di Mario Monachesi
Il 30 novembre 1957 muore a Roma il recanatese Beniamino Gigli, tenore di fama mondiale. Nella sua brillante carriera tocca più volte Macerata ed eccone, nei dettagli, i numerosi appuntamenti. Nel 1907 debutta al Lauro Rossi nell’opera goliardica “La fuga di Angelica”, ha solo 15 anni e si presenta al pubblico in abiti femminili. Nel 1904 esegue al Piccinini (poi cinema Cairoli) un concerto organizzato dalla Presidenza del Corpo Filodrammatico cittadino. Il 31 agosto 1927, in collaborazione con il maestro Zanella, dà un concerto in un’Arena Sferisterio affollata da oltre 10 mila persone. Nel giugno del 1928 la Società Civile dello Sferisterio affigge nell’atrio dell’Arena una targa di marmo in suo onore. Il 31 agosto del 1929 la stessa società, per la ricorrenza del 1° centenario dell’Arena, organizza un grande concerto di beneficenza con il tenore: presenti ancora più di 10 mila persone. Il ricavato viene consegnato al prefetto Italo Foschi il quale, però, ne devolve buona parte alle associazioni sportive in crisi finanziaria. Gigli, venutone a conoscenza, fa sapere che non darà più concerti di beneficenza a Macerata, ma già un anno dopo, nell’agosto del 1930, ne dà uno nuovo nel salone della Prefettura. A fine concerto il prefetto Foschi consegna al tenore le insegne dei santi Maurizio e Lazzaro e, mentre il prefetto stesso ne esalta la generosità, Gigli si affaccia dal terrazzo della Loggia dei Mercanti e regala al popolo che acclamante gremiva la piazza, alcune romanze dell’Andrea Chenier.
Nel novembre del 1943 il Comando di occupazione tedesca di Macerata invita Gigli a tenere al Lauro Rossi un concerto vocale per le proprie truppe. Nell’agosto del 1946 esegue un concerto vocale e strumentale allo Sferisterio organizzato dall’Enal maceratese. Oltre la popolazione gremivano l’Arena anche le truppe polacche e, a metà concerto, il tenore da ordine di aprire l’ingresso a tutti. Nel settembre del 1952 è di nuovo presente allo Sferisterio per un concerto a beneficio dei Donatori di Sangue e degli asili infantili; alla manifestazione partecipa il soprano Anita Cerquetti. Nell’agosto del 1954 si esibisce alla Bocciofila Maceratese e ne viene nominato presidente onorario. Il 28 ottobre 1957, sotto l’egida del Comune, è inaugurata la Sala Verde del teatro dedicata, appunto, al grande tenore e oggi colpita dal terremoto (leggi). Nel dicembre dello stesso anno (Gigli si era già spento a Roma), il Consiglio Comunale apre la seduta con una sua commemorazione. Nel 1958 la salma che da Roma è trasferita a Recanati, passando a Macerata, trova una città tappezzata di manifesti in suo ricordo.
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