Sanità, 62 posti letto e week surgery
confermati per l’ospedale Eustachio

SAN SEVERINO - La Regione assicura al nosocomio la maggior parte dei servizi previsti nell'accordo firmato l'anno scorso dal presidente Luca Ceriscioli e dall'ex sindaco Cesare Martini

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L'ospedale Eustachio di San Severino

L’ospedale Eustachio di San Severino

 

di Monia Orazi

La Regione Marche “blinda” i servizi dell’ospedale di San Severino con una delibera di giunta che mette nero su bianco l’accordo raggiunto a fine anno tra il presidente della Regione Luca Ceriscioli e l’ex sindaco Cesare Martini (leggi l’articolo). Confermato gran parte di quanto previsto nel testo originario. L’ospedale avrà sessantadue posti letto, di cui 26 in area medica, 16 in area chirurgica, dieci di lungodegenza ed altri dieci di cure intermedie. Confermata la “week surgery”, ovvero interventi chirurgici programmati, con al massimo cinque giorni di degenza. La giunta regionale ha dato mandato al presidente Ceriscioli di firmare il protocollo di intesa ed ai dirigenti Asur, Alessandro Marini per l’Asur regionale ed Alessandro Maccioni per l’Area vasta 3, di dare attuazione a quanto previsto, con attività di breve e medio termine. Nella delibera di giunta si parla di «riqualificazione delle aree medica e chirurgica nonché, in particolare l’attivazione della week surgery, allo scopo di migliorare la presa in carico e soddisfare le necessità di cura della popolazione residente». Si elencano poi i servizi. A medicina, con indirizzo geriatrico vascolare nessun cambiamento dato che i 21 posti letto presentano un tasso di utilizzo superiore all’80 per cento, si parla di un blocco da venti posti letto al terzo piano e dell’attivazione dei posti letto di lungodegenza e cure intermedie. Alto il volume di attività dell’ambulatorio cardiologico, con 4mila prestazioni l’anno. Resta così come è l’attività dell’unità di oncologia, per pediatria si parla di attività ambulatoriale di 18 ore su sei giorni così come previsto in un altro specifico protocollo predisposto dai tecnici, con visite specialistiche, controllo dimissioni precoci, attività in day hospital, ecografie pediatriche ed allergologia.

L’attività pediatrica sarà soggetta a monitoraggio, per variare in base al numero di pazienti, all’occorrenza. Confermata l’attività di week surgery, per oculistica, dermatologia, chirurgia urologica, chirurgia ginecologica laparoscopica ed ambulatoriale. Per oculistica si parla di una differenziazione degli interventi tra San Severino e Macerata. Quelli più complessi, come la chirurgia della retina, il trapianto di cornea e la gestione delle urgenze, saranno fatti a San Severino, con l’acquisto di un apposito laser ad eccimeri. Per ginecologia si parla di interventi in day hospital e week surgery, il trasferimento degli interventi in laparoscopia dagli altri ospedali della provincia, tutti a San Severino. Restano le attività di gestione della gravidanza a basso rischio sino a 37 settimane, ecografie, corsi preparto e l’attività del consultorio. Non si parla nel documento del punto di primo intervento, né del trasferimento di interventi da Tolentino e Recanati, nessuna specificazione su San Severino come «presidio unico di area vasta per la week surgery», come più volte affermato pubblicamente dal presidente Ceriscioli. Per i pazienti che non si potranno dimettere il venerdì sera, è previsto il ricovero nei posti letto dell’area medica, con il supporto del personale di chirurgia per l’assistenza, le sedute settimanali operatorie aumenteranno da cinque a dieci. Le attività previste potranno essere modificate in base alle previsioni delle norme nazionali, dei bacini di utenza previsti per le varie aree specialistiche, in base al numero dei pazienti trattati. In base ad una stima provvisoria potrebbero essere circa duemila gli interventi chirurgici programmati, da svolgere all’interno dell’ospedale di San Severino. La week surgery riprenderà l’attività l’11 settembre.



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