francesca Pulcini.
Un progetto di rilievo....utilissimo e soprattutto ad un costo irrisorio...NOVANTASEIMILAEURO.....
Sarà la manna caduta dal cielo degli zingari della costa....
e perchè dovrei regalare qualcosa che ho pagato ? preferisco buttarla in discarica piuttosto
MI PIACE COMPLIMENTI A CHI HA AVUTO QUESTA IDEA
Ottima idea! Speriamo funzioni ed abbia lunga vita!
E CASTELRAIMONDO!!!
Può venire chiunque? Per es. Da Tolentino?
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Bravo il mio Sindaco! Sta facendo molto e bene per Montecassiano in opere di pubblica utilità, a partire dalla nuovissima scuola in tempi rapidi fino alle tante iniziative culturali. E ora il centro del riuso. Struttura, che nonostante la Direttiva Quadro europea 2008/98/CE ne abbia imposto la realizzazione attraverso le Regioni, pochi comuni possono ancora vantarsene. Ciò detto, mi permetto di sollevare alcune criticità che potrebbero derivare ai danni di tutti i cittadini dei comuni interessati per come impostata la modalità di deposito e prelievo. Mi spiego. Da quanto capito, tutti, illimitatamente, possono portare e prelevare i beni oggetto di riuso, ma mentre chi conferisce lo fa gratuitamente chi preleva deve pagare un prezzo compreso tra 1 e 5 euro a seconda dell’oggetto. E già questo non sembra giusto nei confronti di chi deposita se, contemporaneamente, fosse interessato a portarsi via qualcos’altro di suo interesse per cui deve pagare, anche se poco. Non sarebbe ,allora, meglio in questo caso la formula del puro scambio o del versamento per la sola differenza fra il valore dell’oggetto portato e quello prelevato ? Ma soprattutto, questo sistema potrebbe risultare a danno di tutti i privati cittadini, e più di ogni altro fra quelli appartenenti alle fasce disagiate che dovrebbero invece essere le più agevolate, finendo col favorire chi fa commercio dell’usato che poi a sua volta rivende gli stessi a prezzi maggiorati ? Se la mia può sembrare una questione di lana caprina vi assicuro non lo è, come ad esempio per una carrozzina, un passeggino , un tavolino, che per alcune famiglie rappresentano beni di prima necessità e che se gratis o a pochi euro sarebbero per loro un vero e proprio aiuto economico. Allora: in quest’altro caso, non sarebbe più opportuno un regolamento che limiti il prelievo indiscriminato?
Bello, ma piu che gli oggetti usati sto posto è fatto per riciclare i soldi dei contribuenti