Parchi a rischio default,
il Wwf: “La natura come Banca Marche”

AMBIENTE - L'organizzazione mondiale lancia l'allarme e avverte la Giunta. «Il sistema delle aree protette regionali rischia il collasso».

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Un sentiero dei Sibillini

Un sentiero dei Sibillini

«Dopo il default di Banca Marche, anche la “Banca della Natura marchigiana” rischia una sorte analoga» Questo l’allarme lanciato oggi dal Wwf  ad Ancona. Secondo l’organizzazione infatti il sistema delle aree protette regionali, formato da 4 parchi e 6 riserve naturali, rischia seriamente la bancarotta dopo l’approvazione dell’assestamento del bilancio nella seduta del consiglio regionale di martedì scorso.

Alla conferenza stampa di oggi hanno partecipato il vicepresidente nazionale dell’associazione Dante Caserta, il delegato regionale Jacopo Angelini e il direttore della riserva regionale Ripa Bianca di Jesi David Belfiori. Conti alla mano, il Wwf Italia ha presentato l’origine della crisi finanziaria degli enti gestori e i problemi che devono trovare una rapida soluzione per evitare la paralisi operativa dei parchi e delle riserve naturali regionali. Le aree protette delle Marche chiuderanno il bilancio 2015 con un passivo di 900mila euro in conseguenza della riduzione delle risorse in assestamento di bilancio.

Camosci sui Monti Sibillini (1)

Foto di Simone Gatto

«È gravissimo – spiega il Wwf- che il taglio sia avvenuto alla fine dell’anno quando ormai tutti i fondi sono stati già spesi o impegnati. La stessa Regione, che ancora pochi mesi fa invitava a spendere i fondi disponibili per giungere ad una rapida rendicontazione, a dicembre taglia della metà il budget di previsione che viene di regola deciso all’inizio dell’anno proprio per consentire una corretta pianificazione. La riduzione del 50% dei fondi destinati alle spese correnti del 2015, crea una forte difficoltà economica agli enti di gestione per l’impossibilità di rientrare delle anticipazioni effettuate e pagare i fornitori, con conseguente possibilità di chiusura in negativo dei bilanci».

Per quanto riguarda i fondi stanziati per il prossimo anno nell’ambito ambientale, una mano è arrivata dalla rete. «Nel bilancio di previsione 2016 – continua il Wwf- sono stati stanziati un milione e 700mila euro: si tratta di un apprezzabile passo in avanti rispetto al 2015, annunciato dalla Regione dopo il “Twitter storm” lanciato dal mondo ambientalista in difesa delle aree naturali protette, ma la cifra rimane sempre insufficiente per garantire un’efficace gestione del patrimonio naturalistico regionale».

L'assessore all'Ambiente Angelo Sciapichetti (foto d'archivio)

L’assessore all’Ambiente Angelo Sciapichetti (foto d’archivio)

«Il Wwf – recita il comunicato di oggi – è consapevole della situazione di difficoltà economica che attraversano le Regioni, ma tagliare così drasticamente i fondi per le aree protette, dopo che sono stati azzerati i fondi per l’educazione ambientale, equivale a decretare la paralisi di un intero settore. Sollecitiamo quindi – conclude l’organizzazione – un’iniziativa urgente da parte del presidente della Giunta regionale Ceriscioli, dell’assessore all’ambiente Sciapichetti e di quello al bilancio Cesetti, con l’istituzione di un tavolo tecnico per individuare le adeguate soluzioni per superare il momento di forte crisi finanziaria, scongiurare il default economico degli enti gestori delle aree protette e individuare azioni e strategie».

 

 

 



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