Inceneritore: la regione dice no,
botta e risposta tra maceratesi in aula

AMBIENTE - Bagarre in Consiglio regionale sulle interrogazioni presentate da Sandro Bisonni e Luigi Zura Puntaroni sullo Sblocca Italia. L'assessore Angelo Sciapichetti: "Siamo contrari e il patto con le altre regioni ci dà modo di evitarlo". Il consigliere del gruppo misto: "Si arrampica sugli specchi. Potevate fermarlo e avete fatto l'opposto". Il capogruppo della Lega: "A Pasqua ha votato a favore, dunque non è credibile"

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CeriscioliConsiglioRegionale22-06-15_03di Monia Orazi

«Vorrei che fosse chiaro che sull’inceneritore, la posizione delle Marche non è cambiata di un millimetro, siamo contrari». Così l’assessore regionale Angelo Sciapichetti ha risposto a due interrogazioni del consigliere regionale Sandro Bisonni (gruppo misto) e di Luigi Zura Puntaroni (Lega Nord), sul nuovo inceneritore previsto nelle Marche dal decreto Sblocca Italia. Anche il presidente della Regione, Luca Ceriscioli ha spiegato: «Grazie all’emendamento accolto dalla conferenza Stato-Regioni, abbiamo la possibilità di non prevedere un impianto di incenerimento nelle Marche, possiamo fare accordi tra regioni, possibilità che già si sta praticando».

Bisonni

Il consigliere regionale Sandro Bisonni

Nell’interrogazione della Lega, simile a quella di Bisonni si fa presente che «Lo schema di decreto prevede la realizzazione, nella regione, di un nuovo impianto di incenerimento con capacità pari a 200mila tonnellate-anno di rifiuti urbani e assimilati», i consiglieri regionali Zura Puntaroni, Sandro Zaffiri e Marzia Malaigia hanno ricordato che il consiglio regionale aveva approvato all’unanimità lo scorso primo dicembre una mozione contro la possibilità di avere inceneritori in Regione impegnando la Giunta regionale ad esprimere parere negativo in sede di Conferenza Stato-Regioni alla realizzazione, nel territorio marchigiano, di qualsiasi inceneritore e di qualsiasi capacità prevista dallo Sblocca Italia.

 

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L’assessore regionale all’Ambiente Angelo Sciapichetti

Nella sua risposta Sciapichetti ha ripercorso i fatti: «Nel documento finale del decreto della presidenza del consiglio dei ministri, nonostante tutti i no della Regione, restava la previsione dell’inceneritore, a cui siamo contrari sia perché nel piano regionale dei rifiuti non è prevista la realizzazione di un termovalorizzatore, sia perché la capacità di incenerimento prevista è eccessiva per le Marche e non tiene conto dell’alta percentuale di raccolta differenziata». In particolare nella conferenza Stato-Regioni dello scorso 4 febbraio, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise hanno espresso parere favorevole alla proposta del governo, aggiungendo però l’emendamento per «accordi interregionali volti ad ottimizzare le infrastrutture di trattamento dei rifiuti urbani ed assimilati», oltre all’istituzione di un comitato per il monitoraggio e la gestione del ciclo dei rifiuti. «Il 4 febbraio si è presentata la possibilità di evitare la presenza dell’inceneritore – ha continuato l’assessore – con l’accordo tra Umbria, Marche, Abruzzo e Molise, il no non è cambiato di un millimetro. Siamo disposti a mettere in campo tutte le possibilità ed ogni iniziativa per evitare l’inceneritore. Vengo da una vallata che aveva l’inceneritore del Cosmari, che è stato chiuso dopo una lunga battaglia e non sono disposto a ragionare su un impianto simile».

Il Consigliere provinciale della Lega Nord Luigi Zura Puntaroni

Il Consigliere provinciale della Lega Nord Luigi Zura Puntaroni

Critica la replica di Bisonni: «L’assessore si arrampica sugli specchi, il primo dicembre lui e la giunta avevano avuto l’indicazione precisa di esprimere parere contrario all’articolo 35 dello Sblocca Italia, invece avete fatto l’opposto. L’emendamento non risolve la situazione, anzi la peggiora. Dimostreremo che quanto detto in quest’aula non corrisponde a certezze effettive ed apre la strada all’incenerimento di css (combustibile solido secondario)». Duro anche Zura Puntaroni: «A Pasqua del 2015 Sciapichetti ha votato a favore, dunque non è credibile. Vi siete piegati a ciò che vi hanno detto, è grave, la salute delle persone è importante. Nella mia vallata abbiamo da 38 anni il cementificio, ho visto operare entrambe le mie figlie di tumore, uno che non difende gli interessi di una vallata è nemico della stessa e va massacrato».

 

Luca Ceriscioli

Il governatore Luca Ceriscioli

«Abbiamo dato l’assenso su un emendamento – ha commentato Ceriscioli – che apre la strada per non avere l’inceneritore nelle Marche. Capisco che all’opposizione avrebbero fatto comodo mesi di chiacchiere contro la Regione, ma ormai grazie a questo provvedimento non siamo costretti a prevedere questo impianto, possiamo fare accordi con le altre regioni per uscire da questa determinazione. La strada ce l’abbiamo, altrimenti sarebbe rimasta la disobbedienza civile, ma noi abbiamo il vizio di rispettare la legge. Ora tocca ai territori far sì che tramite la pianificazione, l’incentivazione della raccolta differenziata, ci siano le condizioni per non fare l’impianto».



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