di Leonardo Giorgi
«Non c’è movimento da parte del Comune. La Protezione civile non ci aiuta e stasera intanto saremo costretti a dormire in auto». Sono le parole di Plinio Gagliardi, ex consigliere comunale e dipendente della cartiera “Milani di Fabriano”, a Pioraco, dove ieri sera è crollato il tetto dello stabilimento. «Si sta procedendo a verificare le prime case lesionate – spiega Gagliardi -, ma c’è tanta gente che non sa dove andare. La casa di riposo è stata sgomberata e circa 30 ospiti sono stati spostati nella palestra comunale, ma mancano cucine da campo e bagni chimici. La cartiera è per metà inagibile e tanti sono al momento senza lavoro. Qui ci sono intere famiglie che vanno avanti grazie alla cartiera». Gagliardi lamenta l’assenza della Protezione civile e il fatto che i media, in qualche modo, «sembrano aver ignorato completamente la condizione di Pioraco – afferma l’ex consigliere -. Capisco che ci sono comuni più colpiti, ma anche noi abbiamo bisogno d’aiuto. Devo farmi voce di questo problema, nessuno del Comune si è fatto vedere per organizzare insieme come agire. Non abbiamo tende e un sacco di famiglie non possono tornare a casa perché il centro storico è transennato. La paura è tanta e io, personalmente, dormirò in camper stanotte».
Il sindaco di Pioraco, Luisella Tamagnini, replica alle dichiarazioni di Gagliardi: «Non siamo rimasti con le mani in mano. La cartiera è inagibile a causa del tetto che è crollato. Siamo stati a fare un sopralluogo con il presidente dell’Area Vasta Antonio Pettinari, Francesco Comi, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti – spiega il sindaco –. Nessuno ha tralasciato nulla. Ho parlato con la direzione, con gli operai, con la parte politica. Non sta a me trovare una soluzione ma al proprietario però di certo non ce ne disinteressiamo. Nel nostro comune abbiamo avuto diversi problemi e abbiamo provveduto a risolvere la maggior parte dei problemi». Poi aggiunge: «quelle dell’ex consigliere sono affermazioni gratuite».
«La chiusura della cartiera costituisce un ulteriore gravissimo danno per la comunità – ha detto Pettinari – lo stabilimento dà lavoro a 160 persone e crea indotto. Quell’azienda è importantissima. La prima cosa da fare è il sopralluogo da parte della protezione civile. Un atto che già da domani sarà segnalato al capo della protezione civile Fabrizio Curcio e al commissario Vasco Errani».
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Il sindaco di Pioraco, Luisella Tamagnini, replica alle dichiarazioni di Gagliardi: «Non siamo rimasti con le mani in mano. La cartiera è inagibile a causa del tetto che è crollato. Siamo stati a fare un sopralluogo con il presidente dell’Area Vasta Antonio Pettinari, Francesco Comi, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti – spiega il sindaco –. Nessuno ha tralasciato nulla. Ho parlato con la direzione, con gli operai, con la parte politica. Non sta a me trovare una soluzione ma al proprietario però di certo non ce ne disinteressiamo. Nel nostro comune abbiamo avuto diversi problemi e abbiamo provveduto a risolvere la maggior parte dei problemi». Poi aggiunge: «quelle dell’ex consigliere sono affermazioni gratuite».
Non è tempo di polemiche ! Adesso servono soluzioni e rassicurazioni . Non metto in dubbio che l’amministrazione comunale non si sia preoccupata . Ma il ricordo va al terremoto del 97 , dopo poche ore venne allestita una tendopoli , la palestra venne riempita di lettini per gli sfollati , i vigili del fuoco transennarono e puntellarono gli edifici lesionati , l’esercito insieme ai carabinieri garantirono la viabilità , gli scout allestirono una cucina da campo . I cittadini non si sentirono soli anzi si sentirono in qualche modo protetti nonostante la tragedia . I tempi sono cambiati , d’allora le risorse sono finite e i problemi si sono moltiplicati. Tutti ne siamo consapevoli cara Luisella ma non puoi ad ogni monito buttarla in polemica. Polemizzare con Plinio che conosci meglio di me con il suo carattere energico e impetuoso ma sempre leale e mai provocatorio o disfattista . L’articolo non mi sembra che si intrattenga molto sulla cartiera , ma bensì sul vuoto lasciato dall’amministrazione per la questione che dicevo prima ricordando il terremoto del 97 . E questo vuoto cara Luisella non è polemica ne affermazioni gratuite ma una piccola verità.