di Claudio Ricci
“Grazie a Dio questo terremoto non ha fatto morti. Ma questo ha distratto l’attenzione pubblica e la classe dirigente dal territorio maceratese che di fatto è il più danneggiato dal sisma”. L’analisi è quella di Adolfo Guzzini presidente della Iguzzini di Recanati, azienda leader dell’illuminotecnica a livello mondiale. Subito dopo il sisma ha offerto a Visso, paese a cui la famiglia Guzzini è legata da generazioni, un contributo di 100mila euro (leggi l’articolo). Un primo forte segnale di attenzione che il patron dell’azienda recanatese vorrebbe condiviso da altri imprenditori. “Abbiamo ritenuto opportuno come azienda e come famiglia di puntare un fuoco su quei territori – dice Guzzini – per ricordare a tutti gli imprenditori di intervenire immediatamente attraverso le diverse vie. Abbiamo dato a Visso un con tributo in denaro di 100mila euro. Abbiamo acquistato 40 mila euro in prodotti tipici da regalare nel periodo natalizio.Un invito che abbiamo fatto a tutti”.
Per Guzzini gli interventi passano anche dalla rete di contatti delle imprese, struttura fondamentale per la promozione sociale e culturale dei territori colpiti. “Ci siamo recati presso le cooperative, Coop e Esselunga, per far sì che ci sia uno spazio per i prodotti maceratesi in vendita. Si può inoltre mettere a disposizione la propria piattaforma industriale di contatti e stakeholders (per quello che ci riguarda sono 55mila contatti che promuoviamo quotidianamente) per mettere in rete il territorio di riferimento. Un’azione, che se venisse fatta da tutti rappresenterebbe un grosso contributo alla rinascita”.
Doveroso il commento sulla grande opportunità mancata dei fondi Iti per Macerata. 6 milioni di euro che nel piano ‘Macerata che sarà’, costruito dall’amministrazione con un vasto coinvolgimento della cittadinanza, avrebbero finanziato la riqualificazione dell’illuminazione pubblica con un progetto firmato da Dante Ferretti e ovviamente curato dalla IGuzzini. “E’ stata un’iniziativa in ogni caso positiva – rileva Guzzini – perché ha stimolato i capoluoghi di provincia a guardare avanti. Quando Carancini mi ha chiamato tra i tanti imput ho subito suggerito Dante Ferretti perché è la persona che poteva dare con la sua presenza un segno forte alla candidatura. Purtroppo la partita è chiusa e dobbiamo guardare avanti senza farci distrarre dagli obiettivi futuri”.
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Ha perfettamente ragione… ad Amatrice e Arquata ci sono stati tanti morti è vero ma 20mila sfollati tra Tolentino e San Severino e dintorni non sono pochi ma non fanno notizia
con tributo? imput?
I danni sono enormi….i voti pochi!
Analisi davvero illuminante, la prossima volta converrà buttarsi sotto le macerie.