Il palazzo comunale di Corridonia
Una tornata elettorale così a Corridonia non si era mai vista. Sia perché per la prima volta è previsto l’eventuale ballottaggio, sia perché i candidati alla poltrona di sindaco sono sette con ben nove liste a sostegno (leggi l’articolo), o forse perché dopo dieci anni si è chiusa l’era targata Nelia Calvigioni. Fatto sta che in città l’appuntamento dell’11 giugno è sentito come non mai. Presentazioni, dibattiti, confronti: le iniziative dei papabili amministratori, dei comitati e delle associazioni del territorio si susseguono a un ritmo incalzante. E regna un’incertezza totale sul possibile risultato finale, a differenza di cinque anni fa, quando già fin dalle prime battute apparì scontata una riconferma dell’amministrazione uscente. Due le domande che abbiamo posto a ogni candidato sindaco: perché ha deciso di mettersi in gioco? Qual è il punto fondamentale del suo programma? Ecco le risposte dei protagonisti, in ordine casuale.
Matteo Ceschini
Matteo Ceschini, 50 anni, sposato con tre figli, commercialista con studio a Corridonia, alla prima esperienza politica. Le due liste a sostegno (Corridonia Futura e Corridonia Domani) le ha definite “senza connotazioni politiche”.
“Per amore della città e della mia famiglia, ho deciso di dare la disponibilità, il mio tempo e la mia professionilità. Il punto fondamentale della mia azione politica è il coinvolgimento della cittadinanza nell’attività amministrativa, soprattutto attraverso le numerose associazioni attive”.
Paolo Cartechini
Paolo Cartechini, 59 anni, sposato e con due figlie, dal primo gennaio è pensionato, dopo aver svolto per anni il geometra come libero professionista. E’ iscritto al Pd, è il vicesindaco uscente ed è stato anche presidente del consiglio provinciale. Delle sue due liste (Corridonia Insieme e Pensare Corridonia) dice “ci sono poche persone di centrosinistra, a tutti gli altri non ho chiesto l’appartenenza”.
“Ho scelto di mettermi in gioco – ha spiegato – per continuare il lavoro che abbiamo iniziato da dieci anni, per cercare di lasciare una città migliore a tutti i cittadini e anche ai miei figli. Fondamentale per noi è continuare quanto fatto fino adesso e dare risposte concrete sotto tutti i punti di vista. In particolare per quanto riguarda i lavori pubblici, settore che ho sempre seguito, perché mi sono reso conto di cosa ha bisogno Corridonia per il futuro”.
Silvia Grassetti
Silvia Grassetti, 43 anni, imprenditrice, è socia di un’agenzia per il lavoro, sposata con due figli, è alla prima esperienza politica, anche se il suo percorso è partito all’interno di Sinistra Unita. La sua lista (Corridonia in Comune) è “civica ma con un orientamento a sinistra”.
“Ho scelto di candidarmi – ha risposto – perché a Corridonia manca un’ispirazione di sinistra, con un’attenzione particolare all’ambiente, al territorio, e all’integrazione. E soprattutto manca una visione di comuinità, ogni frazione è lasciata a se stessa senza coordinamaneto con l’amministrazione. Il punto fondamentale del programma è la ricostruzione delle scuole”.
Marina Grisei
Marina Grisei, 29 anni, sposata con due figli, al momento fa la mamma a tempo pieno. Anche lei è alla prima esperienza politica, la sua è la lista del Movimento 5 stelle.
“Penso sia arrivata l’ora di un cambiamento a Corridonia – ha detto – e l’unico vero cambiamento può arrivare solo dal Movimento 5 stelle. Al primo posto mettiamo innanzitutto la trasparenza, l’onesta verso i cittadini, perché comunque noi siamo cittadini che entrano in Comune. Siamo per un ambiente più ecosostenibile, abbiamo a cuore il territorio e la sicurezza delle scuole, il ripopolamento del centro storico senza dimenticare le frazioni”.
Lorenzo Batocchi
Lorenzo Batocchi, 30 anni, fa due lavori: tecnico informatico e magazziniere la sera. Ha definito la lista “La meglio gioventù” come “apartitica, senza nessun appoggio”.
“Ho deciso di candidarmi – ha sottolineato – per farmi portavoce per farmi portavoce dei giovani, di quella fascia d’età che va dai 18 a 35 anni e che a Corridonia è stata sempre poco considerata. Con le nostre idee cercheremo di far rivivere la città, sia a livello sociale che culturale: perché se creiamo eventi che durano tutto l’anno, creiamo anche un volano per l’economia. Dobbiamo investire per far ripartire tutto.”
Francesco Calia
Francesco Calia, 55 anni, ispettore del lavoro, quattro figli, dice di essere “felicemente divorziato”. E’ già consigliere d’opposizione a Corridonia, e a Mazara del Vallo a 24 anni. La lista “Per cambiare Corridonia” è “civica, ma con una forte connotazione di centrodestra, anzi di destra sociale”.
“Mi sono messo in gioco – ha evidenziato – perché mi è stato chiesto da tante persone di Corridonia, proprio perché sanno che sono fuori dai giochi, non ho interessi in città e non sono iscritto a nessun partito. Al primo punto abbiamo messo la riqualificazione del centro storico, la tutela del suolo, il controllo dell’immigrazione, e la creazione di nuovo polo per tutte le scuole della città”.
Luigi Baldassarri, 57 anni, tecnico industriale, sposato con una figlia è il candidato della lista della Lega Nord. Alle comunali è alla prima esperienza, ma due anni fa si era candidato alle Regionali.
“Ho scelto di candidarmi – ha specificato – per crescere la Lega nel territorio e portare un cambiamento a Corridonia, perché in città i giovani non hanno futuro e senza di loro non c’è speranza. Il primo punto del programma è l’ascolto dei cittadini e il farsi carico dei loro problemi, quindi: sicurezza, tutela dei diritti degli italiani con un’immigrazione controllata e sostenibile e dar la possibilità ai ragazzi di entrare nel mondo del lavoro”.
(Gio. Def.)
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