di Maria Stefania Gelsomini
Il mondo della lirica piange incredulo l’improvvisa scomparsa di Daniela Dessì. A una settimana dalla conclusione del Macerata Opera Festival, alle prime luci dell’alba di oggi è giunta del tutto inaspettata la notizia della morte, a soli 59 anni, della grande soprano ligure che è stata più d’una volta protagonista sul palco dello Sferisterio e che avrebbe dovuto interpretare la Medea di Francesco Micheli l’11 agosto. Quando la cantante, a pochi giorni dallo spettacolo, ha disdetto l’impegno per motivi di salute, nessuno avrebbe mai potuto immaginare la gravità delle sue condizioni.
Lo stesso Francesco Micheli, in un post su facebook, ha espresso questa mattina il dolore per una perdita così grave: “Cara Daniela, un anno fa decidemmo di lavorare insieme su Medea allo Sferisterio. A te un saluto commosso. A Fabio un abbraccio fraterno. Buon viaggio, donna e artista immensa”. La Dessì, residente da anni sul lago di Garda, secondo quanto riportato dall’Ansa, è morta al Poliambulanza di Brescia. Il compagno, il tenore Fabio Armiliato, con cui dal 2000 faceva coppia nella vita e sulla scena, ha dichiarato commosso: “Una malattia breve, terribile e incomprensibile me l’ha portata via in questi mesi. Se ne è andata la più grande cantante lirica degli ultimi 20 anni.” Anche la pagina ufficiale del Macerata Opera Festival ha voluto lasciare il suo messaggio di cordoglio: “La musica perde un’artista e una donna eccezionale. Solo pochi giorni fa lo Sferisterio l’aspettava per Medea, ma una malattia veloce e terribile l’ha strappata al palcoscenico e al mondo”.
Stella indiscussa dei palcoscenici internazionali, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, alla Deutsche Oper di Berlino la Dessì, diretta dai più grandi direttori d’orchestra al mondo, ha dato voce, dal debutto avvenuto nel 1982 fino ad oggi, alle più grandi eroine di Verdi e Puccini, ma non solo: il suo repertorio contava oltre settanta titoli, con un’evoluzione vocale che ha l’ha portata, dagli esordi mozartiani e rossiniani, a ricoprire ruoli da soprano lirico, fino ai ruoli da soprano drammatico degli ultimi anni (Turandot, Norma, Gioconda). Con Fabio Armiliato formava l’indissolubile coppia d’oro della lirica, e insieme a lui ha calcato decine di palcoscenici e cantato innumerevoli opere, come la applauditissima Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai nel 2004 a Macerata (nell’era Pizzi, regia di Massimo Gasparron), dove è tornata con un trionfo personale nel 2012 per la Serata di stelle in onore di Mario del Monaco.
La notizia ha lasciato increduli colleghi e appassionati di lirica. Le voci di Daniela e di Fabio, cittadino onorario di Recanati nel nome di Beniamino Gigli, avevano risuonato insieme ultimamente in mondovisione anche in una incisione speciale del “Nessun dorma” di Puccini utilizzato dalla ginnasta Vanessa Ferrari come base per i suoi esercizi alle ultime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Fra gli ultimi impegni della Dessì, una serata di beneficenza presentata da Pippo Baudo il 12 giugno scorso insieme ad Armiliato e ad altri cantanti in favore dell’asilo nido gratuito per le famiglie bisognose di Palosco (Bg), e il concorso Spiris Argiris a Sarzana tra fine giugno e inizi di luglio, di cui è stata presidentessa (fra i giurati, accanto a lei, anche l’ex sovrintendente dello Sferisterio Claudio Orazi). Il 27 luglio, in un post su facebook la Dessì aveva scritto: “Cari amici, purtroppo dopo un problema di salute ho dovuto obbligatoriamente cancellare i miei eventi estivi. Ci rivediamo il giorno 8 ottobre per un grande concerto alla Basilica di Loreto. Un abbraccio a tutti.” Purtroppo non sarà così, nessuno avrà più la fortuna e il piacere di ascoltare questa artista immensa. La Dessì lascia anche il figlio Jacopo, poco più che ventenne, avuto dal tenore Giuseppe Sabbatini.
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Daniela Dessì, al Teatro Pergolesi di Jesi per il concerto lirico inaugurale della Stagione Lirica 2009 (foto Binci)
La Fondazione Pergolesi Spontini accoglie mestamente la notizia della scomparsa di Daniela Dessì che proprio con La Serva padrona di Pergolesi ebbe il suo debutto. “Artista generosa ed immensa, vogliamo continuare a ricordarla piena di vita e di talento nel suo splendido concerto al Teatro Pergolesi di Jesi nel 2009, quando insieme al compagno Fabio Armiliato e diretta da Marco Boemi, inaugurò la 42esima Stagione Lirica di Tradizione con un programma dei brani tra i più noti ed amati di Spontini, Puccini e Verdi, dedicato al grande soprano Renata Tebaldi nel 5° anniversario della scomparsa”.
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R.i.p condoglianze alla famiglia
Riceviamo dalla Fondazione Pergolesi Spontini:
La Fondazione Pergolesi Spontini accoglie mestamente la notizia della scomparsa di Daniela Dessì che proprio con La Serva padrona di Pergolesi ebbe il suo debutto. “Artista generosa ed immensa, vogliamo continuare a ricordarla piena di vita e di talento nel suo splendido concerto al Teatro Pergolesi di Jesi nel 2009, quando insieme al compagno Fabio Armiliato e diretta da Marco Boemi, inaugurò la 42esima Stagione Lirica di Tradizione con un programma dei brani tra i più noti ed amati di Spontini, Puccini e Verdi, dedicato al grande soprano Renata Tebaldi nel 5° anniversario della scomparsa”.
Nota dell’Associazione Sferisterio
Con grande commozione il Macerata Opera Festival ha accolto questa mattina la notizia della prematura scomparsa del soprano Daniela Dessì, una delle voci italiane più importanti della lirica degli ultimi venti anni. Il rapporto del Macerata Opera Festival con l’artista è di lunga durata.
Daniela Dessì avrebbe dovuto sostenere il ruolo di Medea, nello spettacolo Medea, da Cherubini a Pasolini con la regia di Francesco Micheli andato in scena nella stagione appena conclusa l’11 agosto scorso. Dopo un lungo lavoro di preparazione durato un anno il soprano è stato costretto a rinunciare proprio per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
L’ultima apparizione sul palcoscenico dello Sferisterio risale al 2012, prima di allora Daniela Dessì è stata Francesca da Rimini nel 2004 e Liù in Turandot, venti anni fa.
Il Macerata Opera ricorda Daniela Dessì in questo triste giorno e si stringe intorno al compagno Fabio Armiliato a cui vanno le più sentite condoglianze.
“Ha disdetto..” Bravi, avete scelto un termine consono per questa terrbile notizia, no “ha dato forfait..” come ha scritto un vostro collega. Di certo una grossa perdita per la nostra lirica.