di Laura Boccanera
«Le decisioni del coordinamento vanno rispettate». Forza Italia attraverso le parole di Barbara Cacciolari, vice coordinatrice regionale, fa scudo attorno a Remigio Ceroni e contesta “le voci fuori dal coro” di Consuelo Fortuna e Giovanni Corallini, critici nei confronti della gestione del partito messa in atto dal senatore forzista che dopo la riunione del Cosmopolitan ha avocato a sè ogni decisione sulle amministrative. Ceroni, interpellato, non risponde alle accuse della Fortuna che lo aveva incolpato di portare il partito alla distruzione e di rinnegare la scelta di rinnovamento riportando all’interno di Fi ex amministratori e dirigenti. «Non c’è spazio per le polemiche – dice Ceroni – chi deve dire qualcosa si candidi e si faccia eleggere. Le vittorie si raggiungono mettendo insieme tutti». Ceroni rassicura che non ci sarà alcuna epurazione nè regolamento di conti nei confronti degli “eretici”.
Dal canto suo, Ottavio Brini, il nome caldo che ha provocato lo scisma in Fi, rassicura che non proporrà la sua candidatura alle prossime amministrative e che tutto quello che commenta la Fortuna non lo tocca visto che alla fine chi decide è Ceroni. Un copione che viene riproposto in maniera analoga, con la spaccatura tra coordinamento provinciale e regionale, a Tolentino dove il partito a livello locale prima aveva ufficializzato l’appoggio a Pezzanesi, posizione che viene ritrattata a seguito del coordinamento dal senatore. A Civitanova invece tutto nasce dopo una conferenza stampa indetta da Fi locale con Consuelo Fortuna e Giovanni Corallini, FdI e Lega Nord che dichiarano di costituire un’alleanza di centrodestra in vista delle elezioni. Un’uscita che il coordinatore regionale liquida come iniziativa privata e non del partito e anticipa che i “veti” sui nomi non portano da nessuna parte. Dopo il coordinamento quella di Ceroni diventa la posizione ufficiale e Fortuna e Corallini rimangono in minoranza pur avendo lavorato per avvicinarsi a Fabrizio Ciarapica di Vince Civitanova che potrebbe diventare il candidato sindaco della coalizione. Ufficialmente Ceroni non ha ancora parlato con Ciarapica, ma potrebbe farlo nei prossimi giorni.
«Crediamo che le prossime elezioni possano davvero sancire un ricambio in diverse realtà a favore del centro destra – continua la Cacciolari in un comunicato congiunto a firma dei membri “briniani” del coordinamento civitanovese Serafino Paparelli, Edoardo Giordano, Patrizia Paoloni, Corrado Perugini e Paolo Giannoni – ma per raggiungere questo ambizioso e tanto auspicato obiettivo è necessaria la collaborazione ed il rispetto di tutti coloro vogliono raggiungerlo mettendo a disposizione sia l’esperienza che la buona volontà di chi vuole costruire e non distruggere. E’ inaccettabile leggere che il coordinatore di un partito va nella direzione opposta all’unità e alle direttive del partito stesso. Invito la coordinatrice Fortuna a candidarsi personalmente facendosi eleggere, per dare una maggiore spinta riformatrice alla città di Civitanova di cui ha bisogno. Invito a tale proposito ad indicare una sede elettorale appropriata, in quanto forse, a tutt’oggi, non è stata ancora trovata, al fine di iniziare le attività politiche che condivideremo con tutti i candidati vorranno lavorare nella prospettiva di una vittoria seria e realizzare nel miglior modo possibile l’interesse di Civitanova nella prospettiva di governo».
Sul fronte opposto, domenica il Pd potrebbe finalmente uscire dal mutismo di questi mesi in merito all’appoggio alla ricandidatura del sindaco Corvatta. E’ prevista infatti per domenica mattina alle 10 in via Mameli, nella sede del Partito democratico l’assemblea degli iscritti: all’ordine del giorno la situazione politica sia nazionale che locale.
(l. b.)
