Fabbricati d’emergenza, 30 sono abusivi
“Attendiamo decreto prima di procedere”
Cas: sequestri per 16mila euro

SISMA - Il procuratore Giovanni Giorgio: "Non si tratta di abusivismo speculativo, ma di strutture legate a sopperire a necessità abitative post terremoto. Ritengo opportuno aspettare l'entrata in vigore del dl per decidere l'ulteriore corso dei procedimenti penali. Diverso il caso di Giuseppa Fattori, ma se rientrerà nella normativa di sanatoria chiederò subito il dissequestro della casetta". Tantissime le segnalazioni di irregolarità sul Contributo di autonoma sistemazione

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Il procuratore Giovanni Giorgio

 

di Gianluca Ginella

Sisma, una 30ina le costruzioni d’emergenza che sarebbero state realizzate abusivamente nei comuni del cratere. Per quel che riguarda i furbetti del Cas (contributo di autonoma sistemazione), alla procura sono giunte tantissime segnalazioni su presunte irregolarità e sono in corso accertamenti per ognuna di esse. Finora tre i casi accertati con sequestro preventivo di circa 16mila euro.

Il caso della 95enne Giuseppa Fattori, e l’affermazione che vi fossero 300 casi in provincia simili a quello dell’anziana che ha dovuto lasciare la casetta di legno realizzata senza i necessari permessi, ha portato a una serie di accertamenti da parte della procura di Macerata. «In merito ai nuovi fabbricati realizzati nei territori colpiti dal terremoto, grazie agli accertamenti della competente polizia giudiziaria, che ringrazio, è stato sinora possibile accertare che sono circa una trentina (e non circa trecento, come affermato da qualcuno) le costruzioni realizzate senza i permessi di legge più o meno entro il dicembre 2016 – spiega il procuratore di Macerata, Giovanni Giorgio –. I dati, però, sono ancora provvisori. Si tratta, in gran parte, di piccole costruzioni, realizzate in qualche caso con evidenti caratteristiche transitorie (anche se la loro presenza ha superato i tre mesi massimi previsti dalla legge per le costruzioni provvisorie) e destinate a sopperire alle necessità abitative, insorte nel post sisma ed in parte abitate da persone anziane. Non si tratta – allo stato – di casi di abusivismo speculativo, anche per quel che concerne gli immobili – capannoni – realizzati per finalità imprenditoriali. Ritengo, quindi, opportuno attendere l’entrata in vigore del decreto legge, ora in fase di gestazione, per decidere l’ulteriore corso dei procedimenti penali correlati alle citate costruzioni, che potrebbero essere sospesi o definiti con provvedimenti di sanatoria, anche in materia paesaggistica, stando alle anticipazioni di stampa».

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Giuseppa Fattori

Il procuratore fa però un distinguo tra questi 30 casi e quello di Peppina. «La vicenda relativa all’immobile già occupato precariamente dalla signora Fattori si distingue nettamente: sia per l’epoca di realizzazione della stessa – circa un anno dopo gli eventi sismici – sia per il fatto che l’immobile in questione – continua il procuratore -, di non modesta consistenza, stabilmente infisso al suolo e, quindi, non transitorio, è stato realizzato in un parco, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed è di proprietà di persone diverse da quella – ultranovantacinquenne – che ne ha fruito di fatto, precariamente, a titolo di cortesia familiare, certamente apprezzabile da un punto di vista etico-sociale. Non sta né a me né al mio Ufficio stabilire se l’immobile, già occupato dalla signora Fattori, debba rientrare nella normativa di sanatoria, in fase di elaborazione. Se tanto accadrà, ne prenderò immediatamente atto a tutti gli effetti di legge, chiedendo subito il dissequestro dello stesso».

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Il tenente Antonio Di Palo

Oltre ai fabbricati d’emergenza, l’attenzione è massima anche su chi percepisce il contributo di autonoma sistemazione. Sul Cas in procura sono arrivate tantissime segnalazioni relative a presunte irregolarità. Il procuratore ha affidato gli accertamenti alla tenenza della Guardia di finanza di Camerino, comandata dal tenente Antonio Di Palo. Fin qui sono 3 i casi accertati di percezioni, apparentemente indebite, di contributi superiori a 4mila euro. Il gip, su richiesta della procura, ha disposto il sequestro preventivo di somme pari a quanto percepito indebitamente. Sinora si tratta di circa 16mila euro.



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