Una band che non lascia vie di mezzo. Gli Omnia hanno un fan club mondiale che segue ogni loro passo, movimento, uscita musicale, di pensiero politico o semplicemente quello che fanno durante la giornata. Hanno creato un genere, il Pagan Folk che volenti o nolenti, ha fatto breccia tra le persone che non si sarebbero approcciate a svariati generi di musica popolare di tutta l’Europa, oltretutto da più periodi storici. saranno al Montelago Celtic Festival venerdì 4 agosto per l’unica data italiane del loro tour.
Contro tutto e tutti, gli Omnia sono la bellezza di due decadi che girano in lungo e largo per tutto il mondo con la loro musica, tanto acustica quanto forte. Ecco un più che colloquiale e generoso di spiegazioni SteveSic, uno dei due master mind degli Omnia.
SteveSic, sono passati 17 anni, avete prodotto 11 album e siete seguiti da alcuni tra i più fedeli fan che una band potrebbe avere. Il vostro album “Pagan Folk” ha disegnato le linee di un nuovo genere musicale, ma non avete mail smesso di sperimentare qualcosa di nuovo anno dopo anno. Che dite della direzione musicale futura degli Omnia? Sperimenterete qualcosa di nuovo come avete fatto per “Earth Warrior Song”?
«Veramente fino ad ora sono ben 21 anni e mi pare 16 album ufficiali (i primi sono tutti fuori produzione). Le sperimentazioni sono sempre nel menù degli Omnia (come la carne per gli Orchi!)
perchè ci piace giocare con i generi musicali. Finchè la musica è pienamente fatta in maniera acustica con i nostri strumenti e senza sciocchezze in playback, è musica degli Omnia.. è Pagan Folk! Come in “Earth warrior song”, che è una canzone per noi molto importante e che ho scritto specificatamente come un inno per i guerrieri della natura (A.L.F. , Seashepherd, E.L.F., Militanti di Greenpeace etc.etc.). Ho preso un genere molto popolare tra le canzoni di “ribellione e protesta” (il reggae) per farlo parlare al cuore di più persone possibili».
Il Pagan Folk è uno dei generi più famosi suonati nei festival celtici e di musica folk in tutta l’Europa e moltissime band si sono ispirate alla vostra musica dal vostro album “Pagan Folk”. L’amore per la natura e la musica che camminano insieme in un grande flusso di note. Ci potreste spiegare il vostro processo di creazione musicale?
«E’ facile… il pagan folk viene direttamente dalla natura e dagli eco della natura selvaggia.. non è “scritta”, ci viene data direttamente dall’anima del nostro pianeta. Quando entri sempre di più nel profondo della natura, e i rumori, la puzza e la confusione alla quale è sottoposta l’umanità ti arriva sempre di meno… l’anima interiore inizia a vivere e le voci degli spiriti ti diventano chiare.
Da questa anima interiore, la musica appare nella sua forma grezza e pura. L’unica cosa che dobbiamo fare, è rendere questa musica suonabile dalla nostra band in studio e dal vivo… così possiamo donarvela».
Il Montelago celtic festival è il più importante festival celtico d’Italia, con una partecipazione di 25.000 persone, un villaggio che nasce dalla terra in pochi giorni e ne dura 3 di contatto con la natura, con la musica ed è una vera esperienza per l’anima. La vostra musica è un incrocio tra musica celtica, medioevale, connessa con le radici di quella popolare con un profumo etereo, proprio quello che è il Montelago Celtic Festival. L’amore per la terra e la libertà d’espressione. Spiegateci la connessione tra una mente libera e la musica libera che riesce a produrre, come fate voi da sempre, come se lo doveste spiegare ad un teen ager attuale, bombardato dai media, sul perchè dovrebbe iniziare ad usare la sua testa, non quella dei media.
