Le “Regine” di Silvia Mezzanotte
incantano Castelraimondo

di Monia Orazi

Un lungo viaggio nella musica tutto al femminile, per raccontare se stessa e ricordare a tutte le donne che sono “Regine”. Così Silvia Mezzanotte venerdì sera ha incantato il pubblico che ha gremito il palasport, per la data zero del suo tour. «E’ un percorso musicale, ma anche emotivo di canzoni anche estremamente popolari, che però ho cercato di riarrangiare in maniera che diventassero mie, abiti su misura, per far capire alla gente alcune caratteristiche, sfumature, di queste grandi, anche di cosa volessero dire, perché “I will survive” da tutti è considerata la canzone del Capodanno, ho deciso di riproporla nella veste di una donna arrabbiata che dice al suo uomo adesso vattene perché devi smetterla di mettermi i piedi in testa – ha detto Silvia Mezzanotte alla vigilia del concerto – ho scelto “Quello che le donne non dicono” perché è una di quelle canzoni che esprime i concetti che tante volte le donne non sanno raccontare di sé, una scelta per celebrare tutte le donne che ci sono in sala, per dire ad ognuna di loro, è il vostro momento cantatelo insieme a noi e per ricordare agli uomini che gli sono accanto, che una donna sia che indossi l’abito da cucina o l’abito da sera, è una Regina da tenere sempre in considerazione».

Prendono forma nella voce da brividi della Mezzanotte, i ritmi noti delle canzoni bandiera dei Matia Bazar, i brani di Giuni Russo, Mia Martini, Gloria Gaynor, Kate Bush, Laura Pausini, Alice e le altre. Momento di gloria per il pubblico con la diretta live sulla pagina Facebook della cantante, che invita tutti a farsi un selfie con il palcoscenico dietro. Tanti gli applausi e gli scatti del pubblico, la serata si conclude con Messaggio d’amore, i saluti ufficiali, il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli nel donare un mazzo di fiori per salutare la cantante afferma: «Qui abbiamo fatto quattro concerti con questo, i primi tre hanno vinto San Remo». Un desiderio, un sogno per una nuova carriera tutta da solista per Silvia Mezzanotte, chi vivrà vedrà.