di Gianluca Ginella
Domani pomeriggio Recanati si stringerà intorno al dolore delle famiglie di Laura Paoletti e del suo bambino, Giosuè Lucaroni. Lo farà alle 15,30 nel duomo cittadino, la cattedrale di San Flaviano, dove si svolgeranno i funerali della donna e del figlio. Così la 32enne, che sabato mattina ha ucciso il figlio dei sei anni, sarà unita al suo bambino nel giorno dell’addio. Uniti nel dolore saranno anche due padri. Giuseppe Paoletti e Lorenzo Lucaroni. Le loro famiglie hanno deciso di celebrare un unico funerale, perché condividono l’immenso dolore di una tragedia di cui ancora stanno cercando di capacitarsi. Una tragedia che, da quanto sin qui emerso, Laura Paoletti non aveva deciso sul momento, ma aveva pianificato. Due le circostanze che lo dicono. La prima sono quegli scritti trovati sul luogo del delitto e nei quali la donna esprimeva il suo disagio e faceva riferimento al gesto che poi ha compiuto.
La seconda emerge dal pc della giovane e dai siti visitati su internet. Poi alle 12 di sabato è maturato quel gesto così orribile e drammatico. La donna ha preso un fucile calibro 12 di proprietà del padre e regolarmente detenuto e ha esploso due colpi, sparati dall’alto verso il basso al figlioletto che stava giocando con le macchinine nella stanza che si trova all’ingresso dell’abitazione di via Mariano Guzzini, a Sambucheto di Recanati, nella zona industriale. La donna ha poi puntato l’arma verso se stessa e si è sparata alla guancia. Il suo corpo è stato trovato a poca distanza di quello dal figlio, era dietro ad un divano.
Svolgere il funerale insieme per madre e figlio è stata una scelta arrivata grazie alla disponibilità del padre del bambino, Lorenzo Lucaroni, 38 anni.
Ma la situazione si è sbloccata nel pomeriggio di ieri anche grazie alla mediazione tra le due famiglie dei loro legali, gli avvocati Alessandra Perticarà (per Paoletti) e Elena Maria Sacchi (per Lucaroni). I parenti della ragazza, il padre Giuseppe e il fratello Nicola (che è ricercatore all’università di Oxford) oggi attraverso il loro legale hanno chiarito che in questa vicenda sono tutti sconfitti.
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