Inaugurazione di Marke
di Gabriele Censi
La prima giornata treiese del festival di Symbola (che avrà il suo momento conclusivo con il “Seminario” di venerdì e sabato, leggi) ha celebrato l’innovazione tecnologica. Per un primo taglio del nastro a fine mattinata, inaugurato il laboratorio Marke dove troveranno consulenza e ospitalità gli artigiani che vogliono innovare, si è unita una squadra qualificata di cui il sindaco Franco Capponi ha detto di voler far parte («Anche in panchina, non importa»).
“Treia è capitale di una seconda Italia rappresentata dagli artigiani del saper fare –ha detto Franco Capponi-. Negli ultimi anni anche a causa del perdurare della crisi economica globale, si è assistito ad una rivalutazione del lavoro artigiano, in correlazione con la messa in discussione del modello di sviluppo produttivo ed industriale finora prevalente. La fase recessiva dell’economia ha infatti favorito la riflessione e la rivalutazione di attività e modi di lavorare divenuti oggi economicamente e socialmente sostenibili grazie al contributo delle nuove tecnologie. Le nuove opportunità date dal lavoro artigiano sono legate alla rapida evoluzione delle nuove tecnologie nell’ambito dei processi di progettazione e produzione in 3D, oltre che dal crescente sviluppo delle tecnologie dell’informazione, della comunicazione e dell’ e-commerce. In tale contesto, il tessuto economico del territorio maceratese ed anche treiese, per la multifunzionalità delle imprese artigiane presenti, ben si presta a sfruttare queste opportunità».
Altro motivo interessante è che tali nuove tecnologie consentono la possibilità di creare laboratori di progettazione e produzione artigianale con costi relativamente contenuti, tramite l’utilizzo di macchinari di dimensioni ridotte e con un bassissimo impatto ambientale, e, pertanto,ben si prestano a favorire il ritorno della produzione artigiana all’interno dei centri storici, consentendo di rioccupare con nuove iniziative economiche tanti spazi rimasti, purtroppo, inutilizzati negli ultimi anni.
Un progetto voluto da Confartigianato (il presidente provinciale Renzo Leonori ha firmato platealmente con il sindaco la convenzione) che ha avuto l’ausilio degli esperti di Design For Craft. Accanto a loro il presidente della Camera di commercio Giuliano Bianchi, il presidente di Confindustria Gianluca Pesarini, il rettore Unicam Flavio Corradini e il segretario generale di Symbola Fabio Renzi. Già due start up hanno fatto richiesta di locali all’interno dell’edificio che unisce a macchinari come le stampanti 3D oggetti della tradizione locale come il bracciale del “Giuoco del Pallone”.
La giornata si è sviluppata con tavoli tematici di approfondimento sui vari settori dell’economia visti con la lente della sostenibilità e della innovazione. Agricoltura, cultura, servizi, mercato, manifattura sono stati oggetto di confronto con esperti per arrivare ad una tavola rotonda conclusiva che ha preceduto il secondo taglio del nastro e l’apertura del mercato (s)coperto, dove i makers (da questo termine l’ispirazione per il nome “Marke) mettono in mostra le loro proposte fino a venerdì sera.
La giornata si è conclusa con la presentazione a Villa Spada del libro “Fare è innovare”, di Stefano Micelli, dell’università Ca’ Foscari di Venezia. Domani sessione dedicata interamente al tema Appenino parco d’Europa.
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Narrativamente questa Treia della soft economy è senz’altro superiore alla Macondo di García Márquez quando tutti gli anni, verso il mese di marzo, vi arrivava l’alchimista girovago Melquíades con la famiglia, piantava la tenda vicino al villaggio e, con grande frastuono di zufoli e tamburi, faceva conoscere le nuove invenzioni.