Il ritrovo dei vespisti a Pollenza

POLLENZA - Domenica 24 luglio l'evento che chiude la 25esima "Esposizione di Antiquariato, Restauro, Artigianato artistico". Tra le attrazione il Museo della Vespa di Marco Romiti a Palazzo Cento

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Il curatore del museo Marco Romiti racconta la sua passione
Marco Romiti

Marco Romiti

 

In occasione del 70° anniversario della nascita del mito che ha rivoluzionato il modo di muoversi in Italia è stato organizzato dal comune di Pollenza un raduno di Vespe storiche lungo il centro storico. Il 2016 segna infatti l’anniversario dalla prima Vespa uscita sul mercato e non poteva mancare un evento celebrativo a Pollenza, dove ha sede il Museo della Vespa, collezione privata di Marco Romiti, sistemato nei locali comunali di Palazzo Cento. Domenica 24 luglio alle 18 in piazza Libertà è fissato il ritrovo per tutti i possessori di Vespe che vogliano partecipare all’evento. Alle 18,30 si terrà poi la sfilata per le vie del centro, alle 19 ci sarà la visita al Museo della Vespa e a seguire il Cocktail del vespista. Infine alle 21,30 verrà conferito un premio alla vespa storica più bella della sfilata pollentina; la serata seguirà anche la chiusura ufficiale della 25esima “Esposizione di Antiquariato, Restauro, Artigianato artistico” di Pollenza.

museo vespa 1Smessi i panni di bomber di razza, Marco Romiti ha indossato quelli del collezionista e ha creato l’antro delle meraviglie nella cantina di un antico palazzo del centro storico di Pollenza. Stupendi tutti e tre: il centro storico, il palazzo e l’antro delle meraviglie che altro non è che il museo della Vespa, il famoso scooter della Piaggio. Il museo comprende un archivio storico sulla Piaggio e sul prodotto più noto del gruppo di Pontedera: la Vespa.

Ci sono ovviamente tanti modelli in esposizione: tra i più rari la 98 cc prima serie del 1946, la Vespa Sei giorni (1951), Acma militare, la Vespa 400 (unica vettura prodotta dalla Piaggio).

L’unicità del museo di Romiti, tuttavia, deriva dalla raccolta di materiale del Vespa Club d’Italia e di tutto il materiale che lega la Vespa al cinema. Raccolti, così, fotografie, coppe, trofei, placche delle manifestazioni che raccontano la storia del nostro paese, ma anche locandine cinematografiche e calendari, rarissimi 8 mm sui raduni, gli oggetti che testimoniano come il merchandising non sia un’invenzione di adesso, persino i giochi dei bambini comunque legati all’immaginazione dello scooter.

Il collezionista, nel 1982 insieme alla moglie Mariella, ha iniziato a raccogliere il materiale acquistando la prima Vespa venduta nella provincia una delle prime in assoluto in Italia stante il numero di telaio. Partire con un pezzo importante è stata una fortuna perché la passione è subito divampata, poi gradualmente hanno messo assieme tutto il materiale focalizzando l’attenzione sulle attività dei Vespa club d’Italia.

 

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