Luca Marconi e Antonio Pettinari oggi pomeriggio all’inaugurazione della scuola a Colbuccaro di Corridonia (Foto Benfatto)
“La Regione deve congelare il piano scolastico in tutti i territori altrimenti è una giungla. Si sta facendo concorrenza scorretta nei nostri confronti”. Ecco la richiesta del presidente della Provincia Antonio Pettinari, a margine dell’inaugurazione della scuola provvisoria di Colbuccaro di Corridonia (leggi l’articolo). Un appello condiviso, dice Pettinari, “da tutti i sindacati, da tutti i presidi e dal consiglio provinciale all’unanimità. Questo è l’unico modo per evitare la concorrenza non corretta che stanno facendo i territori intorno alla nostra provincia. Rilanciano con offerte formative nuove quando noi siamo alle prese con la riapertura delle scuole dopo il sisma e non abbiamo avuto tempo di pensare ad altro. Così facendo attirano studenti fuori dal territorio. Per questo la Regione deve porsi come garante e metterci tutti sullo stesso piano”. Pettinari chiede anche che “ci sia una proroga di 30 giorni per la scadenza delle iscrizioni. I genitori hanno bisogno di tempo in più” e che “i ragazzi e le ragazze che si iscriveranno fuori provincia o fuori dai loro Comuni a causa del terremoto vengano comunque contati nei Comuni di provenienza. Altrimenti finisce che non ci saranno nemmeno più le scuole”.
(Fe. Nar.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ma Pettinari ha rilasciato questa intervista mentre aspettava il suo turno per visitarsi dallo psichiatra?
Il presidente si dia da fare di più per contenere questa ‘diaspora’, che scaturisce non dai capricci delle famiglie ma dalla necessità che queste hanno di assicurare una formazione regolare ai loro ragazzi.
Quando si erge sembra sempre più grande rispetto al suo giganteggiare precedente.
Grazie Presidente Pettinari per la difesa delle realtà scolastiche del nostro territorio!!! Sarebbe veramente grave e scorretto permettere ad una provincia limitrofa di aprire un nuovo indirizzo, anche molto costoso, sia per l’attivazione che per il mantenimento,in un paesino montano, privo di studenti del luogo. Il piccolo paese, già con vari problemi, dovrebbe trovarli e toglierli a due province confinanti in cui l’indirizzo stesso esiste e funziona nel migliore dei modi!!! Sarebbe veramente una concorrenza sleale!!!