Ci vorranno diversi mesi, si stima almeno sei, per far ripartire la cartiera di Pioraco, gravemente danneggiata dalla scossa delle 21,18 del 26 ottobre scorso. Nei giorni scorsi si è svolta una riunione operativa tra personale dello stabilimento, amministrazione comunale e Protezione civile, per mettere a punto le azioni da fare prima di procedere alla sistemazione dei danni. Cesare Spuri, direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione ha emanato tutte le disposizioni per poter procedere alla rimozione delle macerie ed agli interventi necessari, secondo quanto stabilito ad inizio novembre dal commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, giunto nel paese della carta per un sopralluogo. Al momento si attende la stipula dei contratti per lo smaltimento delle macerie. Solo una volta tolti i resti della copertura danneggiata, i vertici del gruppo Fedrigoni potranno vedere i danni riportati dalla linea produttiva ed avere indicazioni certe su tempi e modi di recupero. Di cartiera e ricostruzione post-terremoto si parlerà oggi pomeriggio nel corso dell’incontro che si terrà alle 16 nel capannone della zona industriale di Pioraco, a Piani di Lanciano, dove sono ospitati gli sfollati, convocato dall’amministrazione comunale, sollecitato tra gli altri, anche dall’ex sindaco Giovanni Torresi.
(M. Or.)
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Che tristezza .