di Gabriele Censi
(Foto di Lucrezia Benfatto)
“Siamo ancora dentro al più brutto periodo degli ultimi 100 anni”, Giuliano Bianchi introducendo la 14esima Giornata dell’Economia sintetizza così la situazione delle imprese in provincia e non solo. La crisi per il presidente della Camera di Commercio di Macerata non è superata, continuano le difficoltà e anche l’export, che ci ha salvato negli ultimi anni, registra una flessione. “Incide il mercato russo in primis,- continua Bianchi – per le note vicende politiche ma anche altri grandi paesi rallentano. Le imprese reggono ma soffrono. Il +1,3% nazionale di crescita del primo quadrimestre è la metà del dato che registrano i migliori paesi d’Europa. L’unica via per la ripresa sono gli investimenti” .
Temperature basse nella sede della camera di Commercio, la proroga per l’accensione dei riscaldamenti è scaduta, ma il caldo non arriva, arrivano invece notizie raggelanti da Ancona verso la camera unica regionale (leggi) : “Sulla decisione del consiglio regionale ci eravamo ripromessi di non commentare, ma non posso non ricordare che siamo un ente con autonomia funzionale e già a dicembre 2014 abbiamo deliberato per l’unione con Ascoli e Fermo”. Sul futuro delle Camere anche i sindacati, che hanno indetto lo stato di agitazione, esprimono preoccupazioni in vista del decreto di riordino: “Siamo a favore di una riorganizzazione, e lo prova il fatto che Macerata è stata la prima in regione ad aver già deliberato l’accorpamento per ottimizzare i costi di funzionamento e liberare risorse utili, ma deve essere una riforma che guardi all’efficienza e non allo smantellamento di una amministrazione pubblica che funziona e che si autofinanzia senza gravare sul Bilancio dello Stato”.
Il debito pubblico – ricorda Bianchi – continua a crescere nonostante i continui tagli agli enti locali. Per quanto riguarda la situazione in Provincia dobbiamo avere fiducia negli imprenditori, un dato positivo è che diminuiscono gli insoluti, segno che le imprese rimaste sono più robuste. Ma serve una trasformazione delle imprese con due assi portanti la qualità del prodotto, altrimenti lo fanno altri a prezzi più bassi, e la tecnologia digitale da applicare quale che sia il settore di interesse”.
Come ormai consuetudine Lorenza Natali e Annalisa Franceschetti, dell’area Promozione, hanno nelle loro relazioni presentato il quadro dell’andamento dell’economia provinciale, attraverso l’analisi delle principali variabili di tipo congiunturale e strutturale. Per quanto riguarda l’andamento delle imprese che diminuiscono di 286 unità al 31 marzo 2016, con dati in controtendenza rispetto a quelli nazionali, spicca il + 6% per le attività artistiche sportive e di intrattenimento. Pioraco è la città più rosa mentre Cingoli quella più artigianale. Un’impresa su 4 è al femminile, il 57% del totale degli imprenditori sono sopra ai 50 anni. Il valore dell’export ammonta a 1,69 miliardi di euro con una perdita di 31,8 milioni di euro. Perdita registrate soprattutto verso Russia, Francia e Romania, cresce invece il mercato Usa e la Cina.
Tutti i numeri e le tabelle negli allegati:
Giornata dell’Economia, relazione di Lorenza Natali
Giornata dell’Economia, relazione di Annalisa Franceschetti
Annalisa Franceschetti
Lorenza Natali
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Apporto delle Camere di Commercio per la risoluzione della crisi = ZERO . Si scopre l’ acqua calda mostrando che cresce la disoccupazione e si riduce l’export. Vasta la platea del pubblico presente, ( a parte gli studenti………..)
Se non ci chiedereste di pagare la tassa annuale obbligatoria andremmo avanti un può meglio,
anche perché i benefici non li vedo.Qualche anno fa mi sembra di aver letto nei giornali che le somme di denaro in esubero a fine anno andavano a certe persone,sapete dirmi se è vero e se a chi?
Sono sempre dell’idea che le Camere di Commercio siano completamente inutili e che debbano essere chiuse. La riprova è anche nelle foto dove, a parte le autorità ed una scolaresca non mi sembra ci sia un gran pubblico.