Ex Upim, Carancini apre:
“Ad oggi nessun atto da Unimc
Siamo pronti ad ascoltare “

MACERATA - L'ateneo vorrebbe realizzare nuove aule nei locali di galleria del Commercio per l'inizio dell'anno accademico 2018-2019. Dall'amministrazione ok a discutere: " Occorrono elementi per poter valutare un progetto con un impatto sulla città significativo"

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Il sindaco Romano Carancini con il rettore Francesco Adornato

di Claudio Ricci

“Quando l’università sarà disposta a mettersi ad un tavolo saremo pronti ad ascoltarli”. Ex Upim, il sindaco Romano Carancini apre la porta all’università in attesa di una comunicazione ufficiale sull’intenzione di realizzare nuove aule nei locali di corso Matteotti, ormai sfitti da anni. “Ad oggi non c’è stato nessun atto dell’università rispetto all’Upim. In Comune non è arrivato nulla – precisa il primo cittadino – Le sollecitazioni che ci vengono fatte indirettamente a mezzo stampa ad oggi non hanno nessun tipo di riscontro”.
Sulla possibilità di rivitalizzare uno spazio cruciale del centro storico Carancini apre al dialogo. Nel progetto deliberato dal cda di ateneo si prevedono 10 aule da circa 50 posti ognuna a destinare alla crescente popolazione universitaria (solo quest’anno 1.900 immatricolazioni) in seguito alla perdita di numerosi spazi dopo il terremoto. L’ex Upim si aggiungerebbe ad ulteriori 4 luoghi individuati dall’università, di cui tre in centro storico (locali di Banca Marche, in via Armaroli e in via Colli di Montalto) e uno a Piediripa vicino allo stabilimento Biemmegraf.

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I locali dell’ex Upim

Mentre per questi spazi rimarrebbero da fare solo i lavori per adeguare i locali nel caso dell’ex Upim manca ancora il nulla osta del Comune che deve concedere il cambio di destinazione d’uso dei tre piani che un tempo ospitavano l’attività commerciale. “Siamo pronti ad ogni discussione che riguardi il rapporto fra città e università – dichiara il sindaco – Il passato ha dimostrato come da questo punto di vista l’amministrazione è sempre stata generosa ed elemento di traino per tutti coloro che hanno scelto la città”. Una simbiosi, quella tra città ed ateneo, che rende Macerata appetibile per un numero, ogni anno crescente, di studenti universitari. “Si sceglie l’università non solo per l’offerta formativa ma che per tutto quello che la città offre – ricorda il sindaco – La crescita dell’università è elemento di ricchezza se considerato in tutto il contesto della città. La discussione sulla destinazione dell’Upim può essere aperta senza alcun pregiudizio. Ma occorre avere minimi elementi per poter valutare un progetto con un impatto urbanistico sulla città significativo. Le discussioni non possono farsi sui singoli temi e tanto meno attraverso i giornali. Noi siamo pronti a discutere a tutto campo delle varie questioni dei rapporti tra università e città.

Intanto in ateneo si lavora alacremente per rendere operativi gli spazi già dall’inizio dell’anno accademico 2018. “La trattativa va avanti da tempo  – spiega il direttore amministrativo  di Unimc Mauro Giustozzi – ed è a una fase avanzata, la conclusione formale è subordinata a verifiche importanti che riguardano la vulnerabilità sismica, la sicurezza e la disponibilità del Comune a concedere la nuova destinazione d’uso. A questo punto, se tutte queste avranno esito positivo procederemo con l’acquisizione e i conseguenti lavori.  Noi siamo positivi e ottimisti e speriamo di riuscire a portare a casa l’obiettivo di concludere il tutto per l’inizio dell’anno accademico 2018/2019»

 

 

 

 



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