Procedimento disciplinare,
500 euro di multa al comandante Vignoni

CIVITANOVA - Fabrizio Ciarapica critica la proroga al dirigente della polizia municipale e tira fuori il resoconto dell'indagine interna che contesta al capo dei vigili marcature del cartellino ed utilizzo dell'auto e del personale della Pm per una docenza ad Ancona

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Nella foto Sergio Marzetti e Fabrizio Ciarapica

 

di Laura Boccanera

Multa di 500 euro al comandante della polizia municipale Sirio Vignoni. A sanzionare il dirigente è l’ufficio procedimenti disciplinari del Comune. La vicenda, tirata fuori dal candidato sindaco Fabrizio Ciarapica è nota e risale allo scorso ottobre. Il provvedimento è il risultato di un’indagine interna avviata dopo la segnalazione del leader di Vince Civitanova. Vignoni lo scorso 4 ottobre mentre era in servizio ha svolto una docenza come formatore alla scuola per vigili di Ancona. Un comportamento inaccettabile secondo Ciarapica che contestava al dirigente di aver timbrato il cartellino, aver utilizzato un’auto comunale e un vigile come autista e di essersi recato ad Ancona come docente senza autorizzazione.

vignoni

Sirio Vignoni

Dopo la segnalazione è stata avviata un’indagine dall’ufficio procedimenti disciplinari del comune composto dai dirigenti Passarelli, Ripari e Saracco e la commissione ha comminato una sanzione di 500 euro. Diverse le contestazioni che vengono riferite da Ciarapica: «nel documento si parla di smarcature erronee ed incomplete, si ricorda che non risultano accordi fra comune e Regione in merito alla docenza che non era stata formalizzata nei tempi e nei modi dovuti e che non poteva essere utilizzato il veicolo dell’ente e un vigili urbano configurandosi una indebita distrazione delle risorse dall’uso istituzionale». Ma il vero obiettivo della contestazione di Ciarapica è il sindaco Tommaso Corvatta e il vice Giulio Silenzi: «è un fatto gravissimo che il sindaco anzichè fare chiarezza dopo la nostra denuncia abbia preferito giustificare il dirigente dicendo che era tutto regolare, ad oggi finalmente emerge la verità con tanto di multa. Mi chiedo come si può forzare e tentare di prorogare l’incarico a Vignoni con queste condizioni». Sulla vicenda interviene anche il consigliere Sergio Marzetti: «siamo a fine mandato e la giunta sta cercando di rinnovare l’incarico a Vignoni facendo una forzatura, oltretutto non tutti in maggioranza sono d’accordo. Sul rinnovo dell’incarico c’è il parere contrario del dirigente e hanno addirittura conferito un incarico legale per superare il parere del dirigente».



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