di Laura Boccanera
Batte sempre più forte il “Cuore Adriatico”. Il centro commerciale di via San Costantino festeggia domani 2 aprile il terzo compleanno di attività dall’apertura e lo fa con un fatturato in crescita costante con doppia cifra e che conta ad oggi 5 milioni e 300mila visitatori annui, una media di 14mila utenti al giorno. Un successo fatto di gestione manageriale (il centro è gestito da Cogest Retail, società specializzata nella gestione e commercializzazione di centri commerciali e retail park, acquisita nel maggio 2016 da Cushman & Wakefield), passione e spazio per le buone idee e le collaborazioni. Questa secondo la direttrice del centro Giulia Gamberini la ricetta per portare avanti una struttura commerciale in controtendenza rispetto alla media nazionale. «Veniamo studiati come fenomeno – racconta la Gamberini – ed è una situazione anomala, perchè a livello nazionale il settore è in crisi mentre noi siamo in crescita. Le motivazioni sono sicuramente da individuare in diversi fattori: la posizione strategica, vicino all’A14, l’apertura della Quadrilatero e un format all’avanguardia come filosofia». Le presenze registrano una crescita costante. Rispetto al 2015 c’è stato un aumento del 3,5%, e rispetto a febbraio del 2016 il centro registra un + 7%. «I numeri sicuramente forniscono un quadro importante – continua la Gamberini – ma altrettanto positivo è il basso turn over di negozi all’interno della galleria. Non ci sono stati cambiamenti rilevanti fatta eccezione per il primo periodo, con un indice di permanenza elevato, e anzi abbiamo avuto anche conferme per i chioschi interni».
Una realtà che conta 701 dipendenti fra Iper, galleria commerciale e medie superfici esterne. Eppure all’esterno la percezione, soprattutto fra i commercianti del centro, non è positiva. La grande distribuzione viene sempre associata alla crisi dei piccoli negozianti e delle botteghe. Ma la direttrice non ci sta a fare la parte del “cattivo”: «Abbiamo ruoli diversi, con prodotti e target diversi, il che non esclude che si possa coesistere in modo sinergico e anzi apportare reciproci benefici ai rispettivi ambiti di interesse e attività commerciale. Purtroppo è innegabile che, nell’arco di pochi anni, il commercio al dettaglio ha dovuto fronteggiare sfide importanti, non ultime la trasformazione dei comportamenti di acquisto, la diffusione dell’e-commerce e delle nuove tecnologie, una contrazione epocale dei consumi. Noi chiediamo grossi sacrifici ai nostri operatori, tenendo aperto 361 giorni all’anno, ma se il mercato lo richiede questo ciò che va fatto. Chi ha maggiori difficoltà ad adeguare la propria attività ai continui mutamenti della domanda è penalizzato, ma non da chi invece funziona, quanto da uno scenario che non ammette errori.» E proprio il centro commerciale naturale è uno dei temi cavallo di battaglia di questa campagna elettorale e che compare nel programma di diversi candidati. «Ma ben venga – commenta la direttrice – è una bellissima idea che appoggiamo, e che non credo avremmo problemi addirittura a sostenere direttamente se fatta bene. Va a completare un’offerta che si differenzia. Questa è una città bellissima, piena di risorse e di opportunità. Noi non possiamo e non vogliamo sostituirci al centro storico. Ci auguriamo che uno spazio pedonale, con i prodotti locali, artigianali, di qualità e del made in Marche, con le eccellenze del territorio, diventi non solo un’idea, ma realtà. La diversificazione è fondamentale ed è un’arma vincente, e Civitanova ha tutte le carte in regola, ha il mare, ristoranti di qualità, un’offerta a 360 gradi. Noi seguiamo un indirizzo legato alle esigenze di un pubblico e di una clientela che trova sicuramente nella concentrazione di una vastissima offerta merceologica la principale ragione di attrattiva e fidelizzazione, mentre in centro la partecipazione va stimolata, ma se ci fosse collaborazione nessuno potrebbe competere con questa città».
Numerose in questi primi anni di presenza sulla città anche le iniziative che il centro ha sponsorizzato e promosso, sia di carattere culturale che legate al territorio, proprio per veicolare un’immagine di vicinanza e presenza attiva alla vita sociale del tessuto che lo ospita. Tra queste anche la collaborazione con Futura festival in qualità di main sponsor, ma anche iniziative con le scuole: «L’obiettivo non è esclusivamente il conseguimento di un ritorno di natura economica, ma anche il sostegno a quelle iniziative che restituiscono l’immagine di una struttura legata alla città. Da parte nostra c’è anche l’orgoglio di collaborare per fare cose belle. Una delle prossime attività, ad esempio, è legata agli istituti scolastici. Abbiamo organizzato un contest con i bambini di 150 classi, e a ogni classe verrà consegnato un kit di materiale per la scuola. Il 15 aprile ci sarà poi un’estrazione, e i più fortunati vinceranno dei premi come tablet, pc e macchine fotografiche per la propria scuola. Dal 3 aprile fino al 17, inoltre, tutta la struttura ospiterà una grande mostra su Jules Vernes». E per festeggiare risultati e compleanno, il 2 aprile arriva come ospite il fenomeno social Fabio Rovazzi. Una presenza che preannuncia già il tutto esaurito dei fan che seguono la sua attività di videomaker e di cantante. Suoi i tormentoni “Andiamo a comandare” e il recente “Tutto molto interessante”.
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Le Marche, queste sconosciute. Due situazioni anomale, discordanti fra di loro stanno facendo impazzire gli economisti di tutto il mondo. Da una parte siamo la regione con il più basso tasso di ripresa ( sempre se sia vera nelle altre regioni e che non siano le solite percentuali pari almeno allo 0,000000000002% ) e dall’altra siamo quella che come dice l’articolo, in controtendenza. Infatti spendiamo di più! Meno introiti più spesa. Meno guadagno, più mangio. Se ci mettiamo pure tutte le uscite per gratta e vinci, macchinette, lotto, scommesse sul pallone, parcheggi a pagamento, i 10 centesimi in più per il caffè a Civitanova rispetto ai paesi dell’entroterra che però si stanno adeguando facendo così adeguare anche Civitanova nel solito gioco che più si sta vicino al mare più tutto e naturalmente salato. ( Cogliere per favore la battuta, mare, sale, salato che sta per più costoso). Ma vi pare normale che in una Domenica, scura, nebbiosa,deprimente, uno deve passare il tempo a scriver ste stupidaggini. Ahhho, è tornata la cordata romana a Macerata?