Piazza del Popolo nella foto di Claudio Scarponi
AGGIORNAMENTO DELLE 17,30 – Il sindaco Rosa Piermattei ha deciso di riattivare uno dei centri di accoglienza per la popolazione dopo il susseguirsi di nuove scosse di terremoto. La struttura, dotata di brandine e di personale che presterà assistenza a chi ne avrà bisogno, si trova nella vecchia palestra dell’istituto “Tacchi Venturi”. Chi lo vorrà potrà trascorrervi la notte. Convocata d’urgenza anche una riunione del Centro operativo comunale (Coc). Sempre a San Severino un treno diretto a Macerata alle 11,35 è rimasto bloccato in seguito ad accertamenti sulla tratta dopo le scosse di terremoto. A soccorrere i 12 passeggeri un bus sostitutivo che è riuscito a raggiungerli.
AGGIORNAMENTO DELLE 17 – «Al momento possiamo scongiurare il rischio che la popolazione rimanga a secco d’acqua a causa del blackout elettrico. La situazione resta d’emergenza ma solo per l’approvvigionamento dell’elettricità a causa di diversi guasti sulle dorsali. Si è verificato un doppio cedimento sulla rete, non possiamo dire quando Enel risolverà». Così la società municipalizzata Assem, in una nota. «Siamo riusciti a dare corrente ai sollevamenti per cui il rischio che i serbatoi comunali si svuotino interessa il 5% della popolazione e soprattutto poche aree periferiche». Per quanto riguarda l’elettricità, l’Enel ancora non ha individuato il guasto quindi non riesce al momento a garantire ad Assem l’energia necessaria. Intanto dalla scorsa notte alcune zone della città sono tornate ad essere servite perché funziona la linea che arriva da Valle dei Grilli. Grazie a questa linea vengono alimentate sia parte del centro storico che l’ospedale, la casa di riposo “Lazzarelli” e le aree camper allestite dal Comune per ospitare famiglie terremotate. In mattinata un intervento dei tecnici Assem ha permesso di alimentare parte del rione San Michele, del quartiere Uvaiolo e della frazione di Cesolo tramite l’energia prodotta dalla centrale idroelettrica del Cannucciaro.
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Neve, blackout, terremoto, ritardi: «Così è una vita alla sopravvivenza» dice il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei. La città è ricoperta dalla neve ed è al freddo perché manca l’energia elettrica da questa notte. «Eravamo già messi malissimo con l’elettricità che se né andata stanotte, non a causa del Comune, stiamo facendo l’impossibile. Il problema è un traliccio nella Valnerina, in provincia di Rieti. Era freddo nelle case stamattina, potete immaginare nelle roulotte e nei camper (dove vivono 200-250 persone, ndr) – spiega il sindaco Piermattei –. La nostra preoccupazione è stata alimentare l’ospedale e la zona dei camper con la poca energia elettrica rimasta. Poi ci sono le scosse. Ho avuto richieste di aprire di nuovo i centri di accoglienza. Stiamo valutando, stiamo vedendo lo stato d’animo delle persone. In questo momento siamo un po’ bistrattati dalla natura: terremoto, neve, niente luce. Poi ci sono i ritardi per le schede Fast e Aedes. Non ci sono stati crolli per il terremoto, ma bisogna considerare che avevamo demolito 15 case a rischio». Dovesse rendersi necessario riaprire i centri di accoglienza il comune è pronto a ripristinare tutto «in due ore. La guardia non l’abbiamo mai abbassata – dice il sindaco Piermattei – Sembra di essere ritornati indietro negli anni, ma di anni e anni, in cui non si riesce ad essere efficienti nemmeno sulle cose essenziali della persona. Concordo con le critiche che ci sono state, anche se non ci fosse stato il terremoto in questo momento con la neve e la pioggia rimanere una notte intera senza alimentazione per il riscaldamento diventa molto difficile la situazione».
(Gian. Gin.)
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