Altri 25 chili di marijuana ritrovati in mare. Questa volta a Porto San Giorgio. E’ stato il Circomare, al largo della costa sangiorgese, a rinvenire l’involucro con la droga. Il 29 giugno, all’interno di un gommone arenato sulla spiaggia di Porto Recanati, sono stati rinvenuti sette quintali di marijuana (leggi l’articolo). Ieri la guardia costiera di Civitanova ha recuperato altri due colli di stupefacente, uno integro dal peso di 32 chili ed uno aperto ed intriso di acqua di mare, dal peso di 58 chili (leggi l’articolo). Il recupero effettuato dai militari guidati dal tenente di vascello, Fabrizio Strusi, conferma il fatto che l’Adriatico sia sempre più “un’autostrada della droga”. Con ogni probabilità il pacco da 25 chili è un’altra piccola parte del carico ritrovato a Porto Recanati. E da quella data si sono succeduti altri ritrovamenti, presumibilmente tutti da ricollegare al carico andato perso a fine giugno.
«Nel corso dell’operazione “Mare sicuro 2017″, durante l’attività di pattugliamento intensificata appositamente nel periodo estivo, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto San Giorgio è stato impegnato nel recupero e successivo sequestro di un pacco di grandi dimensioni alla deriva ed in galleggiamento. Dopo averlo recuperato, il personale militare ha rinvenuto un quantitativo di circa 25 chilogrammi di sostanze stupefacenti, presumibilmente marijuana, sigillate in una busta sotto vuoto. L’attività è stata coordinata dal Comando regionale della Guardia Costiera di Ancona e seguita anche dalla Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto. Una volta terminate le procedure di rito tra cui la pesatura del pacco si è proceduto al sequestro dell’involucro, comunicando il tutto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo per i provvedimenti di competenza”.
L’involucro con la marijuana rinvenuto in mare
Un mare di marijuana: gommone si arena, a bordo 7 quintali di droga
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ancora
che peccato
Ormai è ora di cambiare nome al nostro mare e chiamarlo come dice mar-ijuana