Il portale di San Venanzio danneggiato
Il campanile del duomo di Camerino
di Monia Orazi
Terremoto, tanta la paura che vive Camerino in questi giorni. Chiese chiuse, quattro condomini dichiarati inagibili, 30 le ordinanze di sgombero, decine di famiglie fuori casa. Camerino in questi giorni sta rivivendo l’incubo di 20 anni fa, anche se la città ducale è riuscita a contenere i danni. Sono però chiuse tutte le chiese pù importanti della città: dal duomo, a San Venanzio, a Santa Maria in Via (la più danneggiata). Dal giorno del sisma è stato allestito un grande punto di accoglienza per chi non può tornare a casa al garage della Contram. Lì è andato a dormire anche chi è terrorizzato dal sisma: «Abbiamo avuto tanta paura, siamo andati a dormire al garage della Contram visto che abbiamo due bambini piccoli» racconta una giovane mamma che preferisce non comparire con nome e cognome. Un altro punto per andare a dormire è stato allestito al palazzetto dello sport: «siamo riusciti a sistemare 180 posti – dice il presidente della Croce Rossa, Gianfranco Broglia –. C’è molta paura tra le persone che si sono rivolte a noi per passare la notte. La prima cosa che abbiamo fatto è chiedere ai sindaci di vari comuni di cosa avessero bisogno. Abbiamo 40 volontari 15 ambulanze attive sul territorio». Aumentano le richieste di sopralluogo (circa 300) giunte al numero d’emergenza (366.6582674) e all’indirizzo email emergenza@camerino.sinp.net. Con il proseguire dei sopralluoghi sono sempre di più gli edifici che si stanno dichiarando inagibili o pericolosi.
L’ufficio postale di Camerino
Per il momento sono circa 85 le persone costrette fuori di casa, e circa 30 le ordinanze di sgombero. Il Comune spiega però che «questi restano per il momento soltanto i primi numeri e che di ora in ora si sta procedendo, da un lato, ad evadere le richieste ottenute, e da un altro le segnalazioni dei cittadini non accennano a diminuire». L’ente ringrazia i vigili del fuoco di Camerino per il grande impegno di questi giorni. Al momento, e con le sole forze dei tecnici in organico al Comune, è stato evaso circa il 30% delle richieste di sopralluogo. «Nonostante le continue richieste di collaborazione e di rinforzi inviate alla Regione Marche sin dalle prime ore dell’emergenza, ad oggi non è ancora pervenuta alcuna comunicazione ufficiale in merito – ha detto il vicesindaco Roberto Lucarelli –, se non una comunicazione verbale arrivata questa mattina con la quale siamo stati informati che dalla settimana prossima dovrebbero arrivare dei tecnici dalla Regione. Questo ci pone in grossa difficoltà nell’affrontare e completare il prima possibile la mole di sopralluoghi e richieste pervenute, a discapito dell’intera attività messa in essere per far fronte all’emergenza».
Santa Maria in Via
Il duomo di Camerino
San Venanzio
Santa Maria in Via
Santa Chiara
Santa Chiara
Il polo museale di San Domenico
San Venanzio
Il deposito della Contram
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