di Gabriele Censi
A San Ginesio c’è un vuoto enorme da colmare, simboleggiato oggi dalla chiesa Collegiata completamente spoglia delle sue opere d’arte. Il cantiere di messa in sicurezza del monumento nazionale è stato visitato dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Il Balcone dei Sibillini si è fatto cassa di risonanza per i territori dell’entroterra maceratese che chiedono attenzione costante alla politica a tutti i livelli per poter uscire dalla crisi post-sisma. Arrivato alle 15,30 circa, proveniente da Camerino e Pieve Torina (leggi l’articolo), Tajani ha incontrato i sindaci dell’unione montana, insieme con Errani e Curcio. Un giro per il borgo ammirando le bellezze colpite dal sisma con una tappa ad ammirare il panorama sui monti innevati. Una neve che ha creato tanti problemi ma che ora fa gioire l’assessore Luca Piergentili di Sarnano che incassa il pienone sulle piste (leggi l’articolo).
Poi il summit nella sede comunale dell’ex pretura: «Ho illustrato ai sindaci cosa può fare l’Europa – ha detto Tajani -. Darà finanziamenti consistenti per risanare le infrastrutture colpite. Al massimo due miliardi di fondi, ma non può risolvere tutti i problemi e sostituirsi agli altri enti nazionali che debbono assumersi le proprie responsabilità». Sulle responsabilità interviene il senatore Remigio Ceroni che ha accompagnato il collega di partito. Il coordinatore regionale di Forza Italia rilancia la zona franca e punta il dito sulla Regione: «C’è collaborazione tra le forze politiche in Europa e anche in Parlamento. Dobbiamo dare incentivi per riportare la vita economica sul territorio, se non nel cratere almeno in una zona più ristretta. Meraviglia che oggi c’è Errani e Curcio e non c’è Ceriscioli. Credo che la Regione Marche non sia stata all’altezza delle necessità che un terremoto di questa portata richiede».
«Con Tajani condividiamo – ha spiegato il Commissario Vasco Errani – la proposta fatta alla commissione di poter spendere i fondi strutturale nelle zone colpite al 100% senza il cofinanziamento nazionale e regionale. Ulteriori interventi sono stati concordati con la commissaria Cretu la scorsa settimana». «Abbiamo fatto capire quali sono le esigenze del territorio – ha detto il presidente dell’unione montana Monti Azzurri Giampiero Feliciotti –. Le priorità sono due: attivazione immediata della banda larga e delle infrastrutture viarie altrimenti è inutile ricostruire se non si può poi arrivare».
Il sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti confida di colmare il vuoto con il primo segno tangibile del polo scolastico a cui il commissario straordinario ha destinato 7,4 milioni di euro, uno degli investimenti più grandi per la ricostruzione relativa alle scuole. «L’iter sta andando avanti e il prossimo anno scolastico i nostri studenti potranno sedere sui banchi del nuovo edificio. Questa è una bella storia per San Ginesio. Da Tajani abbiamo avuto importanti suggerimenti per le opportunità europee che potranno essere meglio sfruttate attraverso consorzi di scopo tra i Comuni».
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Qui, dopo che Tajani ha parlato di finanziamenti europei per due miliardi “al massimo”, è Errani che accenna alla commissaria europea Cretu, a proposito di non meglio precisati “ulteriori interventi”, che si è portati a ritenere finanziariamente marginali rispetto ai due miliardi al massimo, ulteriori interventi che sarebbero stati concordati “la scorsa settimana”, cioè dopo che la stessa commissaria Cretu, sabato 11 febbraio, era stata a Norcia a ribadire l’allettante soluzione che la Commissione Ue propone da mesi (http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/11/30/terremoto-bruxelles-tutta-ricostruzione-con-fondi-ue_c9dd1434-a50a-4439-922e-004b820ea34d.html).
Strano ma chissà, forse il cratere maceratese, come cantava Giuni Russo a proposito del voler andare ad Alghero con uno straniero, “non lo deve sapere”.