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Chi volete libero, Corvatta , Brini o Silenzi? Tutti e tre in galera insieme a te! Penso che la risposta del popolo civitanovese sarebbe stata questa se Ponzio Pilato si fosse rivolto alla piazza. L’elezioni si fanno a Civitanova, ognuno presenti i propri candidati: Ceroni presenti Brini e tutta la sfilza di nomi fatta sopra. Brini che non è toccato da chi gli dice che è ora che si ritiri in qualche convento a curare l’alimentazione dei frati, troppo sobria e con pochi grassi, novello monellone canticchia: ” Che mi importa , tanto comanda Cerò,trallalero trallallò “. Adesso che Forza Italia, perlomeno a Civitanova che conti qualcosa ho i miei dubbi, o meglio molti suoi ex sostenitori, più pratici e più inclini a dare un voto più utile ad un programma condiviso da una destra più intelligente che non formale, che non deve dipendere dalle scelte del partito e del suo portavoce Ceroni, che in due giorni ha buttato alle ortiche tutta la sua credibilità volendo di nuovo a Civitanova , Brini. Ammettiamo che con Brini, Ciarapica vinca facilmente, poi che fa, aspetta prono le indicazioni di Brini come faceva Mobili. In questo è meglio il sofferente di bipolarismo mentale, non uso il termine intellettuale perché parola troppo grossa visto di chi stiamo parlando, ossia il Corvatta, che dopo aver ascoltato tutti decide di sbagliare da solo e in questo fa bene, è il suo modo di dimostrare di avere carattere, chiudendosi nella sua arroganza e che mi dicono non sia io, il solo a disprezzarlo, non odiato, perché per essere odiato devi avere almeno un po’di personalità per cui i tuoi errori possono essere frutto di ragionamento e non di odio comune verso chi dopo averti conosciuto offende la povera, cara “vecchia calzetta ” se paragonata a te. Una volta, adesso immagino di parlare amichevolmente, anzi fraternamente con te, hai detto in una delle tue deliranti interviste, più o meno, non ricordo le parole precise che a te piace essere insultato e contrastato perché ti rende più Forte e più incline alla lotta. Quindi, nutrendoti di insulti, oltraggi, ingiurie e minacce di essere preso a schiaffi per strada, chissà poi perché per strada, io se dovessi litigare con te lo farei davanti alla tua famiglia a cui tu magari racconti o ti racconti in maniera completamente diversa da quello che sei, dovresti essere diventato uno stinco d’uomo, più alto, massiccio, ( anche se al dire il vero a volte c’è d’avere più paura da ometti viscidi e sfuggenti), determinato che al solo incontrarti, anche Attila metterebbe le ali al suo cavallo, non per non schiacciarti il palmato piede ma per evitare più velocemente possibile uno scontro diretto, preso dal terrore più nero, come quello che riusciva ad esprimere il grande scrittore e poeta americano Edgard Allan Poe, di cui mi ricordo un divertente raccontino dove un gorilla aveva straziato la vittima ma non si riusciva a collegare il delitto con la bestia. Stavo parlando di Brini e sono andato fuori tema. Ma del resto che vogliamo dire di Brini, se vi viene voglia di votarlo prendete una roncola e tagliatevi una mano, poi fatevi aiutare da un amico e fatevi tagliare anche l’altra. Ma questo vale anche se si presenta come consigliere o portinaio. Corvatta, anche per oggi ti auguro buona giornata a rosicarti il fegato e a cercare di tenerti a galla nuotando tra il disprezzo di tanti, vicini e lontani. Ma avresti mai immaginato, tu che sei convinto che i tuoi dispettucci ti verranno perdonati prima qui e poi all’Inferno, di diventare sindaco, tu così buono e prodigo, di diventare l’oggetto di centinaia di invettive dai tuoi amministrati. Ma se questi cinque anni li usavi per una terapia psicoanalitica e una psichiatrica non facevi meglio. Pazzo! Sei stato un pazzo ad ascoltare quell’orribile sirena di Silenzi, con il corpo da pesce Scorfano fino alla cintola e poi nient’altro.
Inutile fare “dissertazioni politiche” in previsione di…
Sono tutti maghi della politica, tirano il sasso e ritirano il braccio, nn dobbiamo insegnare nulla a questi “attori”. Tanto poi a pagare siamo sempre noi !!!!
Pagano tutti. Prima o poi tutti pagano gli errori dovuti all’arroganza e alla stupidità cronica. Ogni azione ha le sue conseguenze, possono essere buone, possono essere cattive. Già il fallimento come politico è una punizione seppur insufficiente.