“Non spacciamo, la droga era per noi”
Escono dal carcere i due operai

MORROVALLE - Erano finiti in manette giovedì dopo che i carabinieri avevano trovato oltre 200 grammi di cocaina nell'auto su cui si trovavano e in seguito a perquisizioni. Dopo la convalida, il gip ha disposto i domiciliari. Hanno detto che la droga era stata comprata a Rimini, il giudice ha trasmesso gli atti alla procura della città romagnola

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L'avvocato Vando Scheggia

L’avvocato Vando Scheggia

 

di Gianluca Ginella

«Non siamo spacciatori, la droga l’avevamo comprata a Rimini per noi e per qualche nostro conoscente» si sono difesi così questa mattina durante la convalida dell’arresto i due giovani di Morrovalle che erano finiti in manette nella notte tra giovedì e mercoledì (leggi l’articolo). Dopo l’udienza sono entrambi usciti dal carcere e andranno agli arresti domiciliari. Il giudice Domenico Potetti ha poi trasmesso gli atti dell’indagine, per competenza, al tribunale di Rimini, visto che è nella città romagnola che a detta dei due ragazzi era avvenuto l’acquisto di droga. Michele Angeletti, 31 anni, operaio, e Andrea Marinacci, 30 anni, anche lui operaio, erano stati fermati dai carabinieri del Reparto operativo di Macerata e dai colleghi della Compagnia di Civitanova mentre si trovavano in auto. A bordo della vettura i carabinieri avevano rinvenuto 226 grammi di cocaina. Ulteriori perquisizioni a casa dei due arrestati avevano portato al rinvenimento di un’altra 30ina di grammi di polvere bianca e di 200 grammi di creatina nell’abitazione di Angeletti e di 0,7 grammi di cocaina e di 7 pasticche di ecstasy a casa di Marinacci. I due giovani erano stati arrestati e si trovavano nel carcere di Camerino. Questa mattina, assistiti dai loro legali, gli avvocati Vango Scheggia (per Angeletti) e Massimiliano Wolf (per Marinacci) i due giovani sono comparsi davanti al gip Domenico Potetti per la convalida, che si è svolta nel carcere di Camerino. Entrambi hanno deciso di rispondere alle domande. Hanno chiarito che la droga che gli era stata trovata dai carabinieri era stato da loro acquistata a Rimini. Poi hanno spiegato che la sostanza stupefacente l’avevano comprata per loro e per qualche conoscente ma che non era diretta ad essere spacciata. Il giudice, convalidato l’arresto, ha disposto i domiciliari per i due ragazzi che in tarda mattinata sono usciti dal carcere di Camerino per far rientrato a casa.



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