Arco dell’ex fiera, Medori:
“una struttura in acciaio e vetro”

CIVITANOVA - Il presidente dell'ordine degli ingegneri lancia l'ipotesi di riqualificazione per l'area: "L'arco sia un contenitore e non un simbolo. Può essere riutilizzato come spazio polivalente per mostre, conferenze e convegni"

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L’arco dell’ex fiera non è solo un simbolo, è nato come contenitore, poteva essere destinato alla Sovrintenza come ricovero per le opere d’arte. L’ingegnere Giorgio Medori, da sempre strenue difensore dell’arco in cemento e tra i più attivi nella campagna per il mantenimento della struttura della scuola Nervi realizzata da Oddone Belluzzi dell’Università di Bologna propone ora un’ipotesi di destinazione degli spazi sotto l’arco. “Si è deciso di eliminare il volume sotto gli archi preferendo l’ipotesi urbanisticamente forte del varco sul lungomare esistente. Questa progettazione potrebbe anche avere fortuna a patto che l’area sia destinata semplicemente a parco cittadino che in parte già esiste lateralmente. In questa ipotesi la superficie coperta con gli archi potrebbe diventare un’agorà  per manifestazioni polivalenti occasionali all’aperto. A mio modesto parere il volume potrebbe essere riutilizzato come spazio polivalente per qualsiasi manifestazione pubblica: sala conferenze, sala mostre, auditorium con una struttura in acciaio inox completamente vetrata per conservare la trasparenza con il parco limitrofo ed il lungomare”.



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