di Mauro Giustozzi
Civitanova vola alla final four di coppa Italia del 27/28 gennaio prossimo. La Lube che travolge una Ravenna che solo rari momenti della partita ha creato qualche problema ai marchigiani. Che hanno condotto dall’inizio alla fine la partita, presi per mano dal solito spettacolare Juantorena, ma che ha avuto un apporto determinante dai centrali Candellaro e Cester che per diversi set hanno viaggiato alla perfezione del 100% in attacco. Positivo anche l’inserimento di Sander che ha confermato le buone cose che aveva fatto vedere in Superlega a Vibo Valentia. Civitanova ha avuto dall’attacco (58% di positività) il suo punto di forza, confermando buone cose anche in ricezione. “Anche se possiamo migliorare ancora –ha detto Medei- perfezionando alcuni comportamenti sia nella fase di ricezione che di attacco”.
Quasi miracolato Sokolov che, dopo la distorsione alla caviglia rimediata tre giorni fa, è entrato in campo sin dall’inizio dando il suo apporto, pur cercando di non forzare troppo la caviglia. Domenica si replica ancora contro la Bunge all’Eurosuole Forum per l’esordio casalingo in Superlega. Lube in campo con Sokolov sin dal primo pallone, recuperato a tempo di record dall’infortunio alla caviglia accusato a Vibo. Medei preferisce Sander a Kovar come schiacciatore, con la conseguenza che la coppia di centrali è italiana. Avvio di gara condita da tanti errori sui due fronti e continui capovolgimenti di punteggio. La gara stenta a decollare fino a quando arrivano due muri consecutivi di Juantorena e Candellaro che scavano l’11-9. Civitanova veleggia sul doppio vantaggio, sfruttando anche i tanti errori avversari soprattutto al servizio fino all’ace di Cester che allunga sul 18-15. E’ proprio il servizio biancorosso a far svoltare il parziale quando Christenson impallina la ricezione avversaria per il 20-16 che apre un’autostrada alla squadra di Medei verso il successo del set. Avvio di secondo con i cucinieri che, sull’abbrivio del vittorioso parziale precedente, spinge da subito sull’acceleratore. E’ Osmany Juantorena che indica la via con l’attacco che scava immediatamente l’8-5. Ravenna, già timida nel set precedente, sembra dissolversi, infilandosi in una serie di errori e faticando enormemente in attacco. E’ il momento dell’italo-cubano che prende in mano la squadra e furoreggia sia in attacco che al servizio. Il coach di Ravenna, Soli, prova a cambiare qualcosa inserendo l’ex centrale Vitelli che ci tiene a fare bella figura contro i suoi ex compagni realizzando tre punti di fila che riportano in quota la Bunge (14-11). Lube che si incarta, commettendo qualche errore di troppo che dà fiducia agli avversari. Illussione romagnola che dura però poco: ci pensano Cester e Sokolov a respingere il timido tentativo di risalita degli avversari (18-14). L’opposto bulgaro, pur non forzando al massimo, dimostra di aver superato i problemi alla caviglia accusati in Calabria alla prima di campionato. Così a mandare in archivio anche il secondo parziale ci pensa Cester per il 25-19. Nel terzo ci si attende una reazione almeno d’orgoglio di Ravenna. Ospiti che ci provano senza troppa convinzione, ma un paio di errori ed il solito immarcabile Juantorena chiudono in un angolo le residue velleità romagnole. Che smettono di lottare, consegnandosi ad un avversario superiore in ogni momento della partita.
CIVITANOVA – RAVENNA 3-0 (25-20, 25-19, 25-21)
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Juantorena 14, Candellaro 10, Sokolov 9, Sander 10, Cester 6, Christenson 2, Grebennikov (L), Marchisio. NE.: Casadei, Stankovic, Kovar, Milan, Zhukouski. All. Medei.
BUNGE RAVENNA: Diamantini 3, Orduna 2, Marechal 10, Gergiev, Buchegger 9, Poglajen 1, Goi (L), Vitelli 5, Raffaeli 2, Gutierrez. NE.: Mazzone, Pistolesi, Marchini (L). All. Soli.
ARBITRI: Simbari e Pasquali.
NOTE: spettatori 2370, incasso di 21258 euro. Durata set: 25’, 24’, 22’ totale 71’. Lube: bs. 17, v.6 , m. 5, e. 28. Bunge: bs. 15, v. 3, m. 2, e. 24.
(foto Spalvieri)
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Civitanova travolge Ravenna? E perché, che ci hanno fatto? Ah, è in senso figurato. E’ La Lube che la travolge, cattiva, ma poi che c’azzecca con Civitanova. Mah? Io questo lo chiamerei tentativo di lavaggio del cervello. Ma a Civitanova non abbiamo bisogno di lavarci il cervello. Magari di qualche cervello nuovo, quello sì, che sappia capire la differenza? Quale? E’ per scoprirla ma soprattutto per farla capire che scoperta, magari, lo è già da un bel pezzo. Un Sauro ermetico ma non troppo.