L’Unione Montana cambia nome

SAN SEVERINO - I tre fiumi Potenza, Esino e Musone, distintivi dell'area, entrano nella denominazione e nel logo
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Consiglio dell’Unione Montana Potenza Esino Musone

 

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Il nuovo logo con i tre fiumi Potenza Esino e Musone

Cambia nome e logo l’Unione Montana di San Severino. La nuova denominazione è Unione Montana Potenza, Esino e Musone e nel nuovo logo sono rappresentati i tre fiumi. La modifica è stata votata all’unanimità giovedì pomeriggio, durante il consiglio dell’ente montano. Il presidente dell’Unione Montana avrà anche una fascia di rappresentanza dell’ente, di colore verde, con il logo dell’Unione Montana, della Regione Marche e della Repubblica Italiana. “La modifica è stata voluta per semplificare il nome e comprendervi tutti i territori di appartenenza, il logo è stato modificato gratuitamente – ha detto il presidente Matteo Cicconi – ringrazio la giunta e tutti gli amministratori che hanno collaborato con grande sinergia, riuscendo a fare squadra, insieme a tutto il personale che ha lavorato con grande passione. Nel settore dei servizi sociali abbiamo incrementato le azioni, in diversi bandi i progetti dell’ambito sociale sono arrivati primi”. Il logo è stato modificato dal giovane settempedano appassionato di grafica Stefano Cingolani. Il nome precedente dell’ente era Unione montana Alte valli del Potenza e dell’Esino, non comprendeva la zona di Cingoli. Tra i punti discussi nel consiglio dell’Unione l’attivazione della stazione unica appaltante, servizio che sarà svolto anche per i Comuni fuori dal territorio dell’ente, con due giovani addetti. E’ stato riconfermato il servizio associato di polizia municipale, che ha già dato ottimi risultati, mentre si sta valutando l’opportunità di costituire un Suap (sportello unico attività produttive) unico per tutti i paesi dell’Unione. Su proposta unanime dei sindaci è stata votata una delibera con cui si chiede che le risorse aggiuntive del piano di sviluppo rurale, previste per il sisma, siano date al Gal (gruppo azione locale), per evitare una loro dispersione verso zone e obiettivi che nulla hanno a che fare con il terremoto ed i Comuni del cratere.

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Matteo Cicconi

Si è anche discusso della possibilità di chiedere che l’Unione montana, che ha tutti i paesi ricompresi nel cratere, possa diventare la quarta area interna delle Marche. L’ambito territoriale sociale 17, guidato dal coordinatore Valerio Valeriani, ha approvato il bilancio annuale dei servizi sociali, per una spesa complessiva di un milione e 378 mila euro, con un avanzo di gestione. Per il 2017 è stata rilevata incertezza nelle entrate disponibili, perchè la Regione ha modificato i criteri di finanziamento, includendovi la necessità di una progettazione europea. Sarà portato avanti il progetto “Servizi di sollievo” a favore delle persone con problemi di salute mentale e delle loro famiglie, con servizi di ascolto, inserimenti lavorativi, punti di aggregazione, centro diurno e centro sollievo, per un importo di 181 mila euro. Sono stati avviati progetti relativi a finanziamenti del fondo sociale europeo, per due assistenti sociali nei Comuni, tutor di inserimento lavorativo, che si occupano anche del sostegno per l’inclusione attiva. Confermato l’impegno per il centro di aggregazione giovanile associato di Matelica, che ha avuto il progetto a favore dei giovani primo nella graduatoria regionale. Andrà avanti anche per il 2017 il progetto “Home care premium”, passato da 50 a 120 domande, per l’assistenza domiciliare ai disabili. Per il servizio civile per le zone colpite dal sisma “Non 3mo”, anche l’ambito territoriale sociale, insieme a quelli delle Unioni montane di Camerino e San Ginesio, ha aderito, ci saranno 85 giovani a prestare servizio nei territori dei tre enti montani che si occuperanno di assistenza, educazione e promozione culturale, patrimonio artistico e culturale, Protezione civile. A breve, il centro Cser il Girasole di San Severino, provvisoriamente ospitato in locali di proprietà del Comune, per inagibilità della precedente struttura, troverà posto al Glorioso, in una nuova struttura a norma, grazie a 90 mila euro di donazioni (60.000 euro Fondazione Don Gnocchi, 10 mila euro Cooss Marche Onlus, 20 mila Protezione Civile di Cervia), al quale tutti gli amministratori dell’Unione montana esprimono la propria gratitudine.



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