Da sinistra: il vicesindaco di Macerata Stefania Monteverde, Francesca Spigarelli direttrice del China Center, il rettore Luigi Lacchè e Marco Luppa, amministratore delegato delle Concerie del Chienti
Francesca Spigarelli e Luigi Lacché
di Marco Ribechi
(foto di Lucrezia Benfatto)
Il più importante incontro internazionale sullo sviluppo economico della Cina arriva a Macerata. La decima edizione di China Goes Global – CGG – si terrà nella città di Matteo Ricci dopo Brema, Sghanghai, Harvard e Atlanta, sedi degli ultimi appuntamenti. Un’occasione unica da sfruttare e valorizzare al massimo sia per la città, che diventerà sempre più un punto di riferimento per le relazioni tra Italia e Cina, sia per tutto il comparto aziendale della provincia che dovrà trovarsi pronto a sfruttare le occasioni più ghiotte. Nel mezzo tre giorni di eventi nel centro di Macerata che promettono di creare un indotto notevole per tante attività commerciali.
Luigi Lacché e Marco Luppa
Dal 26 al 28 luglio saranno infatti circa 150 gli scienziati di fama mondiale che parteciperanno al congresso che rappresenta un motivo di vanto e lustro per una città di piccole dimensioni come Macerata. «Questo evento è l’occasione più importante al mondo per mettere insieme tanti esperti dell’economia cinese – dice Luigi Lacché, rettore dell’Università di Macerata – Gli sviluppi finanziari della Cina sono un fatto evidente ed epocale, ritrovarsi nel ruolo di interlocutori e partner è un evidente privilegio da valorizzare». Insieme all’Università, grande motore delle relazioni tra Macerata e la Cina, anche la professoressa Francesca Spigarelli, direttrice del centro studi Cina center e una dei massimi esperti degli investimenti cinesi nel mondo: «Siamo riusciti a ottenere questo risultato enorme grazie ad un rapporto di fiducia e amicizia che si è sviluppato con grande costanza negli ultimi anni – spiega Spigarelli – una notevole importanza continua a rivestirla padre Matteo Ricci che ha un grande ascendente sulla cultura cinese. Bisogna guardare agli investimenti orientali con grande rispetto perché sono portatori non solo di capitale ma anche di una cultura millenaria. E’ un’opportunità per sviluppare tante aziende del territorio come testimonierà anche la “Conceria del Chienti”, esempio di azienda locale che ha fortemente giovato delle relazioni col paese asiatico».
L’intervento di Marco Luppa
L’85% della ditta è infatti stato acquistato pochi anni fa da JH, colosso da oltre 30 miliardi di euro di fatturato. «E’ significativo che un gigante economico venga a finanziare una impresa famigliare con una cooperativa di lavoratori – spiega Marco Luppa, amministratore delegato di Concerie del Chienti – Hanno investito oltre 10 milioni di euro nel nostro stabilimento, creando anche un centro studio e sviluppo pelli che inaugureremo a luglio. Sono investimenti che restano sul territorio, non sono predatori e soprattutto sono pianificati nel medio periodo. I cinesi non seguono il modello americano di massimizzazione immediata dei profitti. Preferiscono investire, non solo sul prodotto ma anche sulle persone. Per questo è importante stabilire una relazione di fiducia con i nostri interlocutori, non amano il mordi e fuggi. Se le nostre aziende riuscissero ad aprirsi a queste possibilità le possibilità di sviluppo sarebbero infinite sia per i mercati che per la finanza». Il 26 di luglio il gruppo degli invitati visiterà lo Sferisterio, la Guzzini e la Rainbow. Il 27 ci sarà il grande evento di apertura con le relazioni di più di 100 studiosi, il meglio al mondo.
Stefania Monteverde spiega le opportunità per la città
Il 28 invece sarà il giorno della testimonianza della Conceria del Chienti che sarà presa come modello. La giornata si concluderà con l’inaugurazione del centro e la visita aziendale. «Siamo felici che le relazioni coltivate negli ultimi anni con la Cina stiano dando i loro frutti – spiega il vicesindaco Stefania Monteverde – Questo ci fa aprire gli occhi sulla possibilità di organizzare eventi a Macerata creando un nuovo indotto, quello della congressistica. Naturalmente si tratta di incontri di alto livello che però portano tanta ricchezza al territorio. Dobbiamo accogliere al meglio i visitatori e mostrare quanto di meglio siamo in grado di fare. Bisogna però anche sottolineare che la capacità ricettiva di Macerata è piuttosto limitata ma allo stesso tempo c’è spazio per catturare nuovi investimenti».
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