Amedeo Mancini
Il ministro Alfano e il prefetto Di Lullo
di Giorgio Fedeli
Omicidio preterintenzionale con l’aggravante della finalità di discriminazione razziale: con questa accusa è stato fermato questa mattina Amedeo Mancini, indagato per l’uccisione di Emmanuel Chidi Namdi, il richiedente asilo nigeriano pestato a morte l’altro ieri a Fermo, mentre difendeva la compagna dagli insulti razzisti. Amedeo Mancini, 39 anni, imprenditore agricolo, vive con il fratello ed è conosciuto in città come ultrà della Fermana. Era noto alle forze dell’ordine per intemperanze ed è stato sottoposto a un Daspo. E’ in corso l’interrogatorio in Commissariato.
A parlare, nella conferenza stampa in prefettura, questa mattina alle 12 è stato solo il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Al suo fianco il prefetto Mara Di Lullo e il procuratore della Repubblica, Domenico Seccia. Al tavolo anche il questore Mario Della Cioppa e il vertici regionali e provinciali dell’Arma dei carabinieri: “Questo è un giorno molto triste per la comunità di Fermo ed è un giorno in cui come Governo segniamo il confine invalicabile tra coloro che mettono al primo posto il contrasto al razzismo, valore imprescindibili per la comunità nazionale, e coloro che sul tema del razzismo si distraggono. E’ una drammatica storia di libertà finita male. Do due notizie: il Procuratore Seccia mi ha comunicato che è stato fermato il responsabile, Amedeo Mancini, responsabile dell’omicidio, con l’accusa di omicidio preterintenzionale aggravato dalla finalità razzista (leggi l’articolo). Ringrazio Seccia per l’aggravante, dà la misura di come l’attività investigative va nella direzione giusta, quella del movente razziale”.
Il procuratore Domenico Seccia
L’Italia, le Marche, Fermo non sono rappresentate da Mancini ma dalla commozione e dalle lacrime che il sindaco Calcinaro ha versato durante il nostro comitato – ha continuato Alfano – Fermo è rappresentata da un sindaco, dal suo dolore, dalla sua rabbia e da coloro che simbolicamente ha partecipato ieri sera alla fiaccolata. Siamo un’Italia con un grande cuore, campioni del mondo di accoglienza. La seconda notizia: la Commissione territoriale che valuta le domande di protezione internazionale ha accolto quella della moglie di Emmanuel (presentata il 30 maggio), a lei è stato conferito lo status protezione umanitaria. Quella di Emmanuel e della moglie è una bella storia di libertà che don Vinicio mi ha raccontato: una coppia di cristiani, perseguitati in quell’area della Nigeria dove le persecuzione ai cristiani sono all’ordine del giorno. Volevano sposarsi ma mancavano i documenti. E don Vinicio ha trovato l’antico strumento giuridico della promessa di matrimonio. Il loro sogno di libertà si è infranto contro la violenza di un cittadino italiano pregiudicato, con numerosi precedenti penali, daspato. Le indagini non hanno ancora chiarito tutte le modalità, andranno approfondite ulteriormente, ci stanno lavorando la Procura e le forze di polizia. Speriamo a breve una risposta chiara. Ma abbiamo già dato un segno chiaro per scongiurare ogni ipotesi di viralità e contagio. Da questo episodio emerge che seminando odio si può raccogliere sangue, il germe del razzismo è da stroncare. Il comitato provinciale si riunisce per sostenere la libertà, la vita e l’antirazzismo. Abbiamo fatto una relazione di insieme sulla situazione di delittuosità e l’andamento dei reati a Fermo, trattato il tema della prostituzione, con un’analisi lucida e preoccupata del sindaco e del presidente della Provincia. Siamo qui per scongiurare un fenomeno di contagio razziale, italiani campioni del mondo dell’accoglienza. Il procuratore e il prefetto segnalano che Emmanuel si era inserito. Siamo un popolo accogliente ma non possiamo accogliere tutti. Collegamenti con bombe? La procura sta seguendo un paio di piste, una prevalente e una marginale ma monitorata con moventi differenti”. E, in questo caso la risposta più diretta la fornisce il procuratore Seccia scuotendo la testa.
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Vorrei partire dal presupposto che è un evento gravissimo ma vorrei dire un paio di cose: la prima è che sempre a Fermo un nigeriano l’anno scorso andava in giro con il bastone sfasciando tutto ed è finito tutto lì, bande di nigeriani hanno stuprato una ragazza è il parlamento se ne frega, il caso dell’ultras è diventato un caso di stato e soprattutto è stata sentita una sola versione. Detto questo la violenza è sempre da condannare
Alfano dovrebbe spiegarci perchè un pluripregiudicato se ne sta libero anziché recluso….A poco senso dire adesso che ha richiesto l’aggravante. …che ce ne facciamo dell’aggravante di fronte alla morte. le istituzioni hanno il compito di proteggere i cittadini prona che certi episodi possano accadere….
Per Fichera. Basta un avvocato anche fresco di studi a chiarire l’arcano.
Se siamo disposti a capire che il post di Paoletti è la dimostrazione del germe del razzismo radicato, abbiamo già salvato molti uomini da altri delitti.
@Francesco, io ho subito negli ultimi tre anni tre furti in casa e ti assicuro che non erano italiani, io non sono razzista e ripudio pure la violenza ma mi sono rotto i c…. di tutta questa gente che ruba, spaccia e fa quel c…. che vuole perché tanto siamo in Italia…. Sono Italiano e sono fiero di esserlo perché dovrei difendere altre culture che non sono mie? Perché loro difendono la nostra cultura?
yuri dici di non essere razzista ma lo dimostri da quello che scrivi che lo sei eccome….se non lo fossi, non ne faresti una questione di cultura. ..anzi tutt’altro…Ie culture diverse accrescono e mai separano. Certo quello che hai subito ti fa sicuramente arrabbiare ma io non guarderei il colore della pelle ma il gesto fine a se stesso.
9 italiani trucidati come animali appena qualche giorno fa e lo stato si mobilita per un omicidio come tanti altri succedono ogni giorno in italia….
alfano,se un italiano ammazzava un altro italiano ti interessava qualcosa? ti mobiliti quando un extracomunitario ne ammazza un altro? ti interessa qualcosa quando un uomo ammazza la moglie?ti sei scandalizzato quando un nigeriano andava prendendo a picconate il primo che passava oppure quando un extracomunitario,magari clandestino,ammazza un italiano?no non te ne frega niente…alla faccia del siamo tutti uguali indipentemente dal colore della pelle.
Guarda Yuri, era un attacco a te, ma era soprattutto uno stimolo per chi legge. Io non mi sento razzista, ma riconosco che alcune percezioni del diverso sono tanto profonde da non rendermi neppure conto che il germe ( come lo ho voluto chiamare) è esistente, si radica; la differenza è tra il saperlo riconoscere e l’ ignorarlo volontariamente o no. Mi sono accorto spesso che camminando per strada se vedo dei Rom mi viene spontaneo toccarmi il portafoglio, eppure non sono mai stato derubato da un rom. Stessa percezione che sarà capitata anche ad altri vedendo una donna nera o troppo bionda sul ciglio di una strada di periferia ho il pensiero che possa essere una prostituta. Percezioni che non sono innate, ma innescate da eventi e fatti che conosciamo o meno e da cui siamo stati anche solo lambiti. Per disinnescarle bisogna riconoscerle, tutto qua.
Dal sottotitolo dell’articolo non si capisce se il ministro fa riferimento alla finalità razzista o alla necessità della protezione per la vedova.