Maria Rita Mazzoccanti, Giuseppe Tappatà, Stefania Monteverde, Alessandro Maccioni e Gianrenato Riccioni presentano gli eventi per il quarantennale di Rianimazione
Il direttore della Uoc Giuseppe Tappatà con il vice sindaco Stefania Monteverde e il vice direttore Gianrenato Riccioni
di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
Rianimazione, una storia lunga 40 anni all’ospedale di Macerata. Ad una settimana dalla scadenza per le candidature al nuovo ospedale unico nel nosocomio provinciale viene presentato il programma delle iniziative per il quarantennale del reparto inaugurato nel 1976. Un concerto gospel venerdì alle 21,15 al teatro Lauro Rossi con il gruppo Mnogaja Leta Quartet, guidato dal luminare della rianimazione Luciano Gattinoni, (offerte alle popolazioni terremotate) e un convegno medico sabato mattina, dalle 9, alla biblioteca Mozzi Borgetti. “Eventi di tipo culturale – sottolinea il vice sindaco Stefania Monteverde – per raccontare e celebrare un’eccellenza del territorio. Che oggi ci sentiamo onorati di ringraziare per quanto fatto in questi 40 anni”. Il racconto passa dalle cifre snocciolate dal direttore dell’unità Giuseppe Tappatà: “Nel 1988 la media d’età dei ricoverati era di 50 anni con un indice di mortalità del 25%. Nel 2016 siamo passati ad una media di 68 anni e una mortalità del 12%”. Un reparto nato “dal coraggio o dall’incoscienza di alcuni medici” ricorda Tappatà oggi realtà certificata grazie ad uno scambio di dati quotidiano con l’istituto Mario Negri e alla partecipazione al progettpo Giviti (gruppo italiano per la valutazione degòli interventi in terapia intensiva).
RIANIMAZIONE – L’unità operativa è fondamentale per un nosocomio da 372 posti letto “dove convergono pazienti anche dalle specialità della provincia”specifica Tappatà. Il reparto contribuisce alle attività di emodinamica, della radiologia interventistica, della stroke unit, è fondamentale per il funzionamento del punto nascita e alla donazione degli organi in caso di morte cerebrale (l’ultimo dato: 35 donazioni su 69 decessi). Motivi per cui Tappatà incalza il direttore di Area Vasta Alessandro Maccioni: “Qui si chiude una fase e se ne apre una nuova. E’ necessario trovare le risorse per una urgente ristrutturazione degli spazi e per l’inserimento di ulteriore personale necessario per il carico di lavoro proveniente dalle altre unità”. Dal canto suo il direttore risponde che gli “inserimenti di personale sono previsti dal nuovo piano occupazionale”.
I PRIMARI – Lo spunto è buono per tracciare quadro sulla situazione primari in Area vasta. Si parte dal pronto soccorso del capoluogo. “Giovedì ci sarà la prova – dice Maccioni – e dopo 15 giorni dalla pubblicazione dei risultati si conoscerà il nuovo direttore. In settimana invece si deciderà il nome per Cardiologia (scelto nella terna dei vincitori del concorso). Tra 15 giorni sarà la volta del nuovo responsabile di Anatomia patologica del polo costiero. Ancora in alto mare la situazione per gli altri reparti in attesa. Numerose le domande per l’ospedale del capoluogo: 4 per Apparato respiratorio/digestivo, 6 per Ortopedia (2 per Ortopedia a Camerino), 17 per Cardiologia a Macerata, mentre sono in pubblicazione i bandi per Ginecologia e Oncologia. Urologia in stand by dopo il pensionamento, dal 1 ottobre, di Gabriele Mammana. “Per medicina nucleare i concorsi verranno svolti entro il 2017”, assicura Maccioni. Che rimane abbottonatissimo sull’ospedale unico dove sbuca l’endorsment di Treia alla candidatura di Villa Potenza (leggi l’articolo). “Benvenga una nuova struttura all’avanguardia – commenta il direttore – Basta spendere soldi per ristrutturazioni e riparazioni quando invece si può investire in nuove tecnologie”.
I LAVORI – La situazione pronto soccorso a Macerata: “Qualche disguido tecnico ha fatto slittare la fine dei lavori – rivela Maccioni – che al massimo saranno terminati entro gennaio. Intanto è partito l’acquisto degli arredi e delle attrezzature”. Radiologia Interventistica: “L’asur ha commissionato l’Ars (agenzia regionale della sanità) lo studio dei flussi per capire il bacino d’utenza di Macerata – spiega Maccioni – Ma su questo sono abbastanza ottimista Vanno avanti comunque i lavori nei locali accanto ad Emodinamica. Intanto sono state avviate le procedure per l’acquisto della nuova risonanza magnetica entro febbraio – anticipa Maccioni Ed Entro 2017 nuovo acceleratore per medicina nucleare
TRASLOCHI – Spiegare il rebus dei trasferimenti e delle ristrutturazioni spetta alla direttrice sanitaria Maria Rita Mazzoccanti: “Nella parte vecchia proseguono i lavori per i locali del nuovo punto nascita. Al sesto piano andrà invece il day hospital chirurgico e ambulatoriale per la terapia del dolore. Endoscopia digestiva e respiratoria andrà nella parte vecchia. Al secondo piano chirurgia si sistemerà accanto a urologia e ginecologia”.
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