Mauro Profili
di Michele Carbonari
Nulla da fare per la Civitanovese: sarà Prima categoria. Il collegio di garanzia del Coni ha respinto il ricorso presentato dal club rossoblu. La sentenza è arrivata tramite Pec all’avvocato Michele Cozzone, che aveva chiesto l’ammissione in sovrannumero al campionato d’Eccellenza o in subordine alla Promozione. L’udienza di discussione che si è tenuta a Roma oggi nella sede del Coni è durata circa tre quarti d’ora ed ha visto confrontarsi il legale della Civitanovese, accompagnato dalla collega Monica Fiorilli, e l’avvocato Stefano La Porta, difensore della Figc Marche e della Lnd. «Alla fine credo sia prevalsa la ferma posizione di Cellini, che aveva la discrezionalità per inserire la squadra rossoblu in qualunque torneo purchè inferiore all’Eccellenza – dichiara il legale -. Le motivazioni usciranno tra qualche giorno ma penso questa sia stata la spiegazione principale. Il potere era quasi esclusivamente nelle sue mani. Personalmente puntavo alla Promozione. Ma più di così sinceramente non ho potuto fare. Qui si conclude il mio lavoro per la Civitanovese. Io non mi occupo delle questioni amministrative e in caso Profili volesse fare ricorso al Tar, non potrei essere d’aiuto». Anche il massimo esponente della cordata che ha rilevato il titolo sportivo dal fallimento era presente oggi nella capitale. Questo il commento a caldo dopo aver appreso la notizia del mancato accoglimento del reclamo. «Sono amareggiato, credevo almeno nella Promozione. Ora aspetteremo che nei prossimi giorni arriveranno le motivazioni e poi vedremo come muoverci – afferma Mauro Profili -. Posso garantire che proveremo qualsiasi strada per difenderci. Purtroppo non capisco tutto questo accanimento contro di noi. Sarà l’ennesima difficoltà che dovremo superare». Profili risponde anche al consigliere Pd Yri Rosati che ieri hareso noto che la proprietaria della Civitanovese è Elide Tedori, madre dello stesso Mauro Profili. «Se vuole possiamo far vedere tutta la documentazione, noi siamo aperti a tutti. Poi specifichi: lui è un tifoso o un politico? Inoltre, visto che lavora a Macerata, vuole che la Civitanovese faccia la fine della Maceratese? – conclude Profili – A mio avviso la motivazione principale per cui ci hanno inserito in Prima, e non nelle categorie superiori, dipende dai fallimenti delle gestioni precedenti, sponsorizzate dalla vecchia amministrazione Pd».
Replica alle critiche di Rosati anche il sindaco Ciarapica: «E’ facile tacere per 5 anni sulle magagne della squadra e scaricare, solo ora che è all’opposizione, la responsabilità al sottoscritto. Fa sorridere che l’ex assessore ai Servizi sociali Yuri Rosati si metta a cavillare oggi sulla rappresentanza legale di una società di calcio, quando nei cinque anni precedenti si è del tutto disinteressato della Civitanovese, nonostante il ruolo chiave che aveva come amministratore. E’ paradossale che debba essere io a ricordare che la Civitanovese calcio è fallita durante la Giunta Corvatta e altrettanto paradossale che Rosati tiri fuori solo ora la questione “serietà” facendo finta di non conoscere le vicende degli ultimi anni che hanno fatto sprofondare la squadra in prima categoria.
Ricordo inoltre al consigliere del Pd, che Mauro Profili è stato l’unico che si è presentato in Tribunale per acquisire il titolo e che ha spiegato di persona le motivazioni della scelta di intestare a sua madre la società. Appena mi sono insediato a Palazzo Sforza ho immediatamente preso contatti con la proprietà e i tifosi con i quali ho un rapporto continuo e diretto. L’ultimo incontro con loro risale a venerdì. Diversi sono stati i contatti, sia a livello nazionale che regionale, partendo dall’ufficio legale della Figc nella persona dell’avvocato Lai e poi dell’avvocato Gentile, fino ad arrivare al presidente Carlo Tavecchio, cui ho espresso tramite lettera la richiesta per ammissione della squadra almeno al campionato di promozione e passando anche attraversando la Lnd nella persona del presidente Cosimo Sibilia. Questa Giunta ha fatto tutto quello che poteva per rendersi utile, ma purtroppo non abbiamo avuto alcun riscontro positivo da parte degli organi preposti. Ciò ad indicare la ferma volontà di sanzionare le realtà societarie che vengono già da diversi fallimenti come è successo a realtà limitrofe».
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