Il sindaco di San Severino Rosa Piermattei con il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo
«Vogliono vedere la città rasa al suolo prima di mandare qualcuno ad aiutarci? Dove sono tutti?». E’ il nuovo sfogo del sindaco di San Severino, Rosa Piermattei che già qualche ora fa era intervenuta su Cronache Maceratesi (leggi l’articolo) ed ora rilancia l’appello. Il suo è uno dei centri più colpiti dal sisma di domenica. Il primo cittadino chiede aiuto perché «La città sta cadendo e nessuno interviene, le istituzioni ci chiamano in continuazione per sapere qual è la situazione. Continuiamo a fornire numeri su numeri, schede su schede. Ma che se ne fanno di tutta questa carta? Ma che stanno aspettando? E, soprattutto, quanto ancora dobbiamo aspettare? Vogliono vedere la nostra città rasa al suolo e con le macerie ovunque?». Questa mattina a San Severino c’è stata un’altra scossa, di magnitudo 4.8 ed epicentro tra Acquacanina e Fiastra «che ha peggiorato tutto il quadro. Ogni ora contiamo e ricontiamo i danni. E a ogni verifica aumenta il numero delle case che siamo costretti a dichiarare inagibili. Ci sono cinque zone rosse in città, sono centinaia gli immobili distrutti dalle scosse. Abbiamo bisogno di tutto. Servono uomini della Protezione civile, dei vigili del fuoco e, soprattutto, serve un coordinatore che abbia l’esperienza per affrontare l’emergenza e, successivamente, la ricostruzione. Questo è un lavoro che non può fare un sindaco anche se, da primo cittadino, sono il responsabile della Protezione civile. Solo questa mattina, in un paio d’ore, ho firmato più di cento ordinanze di sgombero. Alcune le ho scritte anche a mano, direttamente in strada. Stiamo facendo tutto da soli, prendendo decisioni in autonomia. E’ come vivere isolati da tutto e da tutti. Nel bilancio del Comune sono disponibili solo i soldi del mio stipendio, a cui ho rinunciato praticamente all’indomani della mia elezione. I Comuni, come il nostro, hanno bisogno di fondi per questa emergenza ma di fondi subito perché non possono permettersi di anticipare nulla. Abbiamo cinquantaquattro fra frazioni e locali, un territorio di oltre 195 chilometri quadrati e anche quando non siamo in emergenza facciamo fatica ad arrivare ovunque».
Il sindaco di San Severino Rosa Piermattei
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Prima però era tutto sicuro
capisco lo stress ma che vuole che si faccia che comincino a ricostruire nel bel mezzo di una serie di terremoti di cui non si ha idea della fine ? che si mettano a puntellare pareti pericolanti rischiando la vità ? nò cara sindaco quando la terra si ferma si potrà cominciare non prima nessun pompiere deve rischiare la vita non serve a niente
Ricostruire non è possibile x ora questo si sa ma penso qualcosa x aiutare sta povera gente si può fare .capisco che i disastri ne sono tanti .ma penso che anche la disperazione ne sia tanta .e il freddo e’ arrivato !
Vogliamo più controlli durante la notte X tutte le nostre abitazioni lasciate
Iniziano a girare persone nn tanto per la quale
al responsabile di questo casino: mi dica cosa fanno i militari a Cingoli (senza un danno) e dove ce n’è bisogno non si vedono.
Coraggio ragazzi.un abbraccio infinito
caro sindaco mi vien voglia di dire “ridateci Bertolaso e Berlusconi” che nel sisma ’97 in pochi giorni ci dotarono di tutto, organizzazione compresa. La sua stessa situazione ce l’ha il sindaco di Camerino che si vede spostare l’università, il sindaco di Pievetorina che non sa più a chi chiedere aiuto, il sindaco di Montecavallo che stamane a TG COM ha accusato apertamente le istituzioni dichiarando che sia Errani che Spuri non rispondono alle sue continue telefonate, il sindaco di Muccia che non parla forse perché non sa parlare, il sindaco di Pievebovigliana, di Visso, di Ussita, di Castelsantangelo, di Fiastra, di Acquacanina, di Bolognola ecc. Allora mi chiedo perché non fate fronte comune tra sindaci per avere chiarezza, non solo a parole, dal potere centrale? Il tutto anche per gratificare l’opera di quei pochi vigili del fuoco, carabinieri, forestale che si spezzano in quattro per dare aiuto ad una popolazione stremata dalla paura e dalle difficoltà. Vedo tutti i comuni gestire da soli l’emergenza con le poche risorse e strutture di cui dispongono, vedo solo gente che soffre senza nessuna certezza e sicurezza del domani e interi territori devastati senza una messa in sicurezza per salvare il salvabile. Sembra che ci sia solo la volontà di far venire giù tutto per cancellarci. L’unica soluzione è quella di mandarci al mare d’inverno. I pochi vigili presenti sul territorio fanno solo da accompagnatori nelle abitazioni inagibili a chi è scappato senza prendere nulla, neanche le mutande di ricambio. Tutto devastato e chiuso: farmacie, bar, poste, ristoranti. Il tutto rende più spettrale e deprimente ogni paese. Che Italia, o meglio che governanti di…….Mi fermo qui perché non sono solita usare parolacce, voglio ancora credere nel buon senso di chi ci governa.
ma nel ’97 non c’era Prodi ?? Total confusion o human error ??
Cara signora forse lei non si rende ancora conto dell’entità e della vastità di questo terremoto.Che i politici in generale possano essere degli incapaci è alla luce del sole,ma addossargli sempre la colpa anche in situazioni come queste è solo populismo becero.