Animali al freddo, sotto la tormenta, tra la neve a Vallestretta di Ussita. Il grido d’allarme lanciato a settembre da Giovanni Paris (leggi articolo), allevatore di 28 anni che è rimasto da solo a badare ad oltre cento bovini, finora è caduto nel vuoto. “La mia stalla è totalmente inagibile e non sono ancora riuscito ad avere quella nuova modulare, gli animali sono fuori al freddo, sotto la neve, ho paura che moriranno. Sono rimasto qui per badare a loro, ma ancora non ho avuto la stalla, mi sento abbandonato”, racconta il giovane. Le mucche sono esposte con i loro vitellini al freddo glaciale di novecento metri di altezza, con oltre un metro di neve intorno, stanno rischiando la sopravvivenza. “Lancio un appello a chiunque possa aiutarmi e a fare presto”, dice il giovane allevatore. Sabato scorso erano pronte ad arrivare le betoniere per fare la gettata di cemento per la nuova stalla modulare, ma la strada in condizioni critiche per la neve, non ha permesso di arrivare a destinazione. Gli animali, in mancanza di un riparo, a mille metri di altezza si mettono in gruppo, scavando un canalone tra la neve fresca. Il timore è che se continuerà a nevicare potrebbero non farcela o ammalarsi seriamente nella migliore delle ipotesi, mandando all’aria decenni di lavoro della famiglia Paris. Nonostante i danni del terremoto, il giovane ha scelto di andare avanti e di continuare a fare il lavoro che ha sempre fatto. In queste ore la situazione è sempre più difficile e minaccia di diventare impossibile se le precipitazioni nevose continueranno. Servirebbe un’azione massiccia e di emergenza per salvare la vita agli animali e quel patrimonio zootecnico che spesso costituisce l’unica fonte di reddito e la ragione primaria per restare nelle zone montane, in cui vivere ai tempi del terremoto è sempre più difficile.
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Al calduccio nelle loro case pagate da noi povere teste di minchia….quando ci riusciremo a riprendere ciò che é nostro..?!?!?!
noi italiani siamo boni solo a parlare fatti zero
Quando i nostri politici vengono a farci visita….accogliamoli come meritano anziché applaudirli e omaggiarli. ….
Tutti a lamentarsi perché ci hanno lasciati soli e in mezzo a un mare d8 “merda”……ma tutti a “chinarsi” e ad omaggiare i signori politici, quando vengono a prometterci mari e monti…
Dobbiamo vergognarci e riflettere su quello che siamo. ….un paese di anime tristi ….
chi ha un capannone in disuso lo presti per questi mesi freddi un po’ di solidarieta’
L’unica soluzione per salvare quelle vacche è una Transumanza d’Emergenza: il problema è come farla adesso cioè come far spostare il bestiame verso le zone marittime
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=252227278524415&id=100012114337943
figli di un dio minore…non ci sono ne i politici all’altezza ne persone che amplifichino a dovere quello che sta succedendo…se non ci fossero i veri resistenti che continuano a vivere li, a produrre, che restano sul pezzo, a denunciare che queste popolazioni esistono, avrebbero già archiviato tutto. Sono loro che sottolineano l’inadeguatezza e la lentezza di tutto il meccanismo…e danno pure fastidio perche sembra che non capiscano che ci sono dei tempi da aspettare…!!!! È incredibile…