Botte alla Ternana,
in quattro patteggiano

CIVITANOVA - L'episodio era avvenuto nel giugno del 2014 quando due gruppi si erano affrontati all'interno del locale. L'ex titolare, Mauro Raschia, era rimasto ferito con una bottigliata. Oggi le prime sentenze al tribunale di Macerata. L'uomo accusato di averlo colpito è stato invece rinviato a giudizio e un sesto imputato farà il processo con rito abbreviato

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Mauro Raschia

Mauro Raschia

 

Rissa al bar Ternana di Civitanova, quattro imputati patteggiano, per altri due il processo continua: uno di loro farà l’abbreviato, l’altro è stato rinviato a giudizio. I fatti risalgono al 25 giugno del 2014 quando in seguito ad una rissa era rimasto ferito in modo grave, colpito da una bottigliata alla testa, l’allora gestore del locale, Mauro Raschia. All’interno del bar Ternana di Civitanova, dice l’accusa, si erano fronteggiati due gruppi. E il proprietario era rimasto ferito dopo che il 27enne Daniele Saccia, di Giulianova, lo aveva colpito con una bottigliata. Questa mattina, davanti al giudice Chiara Minerva del tribunale di Macerata, hanno patteggiato 1 anno e 6 mesi, pena sospesa, Guerino Di Giorgio, 24 anni, di San Benedetto, l’albanese Viron Gjini, 32, il moldavo Verzhyniu Sturza, 24, il marocchino Mounir El Haiti, 21. Saccia invece è stato rinviato a giudizio mentre l’ultimo imputato, Giorgio Gualà, 32 anni, di Teramo, farà il processo con rito abbreviato.

L'avvocato Maurizio Vallasciani

L’avvocato Maurizio Vallasciani

A tutti gli imputati viene contestata la rissa e i danneggiamenti al locale di via Duca degli Abruzzi: si sarebbero tirati sedie, bottiglie, bicchieri, gli uni addosso agli altri. Il motivo sarebbe stato uno sguardo di troppo tra i due gruppi. A Saccia viene contestato inoltre di aver colpito Raschia con una bottigliata. Gli imputati sono difesi tra gli altri dagli avvocati Andrea Tuzi, Marco Fabiani e Ilenia Catalini, Michela Forti, Laura Illuminati, Vanni Vecchioli e Luca Sartini. Raschia si è costituito parte civile, assisto dall’avvocato Maurizio Vallasciani, chiede un risarcimento di oltre160mila euro. La parte civile ha espresso apprezzamento sia per la quantificazione della pena per gli imputati, sia per la rapidità del giudizio.



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