Taglio del nastro con Giuliano Bianchi, Romano Carancini, Renzo Leonori, Francesca Baleani e Giuseppe Verdenelli
di Gabriele Censi
Ori a Palazzo, gli orafi marchigiani tornano al Buonaccorsi per la seconda volta e in undici si cimentano nella creazione di gioielli in tema con le opere esposte nel museo maceratese. Anche le carrozze sono fonte di ispirazione per degli artigiani-artisti che seppure in una nicchia rappresentano un’eccellenza del territorio. La mostra è stata inaugurata ieri con il sindaco Romano Carancini: «E’ un’arte viva e quotidiana che qui trova l’occasione e il luogo per raccontarsi. Per la città è un orgoglio ospitarli». «Ci stiamo impegnando fortemente per la formazione dei giovani – ha detto il presidente del Gruppo Orafi di Confartigianato, Giuseppe Verdenelli – perchè ormai siamo sempre senza ricambio generazionale e la scuola non ci aiuta». «Il comparto – ha ricordato Paolo Capponi dell’area Export di Confartigianato – esporta soprattutto in Europa e il primo paese è curiosamente la Spagna. Oltre 25 milioni di euro da tutta la Regione con solo 373 imprese e 5,6 milioni dalla provincia di Macerata dove sono presenti 86 artigiani orafi».
E’ stata la prima uscita della nuova presidente di Macerata Cultura Francesca Baleani che ha sposato le parole di Verdenelli: «Fare per il bene e fare per il bello è anche il nostro obiettivo. Conosco uno ad uno questi artigiani per il mio lavoro alla camera di Commercio e spero che questa collaborazione sia duratura». Giuliano Bianchi ha annunciato che l’ultimo consiglio camerale ha confermato i finanziamenti ai progetti del 2016 e altri 100mila euro per le attività di internazionalizzazione: «Non è merito mio, ma preciso che sono i soldi delle imprese e non dello Stato». Gli orafi espositori sono Giuseppe Verdenelli (Macerata), Donatella Cestarelli (Macerata), Sandro Ortolani (Macerata), Lorenzo Perucci (Macerata), Stefano Verdini (Macerata), Daniele Silvetti (Sarnano), Elena Baldassarri (Monte San Giusto), Cinzia Federici e Andrea Massaccesi (Filottrano), Pietro Angelini (Ascoli), Gianluca Staffolani (Ascoli) e Massimo Ripa (San Benedetto). La mostra è visitabile fino al 4 settembre negli orari di apertura del museo.
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