Gli studenti delle classi quinte del liceo Galilei all’entrata della scuola
di Leonardo Giorgi
Sguardi di incredulità, lacrime, un forte abbraccio tra professori e studenti e un sms di poche parole: «Andate avanti, fate l’esame anche per Marco». E’ questo il messaggio che Susana, la mamma del 19enne scomparso ieri sera durante una partita di calcetto ad Appignano (leggi l’articolo), ha mandato ai compagni di classe del figlio, impegnati questa mattina con la prima prova della maturità (leggi l’articolo).
Una mattinata di esami che si è svolta in un clima surreale per la quinta C del liceo Scientifico Galilei di Macerata, dove tanti dei compagni del giovane Garbuglia hanno appreso la tragica notizia appena arrivati a scuola col dizionario in mano. «L’ho saputo mezz’ora prima di entrare in classe – racconta l’amico Lorenzo Cipriani (vedi intervista video) – e come me tanti altri compagni che oggi sono arrivati agli esami col sorriso, prima di vedere noi in gruppo in un angolo fuori dalla scuola, scioccati. Quando è arrivato il momento di entrare ci siamo messi in cerchio e ci siamo abbracciati per farci forza». Un abbraccio lunghissimo, tra le lacrime di chi ha vissuto il liceo per cinque anni insieme al “gigante buono”, come lo chiamavano gli amici. Un dolore che si è diffuso ben oltre le mura della quinta C.
«Non ci potevamo credere – commenta il coetaneo Riccardo Pepi, alunno della sezione B -, si era anche pensato di annullare l’esame».
Lorenzo Cipriani, compagno di classe di Marco Garbuglia
Un’eventualità che la mamma di Marco, nel dolore straziante di queste ore, ha cercato di scongiurare con un sms diretto ai compagni di scuola del giovane calciatore. «Un nostro compagno ha letto il messaggio della mamma – spiega Samuele Stura, amico di Marco – e quindi abbiamo svolto l’esame anche per lui». Nonostante le parole della madre, di origine argentina, non è stato facile per i compagni di Marco scegliere una delle tracce proposte dal ministero e mettere la penna sul foglio. «Entrati in classe – racconta la professoressa Paola Battisti – molti ragazzi si guardavano intorno attoniti, comprensibilmente. Ci siamo abbracciati tutti e piano piano gli studenti si sono messi a lavorare molto bene. Abbiamo parlato a lungo insieme e ho spiegato loro che Marco è ancora con noi. C’è molta incredulità per quello che è successo, anche tra noi docenti, ma si deve andare avanti». All’uscita da scuola, intorno alle 14, tra qualche accenno di sorriso per il superamento del primo scoglio della maturità, non si può fare a meno di ricordare il “Gazza”. «Stamattina l’ambiente era molto teso – sottolinea Roberto Romiti della quinta E -. Quello che è successo è incredibile, lo vedevamo tutti i giorni». Domani ci sarà la prova di matematica per i ragazzi del Galilei. «Cercheremo comunque di dare il meglio – spiega ancora Lorenzo Cipriani – facendo finta che Marco sia qui».
L’abbraccio questa mattina al liceo
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Una mamma speciale e un figlio speciale…..
<3 :*
Dolcissimo pensiero! <3
Non è giusto