Lavoratori Teuco invadono la Regina
contro i 108 licenziamenti,
spiragli dalla proprietà

MONTELUPONE - (VIDEO) - Alta adesione allo sciopero di due ore in vista dell'incontro di domani con la direzione aziendale. Sempre domani la delegazione dei lavoratori incontrerà il prefetto. I sindacati: "E' un caso emblematico che afferma il devastante concetto che licenziare conviene". Il presidente Giovanni Santamaria: "Cerchiamo una soluzione condivisa anche se, ad oggi, non è possibile escludere l’utilizzo di strumenti espulsivi"

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Le testimonianze alla manifestazione di questa mattina a Montelupone

 

 

Il corteo ha invaso la strada Regina ostacolando il traffico automobilistico

Il corteo ha invaso la strada Regina ostacolando il traffico automobilistico

 

di Gabriele Censi

(Foto di Lucrezia Benfatto)

Una fitta nebbia avvolgeva questa mattina lo stabilimento Teuco di Montelupone presidiato dai lavoratori in sciopero, dalle 8 alle 10, contro la prospettiva di oltre 100 licenziamenti (leggi). Una rappresentazione anche fisica dell’opacità della situazione di un’azienda dal passato glorioso costruito nel nome dei Guzzini. Ma la Fimac della famiglia recanatese ha ceduto la maggioranza lo scorso anno alla Certina Holding. La crisi dal 2008 ha ridotto fatturato e dipendenti, “fino all’osso” dicono i manifestanti che hanno accettato sacrifici per continuare a sperare di varcare quei cancelli che dal 2017 stando ai provvedimenti annunciati dalla proprietà resteranno chiusi per molti di loro. Come lo scorso febbraio (leggi) tute blu e impiegati, con le bandiere delle sigle sindacali, si sono ritrovati davanti all’ingresso ma stavolta hanno invaso anche la strada Regina creando disagi al traffico. La situazione è stata gestita senza incidenti dai carabinieri. “Istituzioni al  fianco dei lavoratori”  ha voluto sottolineare Marco Ferracuti della Cisl – Ringraziamo per l’interessamento carabinieri e questura, domani dopo aver visto la direzione aziendale andremo in prefettura per rappresentare la situazione”. Lo scorso febbraio c’erano anche i sindaci di Montelupone e Recanati (Rolando Pecora e Francesco Fiordomo) in strada, stavolta solo il vice sindaco di Montelupone Alberto Muccichini, ha affiancato i lavoratori che hanno aderito allo sciopero con una partecipazione altissima.

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“Una cartolina per Santamaria” (Giovanni, presidente Teuco spa, ndr) gridano lavoratori e sindacalisti in posa davanti ai fotografi

 

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Manuel Broglia, Daniele Principi e Marco Ferracuti

“Una cartolina per Santamaria” (Giovanni, presidente Teuco spa ndr) gridano lavoratori e sindacalisti in posa davanti ai fotografi. Una vertenza che ha un valore simbolico e va portata all’attenzione nazionale per Daniele Principi della Cgil: “I lavoratori hanno lanciato un segnale importante, il rischio che in questo territorio, ancora dentro la crisi, si affermi il concetto che licenziare è conveniente può portare altri imprenditori ad emulare la Certina, un principio che sarebbe devastante”.  In attesa dell’incontro di domani si prepara dunque una escalation di iniziative. “Domattina a quel tavolo – dice Manuel Broglia della Uil – capiremo se questa azienda vuole dare risposta alle richieste chiare e trasparenti che abbiamo fatto, vedremo se  vuole abbandonare questo comportamento unilaterale aprendo un confronto”. Convitato di pietra il gruppo Guzzini, socio ora minorario a cui Marco Ferracuti si rivolge direttamente: “Quando hanno venduto ci hanno rassicurato sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali. O ci hanno preso in giro o sono stati presi in giro dalla Certina e quindi dovrebbero prendere le distanze da questa decisione”.

Dopo gli incontri di domani l’assemblea dei lavoratori convocata per venerdì valuterà ulteriori iniziative di lotta, l’obiettivo primario è un altro anno di ammortizzatori sociali.

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Giovanni Santamaria

Giovanni Santamaria

Il presidente di Teuco spa Giovanni Santamaria, ha diffuso nel pomeriggio la seguente nota di precisazione: 

“Il piano di ristrutturazione avviato a giugno 2015 prosegue perfettamente in linea con le aspettative del business plan triennale. La sovradimensione dell’organico nel 2015 e nel 2016 è stata gestita facendo ricorso ad ammortizzatori sociali sia conservativi che espulsivi su base volontaria. I volumi di vendita previsti per il 2017 evidenziano il permanere di un esubero strutturale. L’azienda ha avviato un tavolo negoziale con le organizzazioni sindacali per identificare una soluzione condivisa che privilegi l’impiego di ammortizzatori sociali conservativi anche se, ad oggi, non è possibile escludere l’utilizzo di strumenti espulsivi”.

 

 

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Marco Ferracuti, segretario regionale della Cisl

Marco Ferracuti, segretario regionale della Cisl

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