«Regola n°1 dei media è fare soldi da dare ad un piccolissimo numero di persone veramente malevoli. L’arte pura e la musica libera vengono dalla terra, dall’anima, dai sogni… non da un’account di una banca sperduta che è sempre affamato di denaro. Per liberare la vostra mente dovete spezzare le catene che avete con ogni cosa connessa economicamente con le corporazioni multinazionali. Tutto quello che è toccato dai “Big Bastards” (Universal, Sony, Warner, Vevo etc.). Non avrete mai una mente libera se rimanete connessi con a questo macchinario schifoso (come gli artisti che vendono la propria anima per essere famosi o sperare di diventare ricchi)»
Che ci raccontate della vostra guerra contro le multinazionali? Il vostro stile di vita è perfetto per gestire una corretta e schietta via per la strada alla libertà di espressione che ogni artista dovrebbe avere. Quali sono i vostri prossimi passi per far conoscere a più persone nel mondo, questa maniera di pensare e vivere? Solo con la musica o anche in altre maniere? Il mondo vi vede un po come i Rage Againts The Machine della musica popolare, ma fortunatamente senza il brand di Mtv alle spalle.
«Il nostro pubblico è il popolo libero, la nostra pubblicità è il passaparola. Di cos’altro ha bisogno di una band di guerrieri della libertà? Prendiamo quello che vogliamo ma mai qualcosa in più di cosa abbiamo realmente bisogno. La regione Marche è una delle regioni più belle d’Italia. La nostra terra e i nostri deliziosi paesi sono stati distrutti in gran parte dal terremoto di qualche mese fa, e la nostra meravigliosa gente sta cercando di rimanere unita il più possibile per fare in modo che questi piccoli paesi non muoiano. Gli agricoltori, i pastori, i proprietari di tante piccole botteghe, ristoranti e tanti altri, stanno lavorando e combattendo duramente per restare nelle loro zone per la loro grande connessione con la propria madre terra. Ma la politica con la sua burocrazia non ci stanno aiutando, e il grande rischio è che le persone abbandoneranno nel tempo le loro case malandate per trasferirsi nelle grandi città, dove c’è molto più capitalismo e i grandi brands le controllano alla maggiore.
Siamo veramente felici che gli Omnia suoneranno al Montelago Celtic Festival 2017 per la loro maniera naturale di pensare la vita e l’amore per la madre terra. Cosa vi aspettate da questo incontro sul palco tra voi ed il nostro pubblico? Sentite già le vibrazioni di quello che amorevolmente chiamiamo “il Popolo di Montelago” che vi inciterà e canterà con voi la medesima voglia di un mondo libero?
«Amiamo il vostro popolo per come state affrontando questa situazione critica… i governi sono lì come strumento di controllo per quelle poche persone che governano il mondo da secoli. L’ammontare delle tasse che paga un europeo moderno è molto più alto di quello che pagavano i contadini nell’oscura era medioevale. Se le vostre genti fossero libere di usare i soldi che pagano in tasse direttamente per ricostruire i vostri paesi e città, stareste già facendo una vita molto più confortevole (e probabilmente più verde e amichevole per tutti)
E invece usano i vostri soldi investendoli in sostanze chimiche, bombe, esperimenti di tortura sulla natura, progetti governativi inutili così che tutto finisca nelle tasche delle persone più ricche del vostro paese (come ovunque) così che queste anime demoniache possano sentirsi come delle divinità (perchè sanno che non ne hanno neanche tanto bisogno quanto realmente ne abbia tu)»
Dite qualcosa al libero popolo di Montelago!
«La libertà inizia nelle vostre menti
Accordala nell’onda senza tempo del mondo naturale
Inizia questa nuova via di vita, consuma di meno, vivi di più…
elimina tutto quello che di cattivo ti fa svolgere la tua “vita regolare”
Insieme possiamo essere liberi, ma solo se realizziamo che siamo una sola mente e che siamo tanti».
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Celtic Festival è ormai una cosa seria…
Accusare le multinazionali, che sfruttano globalizzando tutto, depredando l’Africa, è una strategia reale. E, col tempo, pagante. La globalizzazione è una teoria slegata dalla realtà. Come il multiculturalismo: altra boiata partorita da menti insane. Può un Celtico sposare una Bantu? Un’unione che può essere basata sul sesso, alla fine crolla sulle esigenze di due civiltà millenarie diverse. Questa è la mia opinione di “razzista”.