di Claudio Ricci
Finisce in Consiglio comunale la questione dei gazebo dei locali del centro a Macerata. L’ordine del giorno presentato dal consigliere di Macerata Bene Comune Enzo Valentini sulla stesura di un regolamento per i dehors delle attività nel periodo estivo è stato approvato con 18 sì (maggioranza più Roberto Cherubini del M5S) e 5 astenuti (Deborah Pantana, Francesco Luciani, Maurizio Mosca, Gabriele Mincio e Paolo Renna) non senza polemiche provenienti sia dall’opposizione che dalla maggioranza. Nell’atto Valentini ha invitato l’amministrazione a predisporre un regolamento comunale per dare omogeneità ai manufatti installati o da installare soprattutto in centro storico. «Bisogna partire da come trattare l’esistente – ha detto Valentini – Poi va trovato un equilibrio tra la salvaguardia dell’aspetto estetico, perlomeno in centro e la libera iniziativa degli esercenti. I tempi possono essere lunghi ma ci sono Comuni che lo hanno già fatto e si può prendere spunto. Arriveremo ad un regolamento all’inizio tramite una delibera di indirizzo. Servirà poi un periodo di sperimentazione».
Diversi consiglieri hanno fatto riferimento ai gazebo già installati e oggetto delle lamentele di alcuni cittadini e esercenti. «Meglio tardi che mai – commenta Carla Messi del M5S – Quello che è stato fatto in centro storico non è il massimo. Le logge sono state occupate e bisogna fare lo slalom tra i tavolini. Inoltre sono stati tolti dei parcheggi ad attività private. Sono stati montati dei gazebo e poi sono stati smontati in tutta fretta perché irregolari. Ci deve essere una regolamentazione seria condivisa da tutti». Pantana parla di figli e figliastri: «In alcuni punti certe cose si possono fare in altri no. Non so se dipende dall’avere o meno la tessera del Pd o dall’essere amici di qualcuno dell’amministrazione. Vedendo ciò che è successo in piazza ho dei dubbi. Non è mai successo che gli archi storici siano stati chiusi» Ulderico Orazi del Pd e Paolo Renna di Fdi sottolineano la necessità di condividere la fase di compilazione del regolamento. Mentre Marco Menchi di Città di Tutti ribadisce la necessità «di riguardare le autorizzazioni già date in momenti di eccessiva euforia. Bisogna vedere se tutto è stato fatto secondo le regole, o in caso contrario rimetterci le mani».
Caos maggioranza sull’ordine del giorno presentato da Ivano Tacconi e Marco Foglia dell’Udc sulla sanità. L’atto volto a sollecitare gli organi di Asur e Area Vasta a condividere con il Comune le strategie di trasferimento dei reparti dell’ospedale (soprattutto oculistica) previste dalle reti cliniche è stato emendato. E Solo in un secondo momento il sindaco Romano Carancini ha condiviso la proposta . «E’ stato fatto un passo avanti molto importante – ha detto Carancini che dovrebbe incontrare Ceriscioli ad inizio della prossima settimana – Tutti i sindaci sono d’accordo nel realizzare una nuova struttura di area vasta. A breve l’Asur ci fornirà un’ipotesi di fattibilità e allora i sindaci avranno l’ultima chance di individuare un percorso condiviso per un’area. A me non interessa se è a Macerata, o a confine tra Macerata e Tolentino o nella valle del Potenza. Dobbiamo sfidare Ceriscioli sennò siamo noi i responsabili». Una linea condivisa dal consigliere di Città Viva Maurizio Mosca: «Non è più possibile poter pensare ad una sanità come qualche anno fa con un ospedale come Macerata che ha tutti i reparti e uno come quello di Civitanova che non ne ha. Io non mi farei mai operare a Macerata da un somaro sapendo che a Montecosaro in un nuovo ospedale c’è uno bravo. A me dell’oculistica a Macerata non interessa. Il 90% dei ricoveri è di un giorno. Romano pensa in grande. Oggi se si parla dell’ospedale provinciale deve essere per tutti.
All’ordine del giorno anche la questione della gestione dei cantieri di piazza Pizzarello e via Valenti gestiti da Italappalti avanzata da David Miliozzi di Pensare Macerata (leggi l’articolo): «E’ un pretesto per volgere lo sguardo su tanti cantieri della città – ha detto Miliozzi – L’invito è di prendere contatti con la società e capire cosa si può fare. Il rischio è trovarci per chissà quanti altri decenni con questo degrado». «Non c’è volontà di collaborazione da parte della ditta – è la risposta dell’assessore all’Urbanistica Paola Casoni – In via Valenti sono stati presi in carico alcuni marciapiedi strade e aree verdi per limitare il cantiere e riappropriarsi degli spazi. Gli interventi in piazza Pizzarello inizieranno dallo spazio della Costaco e mano a mano si può procedere al recupero dell’area». Bocciata la proposta di bilancio partecipativo presentata dal consigliere del M5S Roberto Cherubini.
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In piazza Pizzarello l’unica seria attività da intraprendere è lo studio del riacquisto dell’area e la ridestinazione a parcheggio a servizio della zona di corso Cavour e della stazione bus extra urbani. Cosa che, pensata al momento giusto, poteva consentire la realizzazione dei park interrati, senza togliere alcunché al costruttore del fuori-terra. L’inutilità dell’operazione fatta come è stata fatta è, purtroppo, sotto gli occhi di tutti e senza un cambio decisivo del progetto complessivo sarà destinato a restare cosi per anni. Purtroppo. Niente abitazioni e niente parcheggi.
Era ora ….certi gazebo istallati in zone centrali di Macerata, fanno veramente ribrezzo e non sono sicuramente all’altezza di una città che sta crescendo turisticamente