Cordoglio per la morte di Franco Moneta,
la moglie: “Ha lasciato un segno di bontà”

MACERATA - Domani (lunedì) alle 11 a Corridonia l'arcivescovo Luigi Conti celebrerà il funerale del direttore del centro di ascolto Caritas. In tanti si sono stretti attorno al dolore della famiglia: "Ringraziamo tutti, è un ritorno del bene che ha fatto"

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Franco Moneta

 

“Franco ha fatto tanto del bene, ha sempre messo al centro la dignità della persona anche in un contesto non facile”. Così la moglie di Franco Moneta, Fabiola Lanzi, ricorda il marito scomparso ieri all’età di 59 anni a causa di una malattia (leggi l’articolo). Moneta era il direttore del Centro di ascolto Caritas di Macerata. Un approdo alle porte del centro storico con la porta sempre aperta per chi aveva bisogno: là tante persone hanno trovato un consiglio e un pasto caldo. Da quegli uffici a Rampa Zara Moneta ha lavorato finché ha potuto. “Ha fatto il suo lavoro con tanta passione”, racconta Fabiola, che in queste ore ha ricevuto tantissime persone, andate a trovare lei e la figlia Elena Maria nella camera ardente allestita nella casa di famiglia. “Vogliamo ringraziarle tutte. Questo è un ritorno del bene che ha fatto mio marito, ha lasciato un segno di bontà in tutte le persone che ha incontrato”.

I funerali di Franco Moneta verranno celebrati dall’arcivescovo di Fermo Luigi Conti domani alle 11, nella chiesa della Santa famiglia nella zona industriale di Corridonia. A ricordare Moneta anche l’ex compagno di scuola, ora direttore di Area vasta, Alessandro Maccioni, che l’ha visto per l’ultima volta la settimana scorsa all’hospice di Macerata, dove era ricoverato: “Ci siamo diplomati insieme 40 anni fa – racconta – Siamo stati compagni di scuola, abbiamo passato bei momenti. Era una grande persona”.

(Fe. Nar.)



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