di Michele Carbonari
«Sto vedendo che le decisioni arbitrali vanificano l’importante lavoro che facciamo in settimana: ultimamente succede ogni domenica». E’ l’amaro sfogo del direttore sportivo dell’Helvia Recina Dario Berdini in seguito agli episodi accaduti nelle ultime gare di campionato. «Nel girone di ritorno, salvo tre o quattro partite, abbiamo sempre subìto decisioni arbitrali a nostro sfavore. Nell’ultima partita ad Urbania (leggi l’articolo) ci sono stati addirittura due errori topici degli assistenti, i quali secondo me sono preparati male – commenta il dirigente arancionero – La categoria arbitrale sta diventando sempre più intoccabile, non c’è più dialogo. Noi dirigenti e giocatori ci mettiamo sempre in discussione, mentre loro mai». Berdini prosegue: «Altra cosa che reputo sbagliata sono le designazioni: a mio avviso non serve mandare arbitri da fuori regione e in più non è giusto mandare assistenti della stessa provincia di una delle due squadre in campo – incalza – Io non voglio pensare male ma bisogna che chi guida questi ragazzi si dia una svegliata». Il direttore sportivo arancionero parla anche degli ultimi risultati della sua squadra, reduce da un solo punto ottenuto nelle ultime tre partite, sostenendo che «da parte nostra ci sono stati degli errori ma sicuramente c’è molto anche da parte degli arbitri», ed inoltre spiega che, a suo avviso, la quota salvezza sarà intorno ai 35-36 punti, traguardo da raggiungere «il prima possibile». Il dirigente, infine, guarda già al prossimo impegno: sabato alle 14,30 l’Helvia Recina riceverà in casa la Biagio Nazzaro. «Sarà una partita molto difficile, arriverà una squadra che sta attraversando un buon periodo di forma – commenta – Speriamo di recuperare qualche infortunato, visto che sono squalificati gli unici due giocatori che avevamo in diffida nella partita di Urbania, guarda caso entrambi ammoniti nell’ultimo turno».
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Chi addebita agli arbitri, l’insuccesso della propria squadra, lo fa perché non riesce a spiegare diversamente il risultato negativo. Io credo che la classe dirigente si debba preoccupare maggiormente della scelta dello staff tecnico e dei giocatori e non degli arbitri, perché questi se sbagliano, e ribadisco se, non lo fanno certo di proposito. Prima di essere dirigenti o calciatori o giocatori, bisogna essere “sportivi” allora tutto diventa più facile perché lo sport dovrebbe avete come regola universale la sportività….
IL LAMENTO A VOLTE PUO’ MESSERE VERITIERO, IN QUANTO L’ARBITRO COME I 22 GIOCATORI IN CAPO POSSONO COMMETTERE ERRORI E TUTTO CIO’ CI STA. MA VOI DIRETTORI TECNICI ED ALLENATORI SIETE “SICURI” DI CONOSCERE IL REGOLAMENTO DELLA F.I.G.C., A VOLTE SI
SENTONO CASTRONERIE E LA SI PRENDE CON IL DIRETORE DI GARA, COME DICE IL SIG, FICHERA PERCHE’ LA PROPRIA COMPAGINE PERDE O COMBINA GUAI. PRIMA DI GIUDICARE
L’OPERATO DELL’ARBITRO GIUDICATE VOI STESSI, PROBABILOMENTE TROVERETE DELLE LACUNE ENORMI FATEVI REGALARE UN REGOLAMENTO E LEGGETELO MOLTO BENE, TRA I DIRIGENTI DI MOLTE COMPAGINI SONO IN POCHISSIMI A CONOSCERLO, IN SPECIAL MODO PER I RAGAZZINI, A LORO VA INSEGNATO IL REGOLAMENTO, E SOPRATUTTO IL RISPETTO. SALUTI