L’arco dell’ex fiera non è solo un simbolo, è nato come contenitore, poteva essere destinato alla Sovrintenza come ricovero per le opere d’arte. L’ingegnere Giorgio Medori, da sempre strenue difensore dell’arco in cemento e tra i più attivi nella campagna per il mantenimento della struttura della scuola Nervi realizzata da Oddone Belluzzi dell’Università di Bologna propone ora un’ipotesi di destinazione degli spazi sotto l’arco. “Si è deciso di eliminare il volume sotto gli archi preferendo l’ipotesi urbanisticamente forte del varco sul lungomare esistente. Questa progettazione potrebbe anche avere fortuna a patto che l’area sia destinata semplicemente a parco cittadino che in parte già esiste lateralmente. In questa ipotesi la superficie coperta con gli archi potrebbe diventare un’agorà per manifestazioni polivalenti occasionali all’aperto. A mio modesto parere il volume potrebbe essere riutilizzato come spazio polivalente per qualsiasi manifestazione pubblica: sala conferenze, sala mostre, auditorium con una struttura in acciaio inox completamente vetrata per conservare la trasparenza con il parco limitrofo ed il lungomare”.
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E’ una splendida idea
Sagre, feste e concerti estivi. Le altre pallosità si possono fare dappertutto. Al chiuso già ci stava.
Grazie a Giorgio per aver aperto un dibattito sul futuro dell’area EX FIERA. Finalmente si è riuscito a riqualificare una area che si stava degradando, il solo abbatterla e metterla in sicurezza con un minimo di arredamento già potrebbe essere utilizzato come area pubblica al servizio della città. Il futuro di questa area è definito in argini e regole ben scritte negli strumenti urbanistici di questa città. Qui non si può costruire nulla, l’area è stata vincolata per verde attrezzato per edificazioni avvenute negli anni precedenti. Quindi verde è e verde deve restare. Ci si può prevedere un grande parco attrezzato, una arena di un migliaia di posti per manifestazioni all’aperto, tipo Danza Teatro, concerti musicali , ma senza aggiungere un ettogrammo di cemento.
Si dovrebbe ridisegnare i due giardini lato delle palazzine, e i giardini posti alla fine della Piazza XX Settembre, in modo da creare un cammino che parte da Palazzo Sforza ed arrivi al mare. Servirebbe un paesaggista che ridisegni i giardini con alberi grandi e piccoli che diano l’idea appunto di un collegamento al mare. Si potrebbe far terminare questo ideale tunnel
Con un altro Arco, che può essere di varie tipologie costruttive, o con un serie di piccoli archi per il passeggio di pedoni e disegnando sui muri di questi archi una sorte di Trompe-l’œil che raffiguri il mare e la spiaggia, correggendo in questo il dislivello tra il livello del parco e la spiaggia. Ho visto un gigantesco Trompe-l’œil a Marseille alla fine della La Canebièr a Marsiglia, posto sul palazzo della Borsa di Marsiglia è la principale strada che attraversa il centro storico di Marsiglia per circa un chilometro, dal Porto vecchio al quartiere Réformés. Di recente sono stato a Marsiglia e ho percorso tutta la Canebièr partendo dal centro storico di e arrivato alla fine mi sono trovato di fronte il palazzo della Borsa ho assistito ad un grande spettacolo piacevole e una forte emozione nel vedere questa scena .
Vorrei dire una ultima cosa Questa amministrazione è riuscita a recuperare, dopo esperienze non riuscite di locali al lido Cluana, le due Palazzine liberty secondo sarebbe cosa giusta e migliore per la città dedicare queste due palazzine a funzioni ” nobili” destinandole a sede della mostra fotografica, e altre attività culturali , come mostre di pittura e altre forme di espressione partitistica, e finalmente dare alla città il museo del Mare.
Su queste cose l’associazione IL TRABACCOLO si batterà, sarà per i prossimi anni il nostro cavallo di battaglia.